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Il futuro che vedi, ragazzo mio

di Roberta Petraglia

Quello che vedi come futuro, dinanzi a te, è solo una vecchia strada, ragazzo mio….
Vivendo, non mi sono procurata che vecchie macerie: ho costruito massicciate e calpestio per darti l’agio d’un futuro in piano. Non ho fatto altro che scavare tra cenere e polvere, ho inalato vecchie storie come nuovi nembi per i tuoi polmoni.
Tutto torna utile nella vita, pensavo, mentre riempivo carriole ed ho preso ciò  che nella mia bottega di rigattiere arrivava. Buono da riempimenti o da ardere, quando alla fine non si poteva ricavare più nulla. Ora che la terra su cui camino è più alta, so di passare le mie giornate su di un cimitero.
Non giudicarmi ancora, ragazzo mio…  resta ancora per capirmi un altro poco…
Quando tu capirai, io avrò concluso il mio tempo e se avrai capito davvero, al posto del giudicarmi ci sarà il germoglio d’una pianta ancora non conosciuta.
Ti amo immensamente, figlio mio, ma non conosco ancora quale sia il bene vero e per tutta la vita sono andata a tentoni, cieca, posando la mano  nel concavo consumato dei muri e dei gradini,
percorsi da altri , prima di me…
Perdona soprattutto, la mia mancanza di coraggio…

24 commenti

  • Salvatore Spoto

    Parole, al tempo, dolci e forti, come onde del mare accarezzate dal vento. Ma qui è il vento della vita che ricorda il nostro altalenare della vita e ci invita a non perdere mai di vista l’orizzonte.

  • Claudio Professori

    Continuiamo realisticamente a sognare. L’aiuto di un amico è a volte indispensabile. Da soli non si può. Almeno non sempre.

  • Martha Renzi

    mancanza di coraggio??? ma come ti viene in mente??? rara è la coscienza che sa di dover raccogliere nel mondo ciò che deve tramutare in respiro di vita per un altro, per un figlio! Leonessa sei! senza l’ultima frase (che 😉 censuro) è un altro componimento prezioso del tuo essere Grande Donna e Poeta! Bravissima! smack!!

  • Roberta Petraglia

    avere coraggio è abbracciare una strada che mi balena nella mente da anni… ma temo i rovi e i precipizi… vorrei un mondo più pulito cominciando da me. cioè da dove le mie braccia arrivano a pulire

  • Maria Rosaria Fantasia

    L’importante nella vita è agire in buona fede e sopravvivere alle coltellate alla schiena ,al giudizio negativo che non ti aspettavi,insomma al quotidiano…

  • EZIO VINCIGUERRA

    🙂 Ciao Roberta Petraglia, io l’ho sempre detto che hai tanto sale in zucca. Se volevi trapassare da parte a parte il mio cuore, ma anche la mia anima, ci sei riuscita: benissimo!
    E’ un inno a non dimenticare mai, è un inno alla cultura che nasce sempre dalla tradizione, è un inno alla vita. Complimenti sinceri.

  • DOMENICO TROIA

    Ciao Ezio,
    “E’ STORIA… OGGI, PIU’ DI QUALCUNO HA DIMENTICATO, TRE ALLA BANDA, PATRIA E ONORE, DOMENICO”

  • Giovanni Montino

    oggi c’e’ da riflettere sul da farsi,specialmente i giovani.mi domando ,con che appoggio un giovane puo’ trovare dalle istituzioni quando chiede e non ha nessuna risposta se non e’ iscritto ad un partito politico?o magari e’ fortunato di essere figlio di papa’?e lasciando alla deriva dei giovani volenterosi solo per il fato di essere della borghesia minore.l’italia,con le sue istituzioni politiche ,con i suoi rappresentanti,non agevola i giovani,anzi li stimola ad emigrare per una vita migliore.c’e’ da meditare molto ,se vogliamo trovare una alternativa allo sviluppo dell’italia

  • Sandro Sandro Sandro

    si, ma nessuno mi risponde ….. da ieri .. . . .. ma DOVE VANNO I MARINAI ????????????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • Antonio Girardi

    Una bella riflessione. Personalmente non vedo alcun futuro per i nostri figli in questa società sempre più alla deriva e in questa nostra disastrata nazione, sempre sull’orlo di un precipizio, governata da una classe politica/dirigenziale inetta e proiettata esclusivamente verso la tutela dei propri privilegi e dei poteri forti . Dove vanno i marinai (chiede Sandro); su una nave alla deriva (società o nazione), guidata da un comandante inetto (classe politica o dirigenziale), l’unica speranza di sopravvivere stà nei “marinai (popolo)” che, con le “armi garantite dalla costituzione” ed unendo le proprie forze per il raggiungimento di obiettivi comuni, potranno invertire la rotta per allontanarsi dal baratro che ci attanaglia e ridare un futuro migliore ai nostri figli, nipoti e future generazioni.
    A Roberta (che chiede perdono per la mancanza di coraggio) dico che di coraggio ne ha da vendere e si legge in quello che ha scritto e dico anche che solo a “Dio” può perdonare.

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