Attualità,  Sociale e Solidarietà

18 gennaio 2013

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

La sconfitta del Diritto Internazionale e il trionfo della miseria.

Oggi, 18 gennaio  2013,  è una data che  marinai e gente di buona volontà non dimenticheranno
facilmente. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marinai del Reggimento San Marco della Marina Militare, non sapranno ancora se essere giudicati in India o in Italia per l’incidente avvenuto in acque internazionali lo sorso 18 febbraio 2012.
Lo stato indiano del Kerala, che non aveva giurisdizione per intervenire nell’incidente che ha coinvolto i due marinai, si è affidato alla decisione della Corte Suprema indiana a New Delhi, che per l’occasione ha istituito un Tribunale speciale che sarà appositamente creato con la collaborazione dello stesso governo. La Corte Suprema indiana sebbene abbia ribadito che l’incidente sia avvenuto in acque internazionali ha:
– sentenziato che l’incidente era avvenuto fuori dalle acque territoriali indiane;
– negato la giurisdizione del caso al Tribunale del Kerala;
– sentenziato che i due marinai, adesso, non avranno più alcuna restrizione di movimento in India e saranno liberi di spostarsi in tutto il paese ma non godono dell’immunità sovrana spettante  nell’esercizio delle loro funzioni (con compiti di protezione e sicurezza a bordo del mercantile Enrica Lexie emanati da Governo Italiano). Il riconoscimento dell’immunità sovrana dei due fucilieri del Reggimento San Marco avrebbe comportato da parte della Corte la contemporanea applicazione della giurisdizione italiana del caso ma non esclude il riconoscimento, per la prima volta, formalmente e ad il più alto livello, che l’incidente dell’Enrica Lexie è avvenuto in acque internazionali, di conseguenza si applica il diritto del mare e la convenzione di Giamaica.
A questo punto il neo ufficio del Tribunale speciale indiano dovrà giudicare sulla “giurisdizione“.
A questa data i quesiti da porsi sono:
– i due marinai in questione, saranno processati in Italia o in India dove vige ancora la pena di morte?
– la legge n. 130 del 2 agosto 2011 emanata anche a favore dell’Unione Europea  per non dire della Comunità internazionale, non ha sortito l’effetto desiderato per i “Servitori regolari” dello Stato Italiano nell’espletamento e nell’adempimento del proprio dovere.
Per quanto precede, i nostri militari sono ancora tutelati dalla nostra Giurisprudenza e dal Diritto Internazionale?
La pirateria è  una delle minacce che il mondo globale dovrà affrontare, forse la più tradizionale, ma il mondo cambia, come cambia la tecnologia. La natura umana invece è sempre la stessa e il fenomeno della pirateria, come lo è sempre stato, è sempre figlio dello stessa madre: la miseria.

103 commenti

  • Giovanni

    Caro Ezio, non sono pratico di procedure e leggi a riguardo ma mi verrebbe da dire, così di pancia, che queste cose possono succedere solo con l’Italia!
    Non voglio giudicare o scagionare i due marò, ma non è possibile che la nostra nazione sia la barzelletta europea! Ci ammazzano gli agenti e ce ne dobbiamo fare una ragione, ci arrestano i militari e subiamo, ci mettono il mous in sicilia e subiamo ancora. Se fossero stati due marines americani sarebbere andata la cavalleria a prenderseli con la forza!

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Giovanni concordo con la tua analisi. Il mio stomaco è ormai a pezzi e il Maloox non fa più effetto.
    Oltre al decidere di non decidere, oltre a prendere tempo, l’epilogo dell’articolo riassume l’andamento di questo mondo, adesso globalizzato, che non riesce alla data del 18 gennaio 2013 a sconfiggere la miseria.
    Un abbraccio e grazie del sostegno

  • Maria Teresa Peruzzi

    grazie mille Ezio per questo articolo e spero per voi sia lo stesso grazie di cuore ciao

  • Iachino Portelli

    ti ringrazio tantissimo per l’articolo graditissimo e per il tuo incitamento a non mollare…..
    grazie ancora …un forte abbraccio a Massimiliano e Salvatore
    ….. iachino

  • Marinaiodi Lago

    forse riusciranno a “venirne fuori” … ma sono così stanco… pensa Max e Toto, eh?
    grazie caro, grazie infinite..

