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Le alici e le triglie

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

C’era una volta un marinaio che predicava spesso nei corridoi del terzo piano nobile di una “sacrestia ministeriale”.
Diceva spesso, e lo dice ancora, che: “le triglie parlano con le triglie e le alici parlano con le alici” rivolgendosi a coloro che fingevano di ascoltarlo. Ancora oggi, quando si intavola un dialogo tra persone civili (degne di questo nome), tra padri e figli, tra maestri e discenti, tra superiori e subalterni, tra politici e cittadini, quel marinaio sostiene che molti ascoltano, annuiscono, ma non si risponde con cuore, quasi sempre sbrigativamente e non guardando con la sincerità degli occhi che sono lo specchio dell’anima. Spesso, molto spesso, rispondiamo con saccenteria e aria di superiorità (la cronaca di questi giorni ci insegna ed io stesso l’ho appurato sulle mie spalle nel corso della mia esistenza).
Se una mail accorata (*), reiterata, e poi ancora reiterata da parte di un “pesciolino azzurro” è servita a convincere “illustrissimi pesci pregiati” mi e vi domando: siamo ancora capaci di ascoltare, guardare negli occhi tenendo collegata la testa e l’animo umano?

P.s.  Ringrazio voi tutti, “triglie” e “alici”, ma adesso il mio  pensiero è concentrato esclusivamente per Toto e Max, per il loro rientro a casa, magari su una rossa di Maranello, su una italianissima Ferrari.
(*) https://www.lavocedelmarinaio.com/2012/10/la-solidarieta-e-un-barca/


135 commenti

  • Gino Briganti

    …immagino – sono sicuro – che ai Ministeri Esteri e Difesa stiano facendo il possibile, senza pubblicità, per risolvere una delicatissima e controversa situazione e coltivo la speranza/certezza che a Natale potranno stare con le proprie famiglie.

  • Giulio Terzi

    ci tengo – e mi scuso per non averlo fatto prima – a ringraziare ezio vinciguerra, che per primo ha sottoposto alla mia attenzione 15 giorni fa la proposta del possibile intervento con Ferrari. In secondo luogo (ancor più importante) ci tengo a ringraziare tutti i numerosi cittadini affezionati ai nostri Marò che hanno preso posizione pubblicamente sul web stimolando la Scuderia Ferrari a fare la scelta giusta. Un grazie ulteriore a chi si sta impegnando postando in inglese sui siti web della stampa estera la notizia che la Ferrari appoggia i Marò: dobbiamo tenere alta l’attenzione dei mass-media internazionali su questo inedito aspetto della competizione di domenica… Roberto Maccarrone le chiedo gentilmente di cercare su questa stessa pagina fb la relazione che ho pubblicato sui Marò in data 06/10 (foto Marò in divisa bianca della Marina) li sono illustrati molti aspetti della vicenda e della nostra azione politica e diplomatica che forse non conosce, così avrà un panorama più chiaro. Nicola Evoli fermo quanto ho scritto sopra, mi scuso però con Lei per non aver risposto ad alcune Sue domande, come ho scritto chiaramente nelle regole della pagina mi impegno a leggere tutti ma non a rispondere a tutti, il carico di lavoro al Ministero è davvero alto, in ogni caso se vorrà evidenziarmele in corrispondenza privata ben volentieri le risponderò. Buona giornata a tutti

  • Angela Baldi

    Buongiorno signor Ministro, ho avuto modo già di scriverLe non appena è stato creato l’evento per i due Marò da un gruppo di cittadini italiani,fra cui la sottoscritta. Non doveva rispondermi allora, così come non deve farlo ora, non sono le parole che mi interessano ma le azioni che ne conseguono. E saranno proprio le azioni con i risultati che mi faranno capire l’impegno profuso…per le cose importanti sono abituata ad agire per raggiungere un obiettivo e non mi perdo in disquisizioni. La saluto e spero di leggere al più presto belle notizie.

