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Tablet e cuffiette

di Roberta – ammiraglia88
http://www.ammiraglia88.it
http://www.mondovespucci.com

L’altro giorno ho visto un uomo tutto intento nella lettura del suo tablet mentre camminava per strada. Il mio pensiero è stato subito questo: “Ma guarda quel tipo! E’ collegato forse con il mondo intero, grazie ad internet, peccato però che è “scollegato” dalla sua realtà!”, “Non guarda nemmeno dove sta andando, e soprattutto, quel che è peggio, non vede!”.
In estrema sintesi: “guarda ma non vede” quello che lo circonda, non si rende nemmeno conto se la pianta di ippocastano che ha appena oltrepassato ha ancora le foglie, se sono verdi o se ha o aveva già pronti i frutti, se c’erano le nuvole o se il cielo era sereno, se c’erano piante lungo il marciapiede o se c’era solo cemento!
Però … però con quel marchingegno ora potrà andare anche in montagna. Eh sì! Una recente pubblicità afferma che grazie a gps ed un tablet si può anche andare in montagna tranquilli (così dicono…). L’ultima novità è che anche i sentieri sono stati mappati e che si possono consultare tranquillamente da un computer. Ma che bella trovata!
Ora la maggior parte dei “super tecnologici” camminerà con i paraocchi, seguendo con lo sguardo solo un piccolo schermo, senza rendersi conto se a destra c’è ancora un po’ di natura: un daino, una lepre, uno scoiattolo, un fiore, un ruscello (quest’ultimo forse sì, perché fa rumore … a meno che lo pseudo montanaro non indossi le cuffiette e porti con se anche un Ipod e/o simili).
Non sono contraria alla tecnologia, anzi, spesso ci ha aiutato e certo ci sarà utile, ma è l’uso che se ne fa che mi invita a riflettere.
Proprio ieri ero in viaggio in treno e nei sedili a fianco c’era una signora che prima di scendere si è rivolta ai due giovani vicini per salutarli (avevano addosso le cuffiette da cui proveniva una musica a tutto volume). Dalle parole che si sono scambiati ho capito che i tre si conoscevano. Nel salutarli la donna ha esternato una affermazione finale molto corretta e che condivido pienamente.
La signora ha detto ai due ragazzi:
– “ma perché non vi togliete le cuffiette e invece parlate un po’ tra di voi?

Per me … non serve aggiungere altro!
Un saluto ad Ezio e a tutti gli amici della voce del marinaio.

5 commenti

  • Marino Miccoli

    Roberta hai ragione da vendere; mi domando se nell’uso delle cuffie da parte di tanti ragazzi non vi sia proprio una volontà di isolarsi dalla realtà per così dire “esterna”…

  • EZIO VINCIGUERRA

    Roberta mi hai scritto:
    ho “buttato lì” due righe di riflessione … vedi se ti possono interessare!

    Ebbene ammiraglia, signora dei mari ed io aggiungo dei sentimenti, anche se è stato un fine settimana intensissimo…e sul sito comprenderai il perché ho il piacere di dirti che sono stanco ma allo stesso tempo felice.
    E lo sai il perchè?
    Tu dici:
    Grazie a te che continui a “parlare” in rete, con quella … voce del marinaio.
    E’ un bellissimo complimento grazie e aggiungo:
    “fino a quando ci continuano a far “parlare” e adesso, a distanza di tre anni, forse si stanno accorgendo del mio / nostro lavoro. E ti pare poco…
    Grazie Roberta ti abbraccio e ti stringo (senza farti male) forte forte al cuore…
    Ringrazio se non ti dispiace anche Marino, Antonio, Bruno artisti, politicanti, professori, ministri, muratori, pescatori, ignoranti, ricchi, pumili, saccenti, illuminati di niente e … accidenti sarebbe troppo lungo ringraziare tutti, ma vi ringrazio tutti!
    NON CHI COMINCIA MA CHI PERSEVERA

  • Antonella Mery Stella

    Decisamente! Bell’immagine di uno spaccato italiano e sono solo! Complimenti!

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