  • Sandro Salvadori

    Grazie” Ezio “. Condivido pienamente quanto dici , stiamo giocando per l’ eternità. Siamo nati marinai.

  • Ornella sacchetti

    Grazie Ezio, i tuoi articoli mi seguiranno sempre e quando sarò triste penserò alle tue parole con affetto e ai due nostri marò e alle sue famiglie

  • Sandro Macchia

    La campana a bordo.
    Ezio, amico carissimo, è ora di suonare la campana a bordo per dare l’allarme generale, le forze armate tutte, non hanno più uno stato, questo perso si in una rotta oscura e piena esclusivamente solo di nuovi incarichi sia di governo che privati. La campana deve essere suonata per il richiamo di tutti i militari in terra estera la dove il traffico è di AK 47 e di RPG fino al 7.
    Troppe sono state le iniziative di diplomazia schive di risultati. Poche le iniziative di governo del Ministero della Difesa. Zero sono state le iniziative del loro comandante supremo, il Capo Dello Stato. Ma la campana deve dare l’allarme, i fucilieri rischiano condanne che in paesi “civili” nessuno si può immaginare, la mia di sensazione e dell’abbandono della nave pre collisione governo e sociale, e per chi è in forza allo stato ma collocato fuori dai confini, e in più con accuse di omicidio volontario, sarà il disastro, un disastro annunciato, e il più grave dalla costituzione della Repubblica Italiana. Massimiliano e Salvatore hanno giurato fedeltà alla Repubblica e al suo Presidente, gli stessi che per altre distrazioni li hanno abbandonati in uniforme di stato.

  • Sergio Corvino

    ,,, Convinto che, ancora una volta, i Nostri governanti sono stati trattati a pesci in faccia poichè non hanno dimostrato il carisma necessario per gestire questa vicenda, dolorosa, dei nostri fratelli servitori dello Stato. Stando , però, alla notizia di stampa, credo che questa decisione, sia un leggero passo avanti per i nostri fucilieri… Auspico, ora che hanno + libertà di movimento, che vengano messi su un aereo militare Italiano e riportati in Patria… Non si può essere onesti nè retti , col le leggi che vigono in quel Paese , dove c’è ancor la pena di morte… Forse, sotto sotto, con questa decisione dell’ alta corte del Kerala, anche gli Indiani , sperano che la vicenda si risolva con la “fuga assistita ” dei nostri Soldati ,,, Andiamo, cosa aspettiamo!!!

  • Maria Carla Torturu

    Sono stati commessi troppi errori fin dall’inizio, come ho già avuto modo di commentare, sicuramente dovevano essere trattenuti in Italia ( ne ha parlato la Gabbanelli in report – ricordi Ezio il link che pubblicai ? – ) e prendere intanto tempo per un coinvolgimento internazionale …Ora abbiamo ancora di più le mani legate per riportarli a casa

  • Sandro Macchia

    Sergio …. argomento gia scritto e trattato ad ottobre 2012, ma come dire, agli italiani manca sempre la parte decisionale.

  • Sergio Corvino

    ,,, Si Sandro, sicuramente la questione è stata già detta e trattata, anche io sostenevo che i nostri ragazzi non dovessero rientrare in India dal permesso , dopo Natale… Però, ora, questa desisione della Corte Indiana, potrebbe stare a significare quello che ho detto sopra… Quindi, riprendiamoci i nostri soldati e basta !

  • Franco Schinardi

    Do ragione a tutti voi, nessuno escluso. Ritengo questa decisione indiana l’ennesima presa in giro e, anch’io, la vedo molto male. Purtroppo, da ex militare e da militare nel cuore vorrei fare tante cose, vorrei suggerire tante cose ma che, per il mio stato di persona fedele alle istituzioni, non posso fare. Ho tanta amarezza nel cuore.

  • Sandro Macchia

    Ormai è decisamente terdiva, è l’india con una mossa “”diplomaticha e aperta”” che ha dato la libertà ai ragazzi, liberta di muoversi nel paese, e senza controlli, ma ora qualsiasi atto di (forza) è e sarebbe giudicato vigliaccata. Quando erano in arresto, era difesa del territorio italiano.