  • Enrico Salvatori

    Signor Ministro Buongiorno,
    quello che fa la Ferrari e’ gia’ qualcosa pero’ era meglio se metteva la foto della bandiera della Marina la coccarda gialla, sarebbe stata piu’ visibile la protesta

  • Giovanni Torresi

    Siete tutti contenti della decisione della Ferrari, ma voglio farvi notare una cosa. Tifo Ferrari da 60 anni, non mi piace la loro risposta. Hanno messo la bandiera della Marina in un posto poco visibile dove può essere tranquillamente scambiata per uno dei vari tricolori che ci sono sulla carrozzeria e non hanno messo i nastri gialli. Questa è una delle solite decisioni di chi non ha il coraggio di esprimere le proprie idee. Se ci fasse stato il Drake al posto di Montezemolo, avrebbe trasformato le auto in un nastro giallo o non avrebbe partecipato. I principi valgono più di un campionato Una bandiera italiana su un’auto italiana non suscita alcuna curiosità. Una bandiera con un grosso fiocco giallo avrebbe costretto giornalisti, tecnici, fotografi, cameramen a parlarne ed a fotografarla facendo arrivare un messaggio più forte

  • Roberto Maccarone

    Buongiorno Sig. Ministro, leggerò la relazione a cui lei mi ha rinviato con attenzione, riservandomi di commentarla pubblicamente, ma son sicuro che sarà impeccabile! Un inciso però le chiedo, come mai i ns amici e alleati non prendono una posizione chiara in difesa dell’Italia? L’altra domanda, come mai pubblicamente il Presidente del Consiglio Monti ed il Capo dello Stato Napolitano, non intervengono pubblicamente sulla questione come fa Lei? Non vorrei cadere nell’offesa e nella retorica, perché è evidente che gli Italiani e le Istituzioni che lei rappresenta, sono stati raggirati dagli Indiani, siamo delle vittime innocenti e coscienti di ciò! Oltre che siamo sicuri che state garantendo la miglior difesa possibile ai ns Marò, senza alcuna parsimonia. Ma li stanno trattando da criminali e sono soldati d’Italia in servizio Attivo, questo dovrebbe provocare a tutti noi, compreso Lei l’orticaria. Lei non crede? Ovvio che le pongo le domande con la massima reverenza e senza dolo, solo perché chi solito prende in Giro una Nazione come la ns, dovrebbe ricevere anche risposte di altro tono! Attenzione, mi riferisco a prese di posizioni internazionali, non dichiarazioni di guerra o violenza, da cui mi dissocio, ma un aiuto alla spending review con il disimpegno da tutte le azioni militari sparse per il mondo sotto l’insegna ONU/NATO etc, non crede che già solo pronunciarla … sarebbe per tutti un ottimo deterrente, così de avvisare tutti che i ns soldati non si Toccano ovunque essi trovano impegnati?

  • Giulio Terzi

    salve, tutte osservazioni non solo legittime ma pertinenti e condivisibili, nella relazione troverà la risposta a diverse sue domande. Poi volentieri ci riaggiorneremo con quanto ancora riterrà di voler approfondire
    Grazie angela per le sue parole, criticamente costruttive. abbiamo raccolto la segnalazioni di chi come voi ha ritenuto di prendere posizione. abbiamo dato seguito concretamente. la Ferrari si espone. di per se non è certo la soluzione del dossier Marò, che si gioca su ben altri piani (sui quali stiamo lavorando) ma aiuta a tenere viva l’attenzione dei mass-media internazionali. e al di la di dov’è precisamente esposto il simbolo sulle vetture, sono più che altro le dichiarazioni a mezzo stampa che contano per accendere i riflettori…

  • Adriana De Filippi

    Giorni fa avevo chiesto di attivare la diplomazia, per ottenere che i nostri due Marò potessero partecipare da spettatori al gran premio automobilistico, magari tra gli italiani della Ferrari. Poter conversare in Italiano con degli Italiani, ancorchè per poche ore, sarebbe per loro una iniezione di fiducia nel nostro Paese. E un buon segnale per le loro famiglie. Qualcuno si è interessato in tal senso? Grazie per una risposta.

  • Giulio Terzi

    salve adriana, i nostri due fucilieri sono comunque attualmente sottoposti a misure restrittive (ancorchè non in prigione, ovviamente) l’India non li metterebbe mai in nostra materiale disponibilità (qualche commentatore sul web ha detto “perchè una volta affianco a noi non glieli renderemmo mai più…!”). attendiamo fiduciosi la sentenza, ormai mancano largo circa 15 giorni…

  • MATTEO DARIO MURANA

    Aspettiamo fiduciosi che i nostri sottuficiali rientrino in patria tra circa 15 giorni ovvero mi aspetto che a questa ennesima scadenza il Sig. Ministro dia il segnale per “SCATENARE L’INFERNO”.

