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La squadra alzafili

di Enzo Arena

Sicuramente ricorderete, amici marinai, la famosa “squadra alzafili“. Era soprattutto consuetudine tra gli amici Dragatori della Sicilia. Per i “non marinai” segue una breve spiegazione.
I Piloni tra Scilla e Cariddi reggevano dei grossi cavi elettrici dove passava la corrente. Essendo relativamente grande la distanza tre le due coste (circa tre chilometri), nella parte centrale dello stretto i cavi erano concavi ed, in effetti, quando si transitava nello Stretto provenienti da Sud, man mano che la nave si avvicinava ai cavi, si aveva l’impressione che potesse esserci difficoltà a passarci sotto. Ovviamente era solo una sensazione ed ovviamente tutti i marinai con un po’ di esperienza sapevano benissimo che non c’era alcun rischio che gli alberi della nave potessero toccare con i fili, passandoci sotto.
I giovani, le reclute, si lasciavano spesso abbindolare dai più anziani che per l’occasione organizzavano la cosiddetta “squadra alzafili” che, a loro dire, doveva essere pronta ad alzare i fili dei Piloni per poter farci passare sotto la nave. Si inventavano le più svariate attrezzature e i più ridicoli abbigliamenti per le povere reclute che prendevano tutto molto sul serio.
Dopo essere passati c’era sempre la grande risata di tutti ed a volte c’era anche chi diceva:
– “per questa volta è andata bene, non c’è stato bisogno ma non abbassiamo la guardia per la prossima volta“.
Le reclute, diventate poi anziani, erano pronti ad organizzare a discapito dei nuovi imbarcati le successive squadre. Qualcuno di voi, conserverà ancora qualche foto.
Adesso i fili non ci sono più. Anche la quadra alzafili è andata in pensione.

La squadra alzafili (Enzo Arena)

Posto di manovra!… Ecco i fili!
Pronti a preparar le attrezzature.
Se tocca l’albero potrebbero esser guai!
Concentrazione,ragazzi!… No avventure!

Nel punto più stretto dello Stretto,
non scherza la corrente… dei Piloni.
Guanti di gomma, elmetti, salvagente;
la fantasia, le burle e …stivaloni!

Ora non ci son più quei cari fili!
Passa la nave senza più toccare.
Passa lo Stretto, non c’è nemmeno un ponte
che inviterebbe la testa ad abbassare.

49 commenti

  • Mario Montini

    confermo tutto ero quasi congedante partimmo da messina x trapani non ricordo chi la ideò quel giorno ma ricordo che beccammo l’ultimo nocchiere arrivato a bordo del vischio lo aiutai personalmente a indossare salvagente e elmetto rosso + stanga x alzare i fili lo portammo a prora ma non era mica tanto convinto si giro verso di noi ma alzando lo squardo verso la torre comando vide il comandante tutto serio si rigiro e stette al suo posto

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Mario Montini, grazie per questa bella testimonianza. Purtroppo lo sai che non riusciamo ad avere nessuna testimonianza fotografica di questi chiamiamoli momenti di ilarità di vita di bordo vissuta?
    Sicuramente le foto avrebbero dato un senso ancora più compiuto a questa tradizione che sembra essere perduta e che Enzo Arena ha magnificamente descritto.

  • Giuseppe Andaloro

    Ricordo benissimo gli unici ad non cadere nel tranello erano i messinesi giustamente

  • MARIO APPARI

    Quando, e se, ci sara un ponte, bisognera’ prepararsi “passaggio a quota snorkel” per transito sotto il ponte, con tanto di sirene.( sai che ridere).Un caro saluto Ammiraglio.

  • Giuseppe Esposito

    intanto complimenti per la tua sempre fervida verve poetica. Io, invece, mi ricordo degli orologi calati in mare (attaccati ad una sagola più o meno sottile) da parte di qualche ingenua recluta,quando andavamo a fare la smagnetizzazione. Che dire poi dei fiaschi mandati a riempire di ampere? Il mio fornitore prederito era (chissà perchè) il buon Capo Cannone.

  • Piero Giunchiglia

    …che ricordi….era vero…ad ogni passaggio a Messina vi era questo rituale…….!!!!!!!

  • Giuseppe Messina

    Io ai miei marinai facevo mettere il casco e i guanti di gomma, per evitare che potessero prendere la scossa durante l’alza fili. Ma l’episodio più bello è stato durante una vigilanza pesca , mentre passeggiavo a poppa vedo una recluta in costume che indossava una maschera da sub completa con boccaglio e pinne ai piedi.Alla mia domanda di cosa stesse facendo in quello stato, mi ha risposto che il Capo RT gli aveva detto che la radio si era rotta e siccome era in arrivo una tempesta era stato mandato un sommergibile a portarci il messaggio di rientro e quindi, siccome lui soffriva il mare e non vedeva l’ora di tornare in porto, si era offerto volontario per buttarsi in acqua per recuperare il messaggio di rientro non appena il sommergibile fosse emerso in vicinanza del dragamine. Ancora oggi mi viene da ridere nel ricordarmi la scena

  • Franco Schinardi

    Grande Enzo, mi ricordi il periodo quando, da ufficialetto di prima nomina, sono stato destinato sulla 53^ Sq. DD.RR a Messina. I primi tempi assistevo incredulo far equipaggiare dalla testa ai piedi i nuovi imbarcati con guanti, stivaloni, elmetto e tute strane per poi mandarlo a prora pronto per spostare i cavi elettrici. Grazie per questo ricordo Enzo

  • EZIO VINCIGUERRA

    Franco Schinardi, Enzo Arena dice che sono esagerato nel commento su questa sua curiosità storica andata in pensione come tante altre cose solo perché a mio (modesto) parere non ci sono più i Signori del mare di una volta. Sei d’accordo anche tu o sono esagerato ad esclamare: :-)mink sei un grande .ebasta reiterato per usare un termine caro ai commissari di bordo?

