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Uranio impoverito

Uranio impoverito
di Fareverde TerradiBari

Tra il 1995 e il 1999, le forze militari della NATO furono impiegate per ristabilire l’ordine nelle province indipendentiste della Jugoslavia. Durante il conflitto, l’esercito degli Stati Uniti utilizzò armi arricchite con miscele di uranio impoverito, ottimali dal punto di vista bellico (avendo un potere esplosivo maggiore degli armamenti normali), ma altamente contaminanti,non tanto per le radiazioni che rilasciano, quanto per le nanoparticelle di metalli pesanti che la loro esplosione libera. I soldati italiani, non informati della pericolosità di tali armamenti, furono esposti alla contaminazione in misura maggiore rispetto al personale di altri contingenti presenti. Per questa ragione, molti di loro hanno sviluppato nel tempo la cosiddetta Sindrome dei Balcani, una serie di tumori, tra cui il più frequente è il linfoma di Hodgkin. Ad oggi almeno 250 militari sono morti e 2500 sono affetti da tale sindrome, senza che l’esercito italiano o il Governo abbiano mai ammesso le loro mancanze nel fornire indumenti protettivi ed istruzioni specifiche su come evitare la contaminazione. Dieci anni dopo il conflitto, alcune aree e zone industriali che furono teatro dei bombardamenti, non sono state bonificate dalle scorie di uranio impoverito, e testimoniano quali possano essere a distanza di anni gli effetti tragici della guerra. Abbiamo raccolto le storie personali di militari, familiari di persone malate o decedute ed un volontario che dopo le loro esperienze nei Balcani sono stati colpiti da malattie collegabili all’esposizione all’uranio impoverito. Abbiamo ripercorso con loro la mappa dei loro spostamenti, un percorso geografico ed emotivo all’interno del conflitto balcanico. Successivamente ogni fotografo ha esplorato i luoghi riemersi dalle loro memorie, in un viaggio nel ricordo e nel paesaggio di Bosnia e Kosovo.

6 commenti

  • Luigi Carulli

    Ciao Ezio. Si e quanti devono pagare con la vita ?? La cosa che mi rattrista e’ che questi sfortunati sono abbandonati al loro destino. Dimenticati, come vecchie ciabatte ormai inutili. Che tristezza. Buongiorno a tutti.

  • Fare Verde

    Ci sono due verità distinte che raccontano la storia dei nostri soldati ammalati dopo le missioni all’estero, dai Balcani in poi. Una è quella che professano i politici nella commissione d’inchiesta che sta lavorando in Parlamento, l’altra – opposta – è quella che scrivono i giudici in sentenze che nel resto d’Europa stanno facendo storia, ma da noi sono sottaciute. Sono più di 200 i militari morti e più di 2mila quelli ammalati di forme di tumori e leucemie differenti che hanno in comune sferiche nano particelle di metalli pesanti contenute nei loro tessuti.

  • Salvatore Barracu

    quanti civili oltre ai militari sono presi e colpiti da questo male quanti militari non sanno avere di essere condannati a questo calvario

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