  • Pier Paolo Pellegrini

    La decisione della scuderia Ferrari di manifestare a favore dei nostri due sottoufficiali prigionieri in India per ottenere la loro liberazione è lodevole sotto ogni punto di vista, ma chiedo,:” I nostri canali diplomatici non hanno altre vie che quella della Ferrari? Si conta proprio molto poco allora oltre i mari nostri!!!

  • Giulio Terzi

    Pier Paolo, l’attività diplomatica e politica e continua e instancabile, legga a tal proposito la mia relazione pubblicata il 06/10 su questa stessa pagina facebook, grazie

  • EZIO VINCIGUERRA

    Si può dare di più senza essere eroi.
    Nel ringraziare ancora una volta il Signor Ministro Terzi per la fiducia, più volte da me richiesta e reiterata, e gli amici del web che sono stai determinanti in questa piccola “unione d’intenti”, mi pregio voler comunicare che, ancora oggi, quando si intavola un dialogo tra persone civili (degne di questo nome), tra padri e figli, tra maestri e discenti, tra superiori e subalterni, tra politici e cittadini, sostengo che molti ascoltano, annuiscono, ma non rispondiamo risponde con il cuore; quasi sempre sbrigativamente, non guardando con la sincerità degli occhi che sono lo specchio dell’anima. Spesso, molto spesso, rispondiamo con saccenteria e aria di superiorità (la cronaca di questi giorni del prete e del prefetto ci insegna), ed io stesso l’ho appurato sulle mie spalle nel corso della mia esistenza. Non mi sembra il caso del Ministro Terzi e del suo entourage che trovano il tempo di risponderci e metterci la faccia su una pagina web.
    Intelligenti pauca!

  • Francesco Gianforte

    piace questo elemento la voce del marinaio ….la solidarieta’ e’una barca….

  • Capelli Bruno

    l’unione fa la forza e se i piccoli si uniscono possono battere qualsiasi barriera.
    esenpio(gulliver)………………..buon serata.

  • Giulio Terzi

    grazie ezio, belle parole che ci sono di supporto sulla difficile strada del confronto trasparente tra istituzioni e cittadini, terreno dato troppo spesso per scontato solo a parole e invece tutto da ricostruire e riconquistare

  • Alfredo D'Ecclesia

    Egregio Ministro Terzi il suo interloquire lo apprezzo e le dirò di più per il futuro può essere un qualcosa di utile per il paese perchè un rapporto diretto cittadini istituzioni può creare molta positività perchè la vita si basa sullo scambio e le persone intelligenti sanno come usarlo.Anzi le dirò la sua pagina è fatta bene e in questo momento per quanto riguarda la comunicazione su fb è il rappresentante delle istituzioni che comunica meglio e lo fa in maniera diretta.Sulle altre cose marò in primis sa come la penso nei post precedenti mi sono anche permesso da cittadino che ha a cuore i nostri connazionali di darle consigli e suggerimenti,ma lei sa benissimo caro Ministro che questa vicenda e allucinante e che c’è molta rabbia tra i cittadini considerando che sono passati 8 mesi e siamo ancora molto lontani dalla soluzione,sperando che non sia quella dell’accordo tra Stati per lo scambio di detenuti…Comunque ritornando a quello che le ho detto prima potrebbe fare anche da trade union con gli altri rappresentanti del Governo ,certo molto dipende anche da come ne usciamo con la vicenda Marò ,se si opera per il bene e gli interessi dell’Italia si può fare molto sopratutto se gli operanti lo fanno in buona fede…Grazie Ministro.

  • Giovanni Bacci Di Capaci

    “trait d’union”, Signor Alfredo d’Ecclesia , cioè in francese “trattino di congiunzione”… “trade union” in inglese significa “sindacato” 😉 Chiedo scusa per lo sfoggio non richiesto di inesistenti competenze linguistiche ma è meglio correggersi che ignorare.

  • Alfredo D'Ecclesia

    prego Giovanni ,il suo sfoggio comunque ha creato uno spostamento di codice non richiesto,se lo poteva risparmiare poteva inserirlo direttamente nel mio profilo tra i messaggi per non togliere energia alle parole.Queste sono inesistenti competenze semiologiche….
    Ho letto gli altri suoi commenti Signor Giovanni Bacci Di Capaci continui a ringraziare il Ministro non c’è bisogno che si inserisca nei dialoghi altrui ,il Ministro le posso garantire che sa cavarsela da solo….Grazie….

