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Paolo De Vizzi, recordman “speciale” mondiale di immersione subacquea sia di tempo che di profondità

…vivo il mare senza barriere perché in mare non ho bisogno della carrozzina, né di stampelle e  lui mi restituisce l’integrità, soprattutto quella interiore.

Salve  sono Paolo De Vizzi, ho 38 anni, sono di Manduria  (provincia  di Taranto) e sono un diversamente abile dal 1996, a causa di un brutto  incidente stradale.
Tutto iniziò il 9 dicembre del 1996 a causa di un drammatico incidente stradale avvenuto in serata prima di andare in discoteca: un pirata della strada a bordo di un camion industriale, dopo avermi fatto sbandare abbagliandomi, mi fece ribaltare in un piccolo burrone. Non si fermò nemmeno per soccorrermi. L’impatto con il mezzo pesante fu talmente grave che persi conoscenza, recuperandola solo due giorni dopo in ospedale. Avevo 22 anni e rimasi paralizzato a causa di una lesione midollare post – traumatica che mi lasciò gli arti inferiori completamente inerti, incapaci di qualunque movimento e percezione di qualunque stimolo sensoriale.
Dopo i primi soccorsi, fui trasferito in un centro riabilitativo ad Imola, e dopo moltissima fisioterapia, iniziai ad avere i primi risultati: deboli movimenti ed alcune sensazioni avvertite agli arti inferiori. In quel periodo, l’unico pensiero che mi assillava non era  “quanto ci avrei messo a rialzarmi da solo bensì  quando sarei potuto tornare in mare.
Fino ad allora ero un ragazzo normalissimo ed ho sempre fatto pesca subacquea, passione nata dalla tenera età di 6 anni, a dimostrazione della mia immensa  passione per il mare che, prorompente, occupava ogni momento della mia giornata e si scontrava con ciò che stavo vivendo ossia le conseguenze che un danno alla colonna vertebrale avrebbe potuto causare, ai limiti funzionali che ne sarebbero derivati.
Ritrovarsi di colpo sulla sedia a rotelle fu un vero dramma: da pazzo spericolato, iperattivo, a paralizzato sulla sedia a rotelle. Avrei voluto solo chiudere gli occhi e sparire all’istante. La mia vita da allora è cambiata radicalmente perché ho dovuto rinunciare alle passeggiate a cavallo, alle serate in discoteca ed ho perso il posto di lavoro. Altri  ostacoli si presentarono  nella vita quotidiana come entrare nei locali pubblici o confrontarmi continuamente con le persone che avevo attorno. Il problema maggiore però fu quando dovevo uscire ed entrare da casa perché all’ingresso c’erano dei gradini e bisognava prendere di peso la carrozzina in due.
La tristezza iniziò ad attenuarsi solo quando, dopo un duro lavoro di fisioterapia, che continua tutt’oggi, riuscii a rimettermi in piedi ed una volta giunto a casa ho esaudito il mio più grande desiderio: tornare in acqua!
Purtroppo la carenza di forza negli arti inferiori, non mi permetteva di raggiungere, in apnea, le profondità alle quali ero solito dirigermi. Ero confinato a rimanere in un metro e mezzo d’acqua; fu un vero colpo per il mio orgoglio.
Come avrei potuto esplorare il mare nonostante le mie condizioni fisiche?
La soluzione giunse poco dopo, grazie alla frequenza di un corso che mi riabilitò a poter effettuare immersioni subacquee con l’utilizzo delle bombole. Acquisendo questo brevetto, ho avuto la possibilità di osservare l’ambiente marino in un modo completamente diverso: non ero più vincolato a dover emergere per riprendere fiato, ora potevo rimanere per oltre 30 minuti sott’acqua, ammirare le meraviglie dei fondali  in un modo completo, integrale, e comprenderne la reale natura. Inoltre, cosa fantastica, notavo che una volta immerso, grazie alla sensazione di essere in assenza di gravità data dalla colonna d’acqua, il dolore alla schiena, al collo, alle gambe sparivano all’improvviso, i movimenti miglioravano, il mio fisico recuperava sempre più ed io acquisivo sicurezza in modo esponenziale.
Caparbio e ostinato  come sono di natura, non mi sono certo accontentato, e la scalata ai brevetti fu rapidissima: acquisii il primo livello per discese fino a 18 metri, poi per i 30 metri, per i 40 metri, brevetto di specialità NITROX, BLS, RESCUE. Certo non è stato tutto semplice, acquisire queste conoscenze mi procurava, durante i primi corsi, una sgradevole sensazione di fastidio, di ingombro, a causa dell’attrezzatura necessaria all’immersione, mi sentivo come un mulo carico di mattoni sulla schiena!