  • Sergio Corvino

    ,,, facciamo quest’ atto di vigliaccheria e riprendiamoci i nostri soldati … Sono Convinto che le Autorità indiane non prenderanno mai una decisione di riconsegnarceli… Sfruttiamo questa loro apertura, e che se ne frega dei loro giudizi …

  • Maria Carla Torturu

    Allora invece che la forza usiamo l’astuzia, un cavillo, un escamotage, un’idea, a noi italiani la fantasia non manca, quella che è mancata finora è un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni

  • Franco Schinardi

    Vero MariaCarla, ma quì ci vuole un vero pensatore, un vero avvocato internazionale di diritto marittimo, quì ci vuole una persona con due p….. grosse quanto una casa, sia questa uomo o donna.

  • Sandro Macchia

    Franco, i ragazzi li devono essere assistiti da un legale indiano…. mica italiano. poi la legge ??? quale ??? quella illegale è gia suonata.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao a tutti c’è ancora preoccupazione al terzo piano nobile.
    Praticamente hanno allungato l’agonia e adesso il governo indiano deve esprimersi sulla “giurisdizione” Italia o India dove vige la pena di morte…pazzesco!

  • Collegio Nautico

    🙂 Ciao Ezio, come sempre hai centrato in pieno…soprattutto nel finale del tuo articolo.

  • Maria Grazia Tagliabue

    Concordo con quanto scritto nell’articolo. Purtroppo siamo di fronte ad una sconfitta del diritto internazionale e, se mi posso permettere, anche al fallimento del lavoro delle istituzioni comunitarie come il Parlamento Europeo. Lo stesso Parlamento che, a maggio 2012, ha approvato la risoluzione contro la pirateria marittima in cui si dice che debba essere applicata la “legge di bandiera”. Dico questo a titolo personale, come una mera constatazione dei fatti e senza alcun intento polemico.

  • Franco Schinardi

    Sandro, hai ragione ed é per questo che ci suonano. Là, si l’avvocato deve essere indiano ma il pensatore deve essere il nostro , quello con le p …. maiuscole, questo é il problema altrimenti loro se la cantano e se la suonano e a noi ci mettono in mezzo

  • Sandro Macchia

    la giurisdizione in base alle loro leggi è INDIA, loro hanno ampliato le acque nazionali a 200 miglia, a difesa delle loro aree di pesca.. quindi … fine deil gioco.

  • Maria Carla Torturu

    ma se sono liberi di muoversi perchè non andare in un’ ambasciata italiana ed attendere lì la sentenza ….se è favorevole ok, diversamente …..si trova un modo per farli transitare dall’ ambasciata all’ Italia senza farli passare dall’ India

  • Franco Schinardi

    ho capito Sandro, ma questo vale se tale ampliamento é stato riconosciuto dalla comunità internazionale altrimenti si attacano al tramvai dove per adesso, data la nostra incapacità, ci siamo attaccati noi

  • Sergio Corvino

    Signori, questa volta non bisogna usare la forza, basta l’astuzia, sfruttare la visita in India di un nostro Rappresentante delle Istituzioni, Ministro, capo di stato maggiore della difesa o altra autorità e, porre sull’ aereo che torna in Italia, i nostri soldati . Visto la concessione del libero movimento dei nostri soldati, anche per le autorità Indiane, questa eventualità, non costituirebbe sorpresa… Io questa decisione di istituire un tribunale speciale a New Delhi per dirimere la questione, la sto vedendo come una possibilità di tornare in Italia con questo stratagemma, ossia , con una ” fuga assistita” ,,

  • Sergio Corvino

    ,,, ahahahaha MariaCarla, leggi il mio primo commento sopra,,, dicevo la stessa cosa, forse, però, non mi sono spiegato 🙁 🙂

  • EZIO VINCIGUERRA

    Purtroppo siamo di fronte ad una sconfitta del diritto internazionale e, se mi posso permettere, anche al fallimento del lavoro delle istituzioni comunitarie come il Parlamento Europeo. Lo stesso Parlamento che, a maggio 2012, ha approvato la risoluzione contro la pirateria marittima in cui si dice che debba essere applicata la “legge di bandiera”. Dico questo a titolo personale, come una mera constatazione dei fatti e senza alcun intento polemico.
    Voi dite di trovare l’attimo fuggente?