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Franco Vetturini, penso che il merito sia anche di voi marinai di una volta e quindi marinai per sempre. Ma non lo fare sapere in giro il nemico ci ascolta 🙂 Un abbraccio!

  • Franco Vetturini

    Grazie Ezio per la foto,per un Motorista di “Nave Alpino”che e Nato a Castelvetro di Modena.

  • Giuseppe Orlando

    Grazie Ezio, spesso le favole raccontate, è l’esperienza e il frutto della vita reale.

  • SALVATORE BARRACU

    SPERO FINISCA PER LORO LA TRAGEDIA CHE VIVONO CON LA LIBERAZIONE ANCOR PRIMA CHE TERMINI IL MESE DI OTTOBRE

  • Ludovico MassimoLancellotti

    il mio commento all’articolo:
    Gentile Giuliana,
    La ringrazio innanzitutto per essere la prima firma di ottimo livello, di espressione progressista, ad esserSi interessata della questione dei Fucilieri della Marina Militare Italiana trattenuti in India.
    Rispondo alla sua prima domanda, in questa compagine governativa, nel sottosegretariato del Ministero degli Affari esteri c’e’ un pool di professionisti tra i più accreditati al Mondo provenienti da esperienze di osservatori delle NU e successivamente delle varie operazioni di peace bulding europee. Questa è la grande differenza con il passato. Non è piu’ il vertice politico e di stato a gestire direttamente le questioni di crisi, ma un pool specialistico e con una enorme esperienza diretta su Terreno Operativo.
    In merito alla sua elaborazione, comprendo perfettamente lo stato d’animo, ma non credo che le compagini governative della seconda repubblica fossero in grado di gestire le crisi come, ripeto, il pool di personaggi, non di carriera politica italiana, attualmente nella stanza dei Bottoni.
    Ad esempio, mai si era visto un ministro degli affari esteri esporsi personalmente, intrattenere rapporti epistolari con i piu’ attivi nel mantenimento dell’attenzione sullo scenario, come sta facendo l’ambasciatore Terzi sia su tweeter che su facebook.
    In merito alla questione, Gentile Signora Sgrena, se desidera dare un’occhiata alla cronaca della stampa estera per tutto lo scenario, dalle prime ore dell’arresto, venga sul gruppo facebook ‘feluche militari’,dove abbiamo cercato di essere lealisti sia con l’India che con l’italia, sarà la benvenuta,

  • EZIO VINCIGUERRA

    Nel comprendere lo stato d’animo della signora Sgrena mi preme sottolineare, ancora una volta che è nelle situazioni più difficili che non bisogna preoccuparsi perché l’ostacolo può rappresentare un’opportunità per accrescere forza e pazienza.
    Le persone migliori sono quelle che combattono, quelle che nonostante la lotta o la sconfitta non si fanno cambiare in peggio semplicemente perché mantengono la fiducia in se stessi e, allo stesso tempo, si rendono conto che possono cambiare atteggiamento e modo di vedere e rimuovere gli ostacoli, anche se a volte non è possibile rimuovere e cambiare le circostanze.
    L’acredine non porta da nessuna parte così come neanche i paragoni perché ogni fatto ha una storia.
    Penso di concordare serenamente con Ludovico MassimoLancellotti:
    1) Il Ministro Terzi non è un politico di professione o improvvisato o…
    ma un ambasciatore “tecnico-ministeriale” prestato alla politica dei professionisti che hanno fallito nel loro incarico principale:
    essere al servizio del popolo e non viceversa.
    2) non credo che le compagini governative della seconda repubblica fossero in grado di gestire le crisi come perché mai si era visto un ministro degli affari esteri esporsi personalmente, intrattenere rapporti epistolari con i piu’ attivi nel mantenimento dell’attenzione sullo scenario, come sta facendo l’ambasciatore Terzi anche su tweeter che su facebook.
    Per esempio ieri sera ad una mia precisa domanda riguardo un articolo apparso su Il Giornale ho avuto risposta immediatamente sulla sua pagina e più precisamente:
    “l’accordo è stato realmente messo a punto e firmato. qualche commentatore l’ha definita “soluzione paracadute” (ultima istanza) ma con un paracadute dietro al seggiolino dell’aeroplano si vola anche più sereni…ora combattiamo per riportarli in Italia *prima* dell’eventuale processo (Giulio Terzi)”.
    Quello che non riesco a comprendere è da dove nasce questo rancore, che a volte è degenerato in odio e non solo, nei riguardi dello stesso uomo. Tutti contro tutti!
    Permettetemi, ancora una volta, di citare i miei maestri:
    IL CORAGGIO DI VIVERE QUELLO ANCORA NON C’E’.
    P.s. sto prendendo in seria considerazione, a termine di questa vicenda (perchè non ho lasciato mai nulla di intentato nella mia vita) di chiudere il blog e quindi anche con i social.
    Riporto, di seguito, il mio piccolissimo pensiero

