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Il marittimo italiano è un professionista

di Collegio Nautico

…riceviamo e pubblichiamo.

Salve a tutti.
Visto l’atto di fatto e la cruda verità che ormai i nostri Signori Armatori  (favoriti dalle varie amministrazione, organi governativi, sindacati e politici non aggiornati) hanno applicato e alla meglio, secondo la loro convenienza, a discapito dell’assunzione dei marittimi italiani sulle navi italiane, noncuranti della prestigiosa tradizione marinaresca della marina mercantile Italiana, molti amici e colleghi che lavorano con gli inglesi, i tedeschi, i norvegesi, i… non fanno altro che riferirmi, orgogliosi, dell’eccellente qualità lavorativa e del rispetto dei contratti di assunzione che le compagnie di questi Paesi offrono al marittimo di turno.
Infatti in questi paesi il marittimo, come del resto anche nelle Filippine (dico Filippine), è una categoria rispettata e protetta poiché  porta benessere economico, cosa che i nostri leader e varie “Teste di Struzzo” non hanno percepito, recepito e sensibilizzato per la nostra categoria. In Italia i pochi marittimi che ancora riescono a lavorare “nel costiero”, percepiscono paghe da terzo mondo, mentre coloro che riescono ancora a lavorare sul “lungo corso” devono tenere conto dei disaggi causati da equipaggi multietnici non sempre al massimo delle capacità professionale e, soprattutto, “sopravvivere” all’area del golfo di Aden a rischio dei pirati somali (i quali secondo qualcuno dovranno essere contrastati non con armi ma con corsi specializzati nello “scraring”, che in buona sostanza consiste di mettergli paura urlando a squarciagola per intimorirlo.
Per quanto premesso ci preme far arrivare questo messaggio alle alte cariche governative (magari augurandoci anche un po’ di fortuna di trovare qualcuno che ci dia ascolto) e far comprendere ai nostri armatori che assumere Marittimi Italiani non potrebbe che portare beneficio all’economia italiana..
Stimati amici e colleghi la nostra è  solo una voce in mezzo a questo immenso mare ma siamo fiduciosi perché sappiamo che anche voi la pensate come noi. Il marittimo italiano è un  professionista del mare. Che senso hanno le ore trascorse all’istituto nautico o altre scuole, all’accademia navale del mare, i vari corsi di specializzazioni  superati con studio, sacrificio, esperienza, capacità professionale e dedizione da parte nostra?

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