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Io mozzo

di Riccardo Chen Lazzeri

Caro comandante,
rispetto te e la tua Medaglia di Lungo Comando (a proposito che corso sei e quando eri in A.N.?). La mia esperienza è diversa, sicuramente meno prestigiosa, ma forse più dura.
Ho iniziato a navigare a 15 anni, da mozzo su una nave di Lauro, l’Edera, e continuato per altre due estati, mentre studiavo imbarcando su una barca tedesca e poi come pescatore fino al diploma.
Da diplomato ho navigato con la Texaco fino alle “porte del Patentino“, quando ho deciso che “in mare non ci sono osterie” ed ho preferito cambiare mestiere, vincendo prima il concorso in Accademia Navale, come baule, venendo poi, solo per meriti, assegnato al Gruppo Insegnamento Scienze Nautiche, per poi lasciare la Marina ed emigrare in Arabia Saudita.
Bene, lasciando perdere la mia esperienza, ti assicuro che in Accademia vedevo partire “pivelli” per imbarcare sulla Vespucci e rientrare “uomini”. Certo di avere fatto esperienze diverse ancora oggi ricordo con dispiacere la crociera del 1° anno, ma ti assicuro che la differenza era palpabile con le altre che ho vissuto dopo.
Qualunque esperienza di mare, specie la vela dove non hai la meccanica e l’ingegneria ad aiutarti, non può altro che essere formativa, avvicinare il giovane al mare, e attraverso le difficoltà, il dolore ed i pericoli, farne un uomo ed un leader migliore.
Anche se non sono completamente d’accordo, sappi che l’industria privata, oggi crea i propri dirigenti attraverso ardalie simili, anche se più leggere, facendo fare agli aspiranti manager corsi di sopravvivenza. Volendo passare alla filosofia, leggendo “L’arte della guerra” scritta oltre 2.500 anni fa da Sun Tzu, ritroviamo concetti molto simili…

8 commenti

  • Marino miccoli

    Grazie a Riccardo Chen Lazzari per questa sua bella e soprattutto significativa testimonianza.
    La concretezza che si coglie nelle sue parole nasce dalla sua esperienza di vita.
    Concordo con lui quando afferma che anche l’esperienza (che potrebbae ad alcuni sembrare anacronistica se non addirittura inutile…)su di un veliero quale l’Amerigo Vespucci è ancora valida nel percorso di formazione di un cadetto.
    Spero di leggere nuovamente qualche suo altro scritto riguardante la sua vita sul mare.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Marino e ciao Riccardo,
    grazie, semplicemente veritiera e attualissima.
    Un abbraccio grande, profondo, sincero e trasparente come il nostro mare quello per intenderci che nessuno mai potrà inquinarci… e noi sappiamo il perché!

  • Salvatore Spoto

    “Bellissima, parole semplici ma sentite, che fanno sorgere tanti sentimenti dalla tenerezza all’emozione. Scrivere è come interpretare la voce del cuore. Questi versi sembrano scritti intingendovi la penna del sentimento.”

  • Gabriele Sodano

    nella mia vita ho assistito sulla mia pelle all’esaltazione dell’ipocrisia e della borghesia mentale a tutti i livelli,ingiustizie riversate sui più deboli,sugli emarginati,su coloro che soffrono per solitudine scelta o indotta da un sistema mercificante e indottrinato da false ideologie,personaggi loschi nascosti dietro false facce d’angelo.La mia lotta non è stata capita se non da pochi,avete avuto il mio sangue bastardi,ma la mia musica interiore sarà per voi una marcia funebre,mentre per i folli sarà un canto elevato alla spiritualità dell’anima. Complimenti

  • Angela Guida

    Non puoi scoprire nuovi oceani fino a quando non hai il coraggio di perdere di vista la spiaggia.

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