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Lettera di una mamma

a cura di Antonio Cimmino

Il 10 ottobre del 1940 in Oceano Atlantico il comandante Salvatore Todaro salvò i naufraghi del mercantile belga Kabalo che precedentemente aveva affondato con il cannone del sommergibile Cappellini. La sua fama di Don Chisciotte del mare si espande in tutta Europa.
Todaro (Medaglia d’Oro al Valor Militare) in quell’occasione sfidò il mare per salvare l’equipaggio nemico perché sentiva “il peso di molti secoli di civiltà
(Sommergibile Cappellini 15 ottobre 1940)

…Vi è un eroismo barbaro ed un altro davanti al quale l’anima si mette in ginocchio, questo è il vostro. Siate benedetto per la vostra bontà che fa uno di Voi un Eroe non soltanto per l’Italia ma per l’Umanità”.

28 commenti

  • Marino Miccoli

    Le imprese di Salvatore Todaro rifulgono per la loro infinita bellezza, una bellezza unica quanto rara, quella bellezza che solo l’UMANITA’ può conferire alle azioni di un Uomo.
    Mi inchino dinanzi a questo valoroso Marinaio che ha onorato l’Italia e il Tricolore.

  • Pino Marino

    Altri uomini di altissima levatura morale, che difficilmente ce ne sarà un altro uguale.

  • Carmelo Scimone

    salvatore todaro messinese doc…..deceduto in seguito ad un mitragliamento di un caccia inglese a bordo del posamine “cefalo”

  • Salvatore Bartolomeo

    Ho avuto l’onore e il piacere di conoscere uno dei suoi uomini del ‘Cefalo’ che, nel ricordare il ‘suo Comandante’, non riusciva a trattenere le lacrime…. Mi raccontò che il ‘suo Comandante’, ucciso da una raffica di un aereo inglese, fu sepolto in una cassa di pasta Barilla dai suoi uomini..

  • Carmelo Scimone

    Non so se sia verità o leggenda, ma ho letto da qualche parte che il più grande premio per gli uomini sotto il suo comando era quello di potergli dare del tu in pubblico…..

  • Carmelo Scimone

    se non erro il marinaio salvato dal comandante todaro a cui fa riferimento la madre nella sua lettera era imbarcato sul piroscafo belga “cabalo”

  • Carmelo Scimone

    lo so ho da sempre divorato libri di storia marinara specialmente della seconda guerra mondiale..

  • Salvatore Bartolomeo

    Quel marinaio di cui parlavo prima e che tanto mi ha raccontato fu negli anni 70-80 bidello all’istituto di microbiologia all’università di Messina.

  • EZIO VINCIGUERRA

    E’ un piacere leggere i vostri commenti Salvatore Bartolomeo e Carmelo Scimone…peccato che siamo rimasti solo in tre a commentare.

  • Salvatore Bartolomeo

    grazie Ezio, ma forse potrà aggiungersi qualcuno in futuro…altrove io ho provato a commentare ma ho visto che si rischia di suscitare vespai dovuti alle diverse interpretazioni dei fatti storici che si basano, ovviamente, sui testi da cui si apprendono le informazioni. I testi, come ben sai, sono scritti da uomini che possono avere diverse idee politiche e quindi interpretyano i fatti a modo proprio….ed io, allora, per un po’ parlo ma se mi accorgo di poter suscitare polemiche allora non ‘raddoppio’…ma ‘lascio’…

  • EZIO VINCIGUERRA

    Salvatore Bartolomeo la storia di cui parliamo passa anche attraverso una “corrispondenza epistolare e anche da fatti tramandati da padre in figlio”. Oggi facciamo fatica a scrivere una lettera ma in compenso c’è internet e i social forum. Una cosa è certa quelle lettere erano scritte di proprio pugno e difficilmente fuorviate se non con la sparizione delle stesse…non è così per i libri di storia che raccontano parte della verità ed i mezzi di comunicazione che ci sono adesso (leggasi a volte manipolazione del fatti). Una cosa abbiamo perso e cioè quando il bisnonno tramandava “oralmente” al nonno che a sua volta al padre ecc..
    Non esistono più le famiglie patriarcali o matriarcali oggi esistono famiglie e sfintere allargati…
    Mi taccio e spero di essere stato sufficientemente compreso senza alcuna polemica. Manca il tramandarsi la tradizione…
    Rinnovo l’abbraccio a te e a carmelluzzu, ex marinaio, cuoco e poeta dialettale eccellente che si ostina come te, come noi, a tramandare ai posteri la storia.

  • EZIO VINCIGUERRA

    No Salvatore parlo in generale molto corrispondenza epistolare è andata perduta specie quella scritta col cuore tra parenti.

  • Salvatore Bartolomeo

    Ho ricordi di quando mio padre mi raccontava che, lui studente di medicina al quinto anno e militarizzato in Ospedale militare marittimo di Messina, si videro arrivare centinaia di feriti da Matapan, ustionati e non sapevano più dove sistemare quei poveri disgraziati ridotti, spesso, a brandelli dalle esplosioni o dagli squali…

  • EZIO VINCIGUERRA

    🙂 Già… Carissimo Salvatore sono due e fra un poco tre anni che col mio blog cerco di “rinverdire un banca della memoria” con l’aiuto di voi figli e qualche volta dei protagonisti ancora tra noi per riportare per un attimo, solo per un attimo, in vita color che in un periodo storico buio, il più buio, si sono trovati così giovani, a doversi schierare. Grazie ecco perché prima sottolineavo siamo rimasti in tre (come dicevano in quello spettacolo di Garinei e Giovannini ed egregiamente interpretato da Modugno, Franchi e Ingrassia a cui ho dedicato pagine del mio libro). Grazie ancora

  • Salvatore Bartolomeo

    Hai perfettamente ragione..i nostri ‘vecchi’ dovettero schierarsi e questo spesso fece loro rischiare la vita e successivamente il giudizio che la storia emise sul loro operato fu condizionato proprio dalla scelta, come nel caso di Salvatore Todaro che, dopo l’8 settembre si schierò con la RSI. Ovviamente per ANPI e persone politicamente ad esso vicine l’operato del comandante Todaro non fu fulgido quanto per la parte loro avversa…ti pare?

  • Marino Miccoli

    Stimato signor Salvatore Bartolomeo,
    le azioni coraggiose e soprattutto meritevoli di altissimo apprezzamento per l’umanità che le contraddistinguevano fanno del Comandante Salvatore Todaro un vero eroe. Le sue imprese risplendono di luce propria a tal punto che le valutazioni di parte e i giudizi politicamente condizionati di taluni sono e rimangono ben poca cosa!
    Viva il Comandante Todaro!
    Viva la Marina!

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