    Le alici e le triglie
    25 ottobre, 2012
    di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    C’era una volta un marinaio che predicava spesso nei corridoi del terzo piano nobile di una “sacrestia ministeriale”.
    Diceva spesso, e lo dice ancora, che: “le triglie parlano con le triglie e le alici parlano con le alici” rivolgendosi a coloro che fingevano di ascoltarlo. Ancora oggi, quando si intavola un dialogo tra persone civili (degne di questo nome), tra padri e figli, tra maestri e discenti, tra superiori e subalterni, tra politici e cittadini, quel marinaio sostiene che molti ascoltano, annuiscono, ma non si risponde con cuore, quasi sempre sbrigativamente e non guardando con la sincerità degli occhi che sono lo specchio dell’anima. Spesso, molto spesso, rispondiamo con saccenteria e aria di superiorità (la cronaca di questi giorni ci insegna ed io stesso l’ho appurato sulle mie spalle nel corso della mia esistenza).
    Se una mail accorata (*), reiterata, e poi ancora reiterata da parte di un “pesciolino azzurro” è servita a convincere “illustrissimi pesci pregiati” mi e vi domando: siamo ancora capaci di ascoltare, guardare negli occhi tenendo collegata la testa e l’animo umano?

    P.s. Ringrazio voi tutti, “triglie” e “alici”, ma adesso il mio pensiero è concentrato esclusivamente per Toto e Max, per il loro rientro a casa, magari su una rossa di Maranello, su una italianissima Ferrari.
    (*) https://www.lavocedelmarinaio.com/2012/10/la-solidarieta-e-un-barca/
    La voce del marinaio – Blog » La solidarietà è un barca

  • Antonio Girardi

    Hai detto bene Ezio Pancrazio Vinciguerra: “il coraggio di vivere quello ancora non c’è”. Ognuno stabilisce come vivere la sua vita secondo propri valori/criteri e con decisioni che scaturiscono dalle proprie esperienze di vita vissuta o dalle proprie ambizioni o da modelli ispirati dall’ambiente sociale che lo circonda etc.. Ora, la vicenda dei due marò (Toto e Max), che poi marò non sono (sono due Sottufficiali della Marina Militare), rientra tra le variegate e numerose situazioni difficili che il vivere la vita quotidiana ci riserva. Come tale trova spazio nel cuore delle persone in modo assai diverso e, a seconda della sensibilità di chi la subisce, ognuno reagisce con proposte/soluzioni /azioni molto diverse, talvolta anche discutibili ma tutte lecitamente valide e che appaiono soddisfare i propri dubbi, e le proprie paure/ansie. Ora, noi sappiamo benissimo che queste situazioni sono condizionate da mega interessi economici/commerciali e l’unica strada percorribile è quella della diplomazia che, come sempre, è piena di ostacoli e richiede tempi lunghissimi per raggiungere gli obiettivi che noi ci siamo prefissati e che il diritto internazionale ci riconosce. Come dicevo ieri in un altro post: “il tempo non si può fermare e scorre inesorabile” e accresce in ognuno di noi le paure, le ansie e la rabbia ogni giorno che passa. Eppure da questa vicenda noi tutti traiamo delle “soddisfazioni e degli insegnamenti” che ci serviranno nel prosieguo del nostro cammino futuro e cioè: grande solidarietà tra frà, amici, colleghi, conoscenti, persone speciali, amici virtuali etc.; rafforzamento dello spirito di appartenenza al corpo/F.A./Organizzazione; miglioramento dei rapporti tra cittadini e istituzioni (il tuo scambio di mails/posts e quelli di tanti altri con il Ministro Terzi costituiscono un bell’esempio di apertura che prima era ampiamente ostacolato) etc. etc… In conclusione, io penso che, nonostante tutte le difficoltà, vale sempre la pena di vivere questa vita e non bisogna mai rinunciare a fare quello che più ci soddisfa salvaguardando sempre e comunque i propri ideali ma coscienti del fatto che viviamo in una società troppo diversa per avere sempre obiettivi comuni. Ti abbraccio affettuosamente “Marinaio una volta marinaio per sempre” Ezio Pancrazio Vinciguerra e mi auguro di continuare a “leggerti” ancora a lungo e con la speranza vivissima di chiudere questa triste vicenda al più presto possibile, riportando Max e Toto in Patria alle loro famiglie e alla comunità che affettuosamente li circonda.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Francesca Gianforte in effetti riuscirò/riusciremo a gioire veramente solo al rientro a “casa” di Max e Toto.

