Ibrahim con il Tricolore nel cuore
di Marino Miccoli
…ovvero gli atti di sovrumana grandezza degli umili.
Si era arruolato nel 1925, nei Reparti Indigeni della Regia Marina, all’età di 17 anni Ibrahim Farag Mohammed, nativo di Massaua (Africa Orientale Italiana). Da subito egli aveva dimostrato di essere un tipo in gamba, svelto e dotato di notevole coraggio in occasione di uno sbarco, dalla Regia nave Campania dove era imbarcato, a Bargal, una località sulle coste della Migiurtina (Somalia settentrionale) allorquando, con altri commilitoni Ascari durante una rischiosa operazione di perlustrazione, furono attaccati da una numerosa banda armata del sultano Osman Mahamud; i nostri si arroccarono in una moschea e resistettero per ben 22 ore all’assedio. Per il valore dimostrato in quei momenti venne decorato di Croce di Guerra al Valor Militare e promosso al grado di Muntaz (caporale).Con il grado di Buluc Basci (sergente) imbarcò sul Regio Cacciatorpediniere Daniele Manin con il quale partecipò il 4 aprile 1941 ad un’azione contro Port Sudan, una munita base navale inglese sulle coste del mar Rosso.
I sopravvissuti all’affondamento non trovarono tutti posto sufficiente a bordo di una lancia di salvataggio e alcuni membri dell’equipaggio scelsero di rimanere in acqua, aggrappati alla falchetta. Tra questi c’era proprio il giovane Ibrahim che cedette il proprio posto a un marinaio ferito, rimanendo aggrappato all’esterno della stessa per un giorno ed una notte, fino a quando, spossato, dopo aver rivolto un estremo saluto al proprio comandante ferito, scomparve tra le onde.
Poco prima di lasciarsi andare, stremato si rivolse al Comandante Araldo Fadin con queste parole:
– “addio Comandante… avere finito ogni forza… io ti ringraziare”.
– “Non lo abbiamo più riveduto” riferì il Comandante Fadin, ” ma non potrò dimenticare lo sguardo dell’addio, fatto di fredda rassegnazione e della più orgogliosa fierezza che non trova, a mio parere, nell’ambito della virtù militare, degna ricompensa e che mi fa sembrare banale ogni segno che testimonia sul petto di taluni allievi della gloria di un atto o gesto fortunato. So ora come gli atti di sovrumana grandezza siano tanto più facili a cogliersi nell’angoscia e nel dolore degli umili”.
Credo e spero che i lettori di questo mio articolo siano d’accordo sulle vicissitudini, in verità poco conosciute di questi Uomini, sono veramente il più bello e significativo monumento all’eroismo del Marinaio italiano.
I nostri Marinai potevano starsene al sicuro, nel porto di Massaua ad attendere la prigionia.
Invece no! Preferirono affrontare il combattimento andando consapevolmente incontro a un nemico che era più numeroso e forte. La squadriglia di cacciatorpediniere di Massaua composta dalle navi Manin, Tigre, Leone, Pantera e Cesare Battisti venne interamente distrutta nel corso di epici combattimenti.
Gli onori delle armi resi dagli inglesi ai sopravvissuti di quegli scontri ci fanno comprendere di quale tempra erano fatti i nostri Marinai e di quali azioni erano capaci.
L’episodio del giovane Ibrahim Farag Mohammed mi ha rammentato un fatto simile avvenuto ai giorni nostri: come non ricordare il sacrificio di Giuseppe Girolamo, il giovane musicista che, al suo primo lavoro, era imbarcato sulla Costa Concordia e ha rinunciato al suo posto sulla lancia di salvataggio per farvi salire una bambina. Egli è stato ritrovato annegato alcuni giorni dopo il naufragio della nave da crociera.
Proprio quando Ibrahim sorridendo, dopo aver spalancato le porte del Paradiso, è accorso incontro a Giuseppe per abbracciarlo.
25 commenti
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Marino, mink… con le recenti cronache della Costa Concordia (leggasi eroismo e codardia)
la tua testimonianza assume un significato e valore speciale.
Un abbraccio
SALVATORE ESPOSITO
…CON QUESTI RACCONTI – DESCRIZIONI STORICHE …MI FATE VENIRE I BRIVIDI !!!.COMPLIMENTI AL SIG.MARINO CHE, DA COME SCRIVE, FA CAPIRE DI AMARE TANTO LA NOSTRA ITALIA
marinaio telegrafista
COME GIA’ DETTO ALTRE VOLTE DESIDERAVO UN PAESE MIGLIORE E CHE POTREBBE RISOLVERE IL PROBLEMA OCCUPAZIONALE…MA LEGGERE QUESTE STORIE MI FA COMPRENDERE QUANTO SIAMO EGOISTI.
Filippo Conte
Grazie Marino per l’interessante articolo e per avere dimostrato, un’interesse comune a pochi. L’amore per l’Italia
Comunità Militare
Nel ritmato andirivieni
di speranze e delusioni …
nel decidere quale strada
potrà dare frutti buoni
nel cercar di non confondere
mai il bene con il male.
Forse quello che ci resta
è comunque e sempre
non mollare !!!! Mai ..