Per fortuna anche questo ostacolo fu superato agevolmente ed in breve tempo, immersione dopo immersione, sono arrivato a prendere così tanta confidenza con il mio apparato tecnico che oggi sono tutt’uno con esso.
La cosa più importante che penso di aver acquisito in questa esperienza è  “Libertà”.
Noi, diversamente abili, siamo quasi sempre legati a supporti, protesi, carrozzine, deambulatori ed altri presidi ed è grazie ad essi che riusciamo a svolgere tutte le attività della nostra vita quotidiana. Il mare, invece, ci da la bellissima sensazione di essere autonomi, indipendenti da carrozzina o bastoni. Sentirsi liberi, sospesi in acqua, non vincolati ad alcun oggetto,  sono  sensazioni che vivo ogni volta che mi immergo. In mare non ho bisogno della carrozzina, né di stampelle:  lui mi restituisce l’integrità., soprattutto quella interiore.
Il benessere derivato dalle immersioni mi ha spinto ad effettuarne  anche 3 al giorno durante il periodo estivo e, nonostante tutto, continuo a non accontentarmi: mentre tutti gli altri escono dal mare a pezzi dopo un paio di discese, io ne vengo fuori sempre meglio.
Questa  benessere psicologico, questa auto-terapia, continua a darmi l’impulso per prolungare la mia permanenza a spasso per i fondali. E quale migliore occasione per effettuare un nuovo record del mondo, se non questa?
Ho pensato di iniziare ad allenarmi eseguendo immersioni prolungate, ed i risultati non sono tardati ad arrivare.
Il mio corpo  adesso considera il mare come la propria “casa” ed io, di conseguenza, rispetto questo habitat in modo categorico: non distruggendo la flora, né la fauna, non  inquinando, né alterando l’ambiente naturale. Ho iniziato ad amare il mare talmente tanto che quest’anno (30 Giugno 2012) ho provato a rimanere per 20 ore sott’acqua a 9 metri di profondità, impresa che nessun diversamente abile ha mai fatto al mondo. È stata una bellissima esperienza,  ho beneficiato di una sensazione di benessere e relax in tutto il mio corpo, specialmente alle gambe, le quali non hanno risentito di rigidità. Una prova  perfetta, resa tale anche grazie a tutto il mio staff ed ai collaboratori con i quali mi sono allenato per 9 mesi.
E proprio a seguito dei benefici riscontrati ho deciso di battere il primato assoluto mondiale di permanenza sott’acqua per normodotati. Ad oggi, nessun essere umano è mai rimasto per più di 32 ore immerso in mare, ed io voglio cercare di abbattere questo limite per stabilire un nuovo primato. Alla base  c’è l’immenso desiderio immenso di  vivere, per quanto più tempo  possibile, in simbiosi con il grande fratello blu.
Nel giugno 2013, con il tentativo di superare le 32 ore, sarò monitorato da numerosi medici iperbarici, avrò al mio seguito gruppi di assistenti che si alterneranno ogni 90 minuti, e che provvederanno a tutte le mie necessità. Sarà un evento unico e scriverò la storia a  nome di tutti i diversamente abili del mondo perché  le uniche barriere sono quelle che ci portiamo dentro.

Puoi conoscere Paolo ai seguenti  link:
http://www.paolo-devizzi.it/
https://www.facebook.com/paolo.devizzi.90?ref=ts&fref=ts

32 commenti

  • Simona Bolognesi

    Emozionante.
    Quanto abbiamo da imparare da storie così.
    Io mi sento “diversamente abile” davanti a queste dimostrazione di determinazione e coraggio nel seguire le proprie passioni.

  • Simona Bolognesi

    Emozionante.
    Quanto abbiamo da imparare da storie così.
    Io mi sento “diversamente abile” davanti a queste dimostrazione di determinazione e coraggio nel seguire le proprie passioni.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno amici oggi ho il piacere, l’onore e la commozione di presentarvi Paolo de Vizzi recordman mondiale di apnea.
    Leggi (e commenta se desideri) la sua “speciale” storia su:
    Paolo è anche su questo meraviglioso gruppo di amici del mare…

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Francesco Montanariello ti segnalo Paolo de Vizzi, recordman “speciale” mondiale di immersione subacquea sia di tempo che di profondità di MANDURIA. Penso che dovreste ospitarlo nelle nostre manifestazioni A.N.M.I.. Che ne dici? Passaparola

  • VITANTONIO GIULIANI

    grande Paolo de Vizzi, hai l’onore di conoscere un grandissimo amico mio, Ezio Pancrazio Vinciguerra, ciao amici miei…a presto

  • VITANTONIO GIULIANI

    Paolo de Vizzi, certo, siamo stati imbarcati su Nave Alpino A5384 insieme a Ezio Pancrazio Vinciguerra, un mio grande amico

  • Gianluca Rizzo

    Ciao Ezio, Gianluca è un signore che anni fa ebbe un incidente ed è rimasto sulla sedia, è un amante del mare e stà lottando per garantire pari opportunità ai disabili come lui. La scorsa estate ha superato un record di 24 h di immersione continue, la prossima estate sfiderà la storia superando il record di 32 h .

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Gianluca grazie a te ho letto questa bella storia e l’ho anche sintetizzata.
    Paolo De Vizzi Uomo rende l’idea della suo bellissimo racconto di vita vissuta
    Un abbraccio

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ancora grazie Gianluca gli ho appena mandato un messaggio e speriamo che col suo assenso possa pubblicare anche i suoi filmati di questa meravigliosa storia di solidarietà umana.
    Ti ringrazio per avermelo fatto conoscere.
    Un abbraccio Ezio

  • Gianluca Rizzo

    Si è veramente speciale e pieno di vita, ti da il senso esatto di quanto sia unica e straordinaria la vita e quanto importante la forza di volontà. Grazie a te per tutto quello che fai, spero possiate collaborare tra voi, lui in questo mese se non erro parteciperà ad una fiera a Roma.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Hai fatto una grandissima impresa campione. Mi piacerebbe pubblicarlo sul sito. Mi dai il consenso per la pubblicazione?

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Paolo non mi resta che poterti abbracciare di persona. So che da qui a breve sarai a Roma e mi piacerebbe, se ti fa piacere, poter trascorrere qualche ora insieme a te… ci conto.
    Un abbraccio

  • A.N.S.I. - MANDURIA

    e’ un onore per l’associazione che rappresento aver come amico Paolo de Vizzi … in bocca al lupo e da buon marinaio in c… alla balena!!! vero Ezio Pancrazio Vinciguerra.

  • MARULLI CLAUDIO

    Sono fiero di esservi amico, un abbraccio a tutti complimenti paolo la tua forza di volontà esprime valori da prendere in considerazione da tutti!!

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