  • Sergio Corvino

    ,,, penso che i nostri ragazzi debbano risiedere nell’ ambasciata, prestare servizio lì ed alla prima occasione salire su un aereo Italiano e tornare in Patria… Se non facciamo così, non avremo capito un tubo… A mio , parere, questa decisione è un assist a noi da parte della Magistratura Indiana del tipo : “Ok prendetevi questi Vostri ragazzi e finita la storia ” Anche se non sarebbe molto leale, per noi, però che se ne frega !

  • andrea santarossa

    condivido quanto scritto da Ezio e condivido tutti i commenti riportati. Si dovrebbe suonare la campana di bordo e le trombe dell’Esercito che chiamano all’adunata e ai posti di cbt.
    Sono dispiaciuto anche per le famiglie che sono affrante e “ipnotizzate” dai due ministri che dovrebbero andaresene via questa sera stessa per la vergogna e incapacità di gestione.
    Si devono vergognare i capi di SS.MM, zitti e proni in attesa della presidenza di quel tale ente o industria legata alla difesa.
    Ma quando schioccherà la frusta nel tempio ?
    Meno male che ci ssono ancore cuori e menti salde come voi.
    Ma siamo la vecchia guardia ormai e non ci ascolta nessuno.
    E’ vero. Max e Salvo possono rischiare anche òla pena di morte e a Nerw Delhi, la questione della loro sicurezza sarà molto più difficile che a Koci.

  • Giuseppe Tufarulo

    Sconfitta del Diritto internazionale ? solo di quello ? Gli Indiani ci hanno presi a pesci in faccia… e noi si continua a calarci le braghe…

  • Sergio Corvino

    Si Ezio Pancrazio Vinciguerra, bisogna sfruttare l’attimo fuggente, e fare quest’ atto alla cavallo di Troia… I Nostri politici hanno già dimostrato grande incompetenza e fatto brutta figura… Un comportamento del genere, per risolvere la diatriba, India /Italia farebbe aumentare il nostro prestigio ,,

  • Carolina Latorre

    Ciao Ezio , buona serata , non abbiamo mollato prima ed ora men che mai , continueremo a perseverare con la nostra linea ! Non lasceremo indietro nessuno! X mare x terram !

  • ELENA SPIRITO PERRONE

    Ciao Carolina e ciao Elena
    Ma noi non molliamo e non arretriamo di un attimo vero Carolina?
    Perché indietro non si lascia nessuno.
    Per mare e per terram.
    Grazie per l’attenzione

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Carolina e ciao Elena …come va? Stasera al mio stomaco non basta il Maloox. Un abbraccio

  • Sandro Macchia

    Franco, scusa, l’india non è in nessuna delle organizzazioni mondiali, quindi è paritetica alla svizzara, in casa loro fanno cio che vogliono. e non sono i soli, anche gli UAE, Siria, Jibuti ecc.. se ti arrestano un cittadino la comunotà internazionale …. per loro è aria fritta ..

  • Franco Schinardi

    Caro Sandro, io rispetto il tuo pensiero ma, credimi, non é come dici te. Il mare é un bene universale e la comunità internazionale ha imposto delle regole dalle quali l’India non può esimersi. Tutto questo é scritto a lettere cubitali sul Diritto Marittimo Internazionale. Ripeto, l’india fa la voce grossa perché sa e si rende conto del nostro valore. Puoi documentarti anche su Google se vuoi ma é come io ti dico.

  • Sandro Macchia

    parole sante le tue Francesco, ma L’india si è opposta e come, le regole nautiche le conosco benino, so di cosa parli, ma la cara India le ha snobbate e le snobba le regole Internazionali, altrimenti non avrebbe arrestato dei militari ..STRANIERI,,,, comunque grazie del tuo cortese suggerimento.

  • Franco Schinardi

    Caro Sandro, sono contento della tua risposta, la risposta di un amico. Vorrei che te capissi che il mio non é stato il voler fare il saputello ma tutto nasce dalla rabbia che ho dentro. Purtroppo noi non abbiamo un governo con le P …. con la P maiuscola e perciò non ci possiamo far valere a livello internazionale, non abbiamo alcun peso. Comunque, per i nostri ragazzi sono molto preoccupato.