Franco Schiena
Ci sarà sempre qualcuno che non crederà in te ma qualcun altro ti farà brillare nel suo cielo, ci sarà sempre qualcuno che ride mentre tu piangi ma qualcun altro prenderà il posto delle tue lacrime, ci sarà sempre qualcuno che sparirà quando sei solo ma qualcun altro arriverà per riempire la tua vita, ci sarà sempre qualcuno che giocherà coi tuoi sentimenti ma tu impara le regole del gioco e vincerai la partita…
C.Cassani
Buona giornata a tutti i marinai
Elena Simoni
R.I.P.
Gino Lanzo
R I P
Davide Caruso
Onori!
Francesco Moro
ciao Ezio, mi fa piacere che qualcuno si ricordi di questi eroi. Peccato che l’Italia non abbia memoria dei suoi uomini migliori, Buon vento Capo
Melis Antonio
Chi riposa nell’aiuto dell’altissimo vivrà sotto sotto la protezione del Dio del cielo. Riposi in pace.
Eleonora Giovannini
Quando la dedizione al il prossimo richiede azione, tutti i nodi vengono al pettine. E’ il pragmatismo che pone in rilievo la vera natura degli altri, mentre i pensieri apparenti sono soltanto una maschera perfetta che si frappone tra il nostro volto ed il nostro ego profondo. Dare è una scelta passionale, è un desiderio angelico, un istinto carnale. E chi è dotato di ciò cammina nel silenzio con “piedi liquidi”. Senza mai farsi trovare. Diversamente, i falsi donatori inciampano rovinosamente nella piazza pubblica che avevano invaso per esibirsi, ma che subiscono inevitabilmente attraverso un’umiliazione auto prodotta.
Mario Lanza
Quando tutti diranno che la tua impresa è impossibile, tu scava dentro te stesso, cerca uno spiraglio di luce, una consapevolezza, anche piccola di riuscita.
Non ascoltare le voci inutili, quello è rumore e basta.
Ragiona con la tua testa, pensa a chi sei e a quello che davvero Vuoi.
Provaci, Riprova, Persevera!
…ogni tuo sacrificio sarà ricompensato
MARIO DE LUCA
“UNA VITA SENZA RICORDI E’ COME UN FIORE SENZA PROFUMO”
Antonio Girardi
Pronunciare questa frase ‘la vita è bella’, nel tuo periodo più buio, non è cosa da niente. Dirlo forse è più semplice che crederci, ma se ci credi, forse riuscirai a comprendere il vero significato di questa vita.. perché la vita è bella non perchè tu hai, ma perchè tu dai, nonostante tutto..
La felicità la trovi nei piccoli gesti quotidiani.. nei silenzi ascoltati.. nei vuoti riempiti.. nei sorrisi regalati e nell’amore vissuto..
La vita è bella se cerchiamo di vivere la felicità e non d’inseguirla.
Roberto Benigni
SERGIO MATTA
PER NON DIMENTICARLI CONTINUIAMO A STARE LORO VICINI. CON OGNI MEZZO, CIAO A TUTTI SERGIO MATTA
Stefano Mazzei
Grazie Ezio del bel pensiero [:)]
Patrizia Sea
Ci sara’ un giorno …
in cui le persone
non saranno più giudicate
per quelle che sembrano …
ma solo per quello che sono !!
Massimo Casati
Noi non vi dimentichiamo
Merli Tiziano
Altri abbasseranno la testa, quando si accorgeranno quanto male stanno facendo a questa povera Patria.
Marinai per sempre
PEPPE MARTINI
SIAMO ORGOGLIOSI DI QUESTI UOMINI
SPLENDIDE ESPRESSIONI DELL’ITALIANITA’.
SEMPRE AL LORO FIANCO OVUNQUE.
Roberto Tento
QUEL FILO CHE UNISCE EL ALAMEIN ALL’ITALIA .
Mai le battaglie ebbero innumerevoli episodi di eroismo come in questi luoghi.
Un coraggio derivante dal profondo senso del Dovere e dall’attacamento alla Bandiera.
E’ stata vergata con il sangue una delle pagine più esaltanti della storia nazionale .
Una battaglia come ben sappiamo tutti , alla fine persa; ma non ci fu al mondo trionfo maggiore di quella sconfitta.
Hanno creato, tutti coloro che giacciono lì, una leggenda … e il loro Onore è portato avanti , ora, dai loro Fratelli … e quel filo che unisce El Alamein all’Italia non si spezzerà mai.
E’ il filo dell’Onore Italiano
Vita Longo
Le cose che ci accadono non sono mai fini a se stesse, gratuite, ogni incontro, ogni piccolo evento racchiude in sé un significato
TIZIANO FASAN
VEDO INTORNO A ME A NOI 0STENTAZIONE, SPECCHIETTI PER LE ALLODOLE, IL RIFUGIARSI IN QUALCHE FEDE PER PAURA DELL’IGNOTO, DELLA REALTA’ TRAGICA DELL’UOMO MANGIA UOMO, DELLA SOCIETA’ DEI CODICI A BARRE…
Calogero
Raccontane ancora di questi fatti la memoria deve è obbligatorio sapere e ricordare……Grazie Marino