  • Salvatore Spoto

    E’ un mezzo di comunicazione intelligente ma incisivo. Se come diceva il grande Macchiavelli: “Il fine giustifica il mezzo”, questo è lo strumento giusto per raggiungere un nobile fine: affermare il prestigio della nostra Marina, difendere l’immagine dei nostri Marinai.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Grazie Maestro Salvatore Spoto in un modo o nell’altro abbiamo fatto parlare i media mondiali. Qualcuno si è arrabbiato, qualcuno si prende i meriti, qualcuno sputa sentenze, qualcuno condivide…
    Ha ragione la Signora Francesca Gianforte ci piace ma è molto triste.

  • SALVATORE BARRACU

    LA DIPLOMAZIA INDIANA DEVE SOLO VERGOGNARSI AVER FATTO SIMILE INGIURIA AL SAN MARCO AL TRICOLORE . E LORO I SIGNORI BENE DELL’INDIA DOVREBBERO DIRE IN CONCOMITANZA CON LA NOSTRA CLASSE ELETTA COSA E’ VERAMENTE L’AFFETTIVO MOTIVO CHE VINCOLA( CON QUESTA FARSA )PRESSO LORO I NOSTRI MILITARI . COSA E’ AL DI FUORI IL VERO MOTIVO DI TALE AZIONE ?

  • Giuseppe Cintura

    Nessun fiocco sulla Ferrari perché la Ferrari non dovrebbe proprio correre in India in segno di protesta.

  • Salvatore Spoto

    Sono stato recentemente in India. Sul bavero ho mostrato il nastrino giallo, ed anche con molta fierezza. A chi mi chiedeva cosa significasse ho risposto: “l’onore e l’orgoglio dei Marinai italiani vicini a loro amici e colleghi tenuti prigionieri ingiustamente in quella terra”. Hanno capito. NOn sono d’accordo con hi avrebbe voluto il ritiro della Ferrari in India: la casa automobilistica è una impresa e non espressione dello Stato. Porta fieramente il simbolo della Marina.
    Come giornalista, e non solo Marinaio, ho fondati motivi per ritenere che la storia dei Marò è solo un paravento per nascondere altre cose, altri ricatti…….

  • Luisa e Lillo

    Ci sono persone che hanno l’inferno nel cuore e non se ne curano perchè mettono al primo posto il bene degli altri…
    queste persone sono angeli caduti dal cielo e lasciati vivere sulla terra per dare conforto a chi non può avere altro…buon sabato a tutti! ♥

  • Giuseppe Torresi

    Debbo ammettere che non pensavo che una bandiera della Marina neanche tanto visibile avesse tanto effetto. Sicuramente se gli indiani fossero stati zitti nessuno ne avrebbe parlato. Una volta tanto anche loro hanno fatto la figura degli stupidi. Bene così

  • Pietro Schepis

    vedrete che stavolta abbasseranno le orecchie,anche se nn è tanto ottimale il punto di visibilità,hanno colpito nel segno,si sono offesi i tiranni ,e qualcuno si prenderà meriti che non hà…..

  • Sergio Jacuzzi

    Sono vecchio…e mi sono fatto una pippa mentale: 2 e 3 posto della Ferrari al GP India … quindi i nostri 2 maro’ hanno preso il 2 e 3 posto…

  • Giancarlo Secci

    Ciao Ezio, le tue belle parole mi commuovono, soprattutto perchè sono dette da un vecchio lupo di mare. Grazie per gli auguri che ricambio con un grande abbraccio. Giancarlo

  • BARRACU SALVATORE

    se riesco a tener passo saro li e saluto a tuo nome ma come son messo a pezzi dubito che esco di casa

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