  • Franco Schinardi

    In questo particolare caso sono con te Ezio. Per me era un ricordo assopito nel mio inconscio e rivedere nei ricordi queste scene bellissime e più che un “Mink …”. La 53^ era una Squadriglia napoletana e quindi puoi capire cosa non facevano. Ai ragazzi davano anche un secchio dicendo loro di prendere anche un bugliolo di corrente. Enzo é più che grande. Ciao Enzo

  • Raffaele Gennaccari

    La squadra alzafili veniva “allestita” su tutte le navi, ricordo che in un passaggio dello stretto siccome l’Etna era in piena attività insieme alla squadra alzafili mettemmo su anche una squadra antilapilli con tute d’amianto estintori ecc..ecc… ci cascò anche il dottore Guardiamarina neo-imbarcato da morire dal ridere!!!!!

  • EZIO VINCIGUERRA

    Se si riuscisse a recuperare qualche foto sarebbe da “incorniciare” questa bellissima storia di vita e di marinai di una volta.

  • Franco Schinardi

    Caro Ezio, é passato troppo tempo, si ci può provare ricordando le persone imbarcate

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao carissimi forse non è il luogo adatto per fare polemica ma io, in servizio attivo, cercavo di far comprendere che anche questa è cultura marinara mediterranea…non me lo hanno permesso!

  • Cosimo Moliterno

    Ezio anche Questo e cultura marinara. Si passa atraversso queste esperienze x formare la cultura e se mi Permetti Anche la perssona.

  • Enzo Arena

    Vedrete che qualche Dragatore della Sicilia tirerà fuori una foto della “Squadra Alzafili”.

  • ANTONIO CAPUTO

    Miii!!! triste notizia, non ci sono più i cavi tra i due piloni dello stretto …. rimane in servizio solo la squadra anti lapilli.

  • Giuseppe Lo Presti

    Vi assicuro che malgrado avessi già un pò di anni di servizio, al primo imbarco su Unità di Superficie ed al primo transito dallo Stretto di Messina alla chiamata ci stavo per credere anch’io che fosse tutto vero…. ahahahahaha 🙂

  • Sergio Cavacece

    ahahah…bello scherzo…comunque caro Enzo se ricordi bene nel 69 o 70 non ricordo con precisione, un cavo tenditore in acciaio si spezzò nella stazione ENEL alle spalle del nostro faro a capo peloro uccidendo uno fino a staccargli la testa

  • Sergio Gazzola

    Confermo . Stretto di Messina Nave Alloro il tonno di turno si era fatto perfino isolare il mezzo marinaio dagli elettricisti . Il tonno si chiamava Macera per tutti gli imbarcati con me sul mitico 5532

  • Bruno Corti

    Caro Ezio , sono sicuro di avere appena visto una foto della ” Comandata alza fili ” su qualche pagina dedicata alla Marina qui su Facebook , sto cercando di rintracciarla ma , al momento , non la trovo. Una buona serata !

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Bruno, grazie dell’informazione.
    Se riuscissimo a trovarla sicuramente saremo felici in tanti. Adesso domando e ancora grazie.

  • Mario Montini

    siamo transitati altre volte x lo stretto x andare napoli la spezia e vibo marina ma mai fatto se non e stato il nuovo nostromo poco c’e manca

  • Bruno Corti

    Mi sto scervellando perchè sono sicuro di averla vista proprio da pochi giorni … continuerò a cercare , magari è nella home di qualche contatto . Ti farò sapere se la ritrovo A presto !

  • EZIO VINCIGUERRA

    🙂 Grazie Bruno ma non ci perdere la testa… un abbraccio grande, profondo, sincero e trasparente come il nostro mare, quello che abbiamo dentro e che nessuno mai potrà inquinarci

  • Massimo Pastore

    Mi dispiace, purtroppo non ho nulla al riguardo nemmeno nelle mie vecchie foto cartacee e diapositive.

  • Roberto Tornatore

    Vero! La ricordo benissimo e con tanto di ordine di servizio del comandante affisso in bacheca ; con tanto di ruoli

  • Gennaro Panariello

    sei grandioso io lo vedo benissimo bravo amico mio con questo inno mi fa ritornare ai bei tempi trascorsi…complimenti…ciao…

  • carmelo pagano

    saro’ passato nello stretto di messina almeno 1000 volte con il dr. gambero, nave grado, dr. mango dr gelso, dr vischio, dr sgombro, nave simeto, nave brenta e di squadre alzafili alle povere reclute ne abbiamo fatte fare a non finire, ma…..non scordiamoci le passeggiate che gli abbiamo fatto fare a cercare capi elettricisti di altre navi per un secchio di ampere, o dai nostromi per un secchio di collirio per l’occhio di cubia……..ricordi di altri bei tempi….un abraccio a tutti

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