  • Sandro Macchia

    Francesco, ci mancherebbe che siamo noi ora a litigare su chi conosce o no la materia, comenque, sono gli indiani a non conoscere il trattato e neanche la lettura dello stesso …. Eccola la rivendicazione delle autorità Indiane, non è lo scrivente che disconosce la materia, ma è l’ignoranza delle autorità Indiane. Applicando il diritto sulla ZEE, in modo interpretativo e di comodo, e non in base al trattato internazionale. …. ZONA ECONOMICA ESCLUSIVA (ZEE)
    È un’area esterna ed adiacente alle acque territoriali (v.) in cui lo Stato costiero ha la titolarità di:
    — diritti sovrani (UNCLOS 56, 1, (a))sulla massa d’acqua sovrastante il fondo marino ai fini dell’esplorazione, sfruttamento,
    conservazione e gestione delle risorse naturali, viventi o non viventi, compresa la produzione di energia dalle acque, dalle
    correnti o dai venti;
    — giurisdizione(UNCLOS 56, 1, (b)) in materia di installazione ed uso di isole artificiali o strutture fisse, ricerca scientifica in
    mare (v.) e di protezione e conservazione dell’ambiente marino (v.).
    La zona economica esclusiva (ZEE) può estendersi sino a 200 m dalle linee di base (v.) dalle quali è misurata l’ampiezza delle acque territoriali (UNCLOS 57). Nel caso di acque territoriali di 12 m, essa avrà perciò un’estensione massima di188 m.
    Inoltre rivendicano l’azione come atto di guerra in relazione all’impiego di forze militari a bordo. Una buona giornata.

  • Sandro Macchia

    I duè marò restano in India ma il governo del Prof esulta

    Grazie, prof. Monti. Il suo generoso sa­crificio per l’Italia sta diven­tando proverbiale. Il casò marò fallimento diplomatico senza precedenti

  • Sandro Macchia

    Qui si rasenta l’assurdo è palese la totale incompetanza del governo attuale e nonche del governo precedente, La Russa ha redatto un trattato da ignorante in materia e ha messo in galera i due Marò. Ora cosa esternano …. la decisione del tribunale è un passo avanti ??? ma sono sani di mente …. a questo punto ho dei seri dubbi sulla loro attività mentale. MOLTO SERI.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Bingo Sandro Macchia …infatti come ho titolato la sconfitta del diritto internazionale che qualcuno ha studiato e il trionfo della miseria che gli auguro di studiare!

  • Sandro Macchia

    Carissimo Comandante Ezio Pancrazio Vinciguerra io oltre a essere ingorante sono anche privo di fondamentali diplomatici, e mi chiedo dove siano finite le prove video come da protocollo Atlanta, esistono, e se il gioco è come l’incidente ATR47, facciamole sparire, sono lieto di non avere tali fondamentali ::::: per negligenza del Capo marinaretto, anzi i due La Russa e Di Paola, al primo ci stà, al secondo, no. Hanno tenuto nel cassetto le riprese fotografiche e video, qualcuno me compreso sa della loro esistenza, e scritto nelle procedure in fase di CODICE ROSSO, e da quello che so i militari ESEGUONO.
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  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Elena 🙂 infatti
    …succedono cose strane ma non ti preoccupare siamo solo controllati dai controllori che a sua volta sono controllati. Un abbraccio

  • Franco Schinardi

    Caro Sandro, stai dicendo cose vere ma, se esistono queste prove video, perché le hanno fatte sparire? Qualche ragione ci sarà di certo, allora dobbiamo credere che siamo sotto ricatto, o no?

  • Bruno Caleffi

    avete ragione, non avete letto quello di 2gg fa Resta comunque una pagliacciata, ma cosa c’e’ dietro?

  • Franco Schinardi

    Ci piacerebbe saperlo, si é parlato di Finmeccanica, si é parlato di elicotteri,si é parlato delle verità e delle prove sottratte ma, in tutto questo bailame, non ci si capisce più niente. Bisogna, per forza di cose, andarseli a prendere, credo.

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