Impavida (Francesco Montanariello) – La voce del marinaio

Impavida
(Francesco Montanariello)

Buongiorno vecchia compagna mia, oggi ricordiamo il mare,
le tue Vittorie, la tua Bandiera, il tuo Equipaggio.
Tutto è un ricordo chiuso nel cuore e custodito nel sangue.
In questo giorno di sole, con te bella e luccicante, vorrei tornare in mare,
là dove i delfini ti faranno festa danzando da poppa a prora
là lungo i fianchi, dove la musica delle armoniose onde ci cullava.
Il mare allegro, riprende un suo diamante, e ti riporta tra i flutti della Vita Eterna.

26 commenti

Primo Neri

24 Giugno 2012 at 11:24

Buongiorno a tutti.
Grazie per questo racconto di vita e di amore

EZIO VINCIGUERRA

24 Giugno 2012 at 11:29

Ciao Franco…scusa il ritardo.
Un abbraccio e grazie.
Non chi comincia ma chi persevera

Francesco Montanariello

24 Giugno 2012 at 11:30

Grazie Ezio, ma come mai da Impavido hai scritto Impavida? Buona domenica.-

EZIO VINCIGUERRA

24 Giugno 2012 at 11:30

Semplicemente perché l’hai amata come una donna.

Gianni Bonerba

24 Giugno 2012 at 17:05

Per sempre nella nostra mente e nei nostri cuori.

EZIO VINCIGUERRA

24 Giugno 2012 at 17:13

Ti manca? Anche a me…

Giovanni Caruso

24 Giugno 2012 at 17:14

Tanto 🙂

Letterio Contarino

24 Giugno 2012 at 17:14

la navi in cui imbarchi è quella di cui non vscendere mai almeno per mè

Stefano Carletti

24 Giugno 2012 at 17:20

Un sorriso fantastico! Molto bella ….graniissima

Francesco Montanariello

24 Giugno 2012 at 17:25

Certo, hai ragione, le ho amate tutte e due le mie Navi Impavido e Doria, ho fatto anche la gemella dell’Impavido, l’Intrepido ma, in temporaneo imbarco meno di sei mesi, e quando lasciai la passerella dell’Intrepido non ho pianto, al contrario all’Impavido e al Doria, non riuscivo a mantenermi, specialmente lo sbarco dal Doria, il Comandante mi fece la sorpresa di far schierare la Guardia completa e in Nostromo col Nocchiere di Servizio al fischio che mi davano il 4 alla Banda e schierati ne stavano tanti: Il capo cannoniere, il capo silurista, il capo artificiere, il contabile di macchina, il contabile agli assegni, il capo al comando, quello al dettaglio, il capo serv. dettaglio e marinaresco, il capo reparto, ecc.. Quando misi piede a terra, mi girai e notai anche sui loro visi scivolano un pò di lacrime. Non riuscivo a controllarmi, entrai nella Giulietta del Comandante dell’Audace, e partimmo, lui lasciava il Comando dell’Audace, insomma non potrò mai dimenticare.-

EZIO VINCIGUERRA

24 Giugno 2012 at 17:25

😉

PASQUALE CALABRO'

24 Giugno 2012 at 17:26

“STUPENDA FOTOGRAFIA,GRAZIE E UN CORDIALE SALUTO.”

Bruno Vincenzo Bardelli

24 Giugno 2012 at 17:58

Bellissimo racconto e bellissimi commenti……Non importa la Nave se è prestigiosa o sconosciuta, se è vecchia o se è nuova….è la tua Nave. Meglio del primo Amore (per me). Il primo amore ormai l’ho scordato….la mia Nave Po è sempre nel mio cuore…..Buona serata marinai…..

Franco Polimeno

25 Giugno 2012 at 19:00

Il primo amore non si scorda mai; così anche il primo imbarco; fermo restando che che la linea dell’Impavido ci è stata invidiata da tutte le marinerie.

Paolo Longo

25 Giugno 2012 at 19:39

Ciao Francesco Montanariello, Come stai? non so se ti ricordi di me, ero al lanciatore, dell’ Impavido, in precedenza ero stato sull’Intrepido, ho un bel ricordo di quelli anni, e di te mi ricordo bene.
Complimenti per quanto hai scritto sulla “nostra” Impavido.
Quando sbarcava qualcuno importante, come fu per il nostro caro Presidente Benito Lupoli, mettevamo le armi in assetto 2 e il reparto armi al completo schierato a poppa.
Tanti saluti e un abbraccio.