Ma quando s’invecchia?
di Toty Donno
Non è tanto l’età anagrafica che conta, ma certi pensieri a farci vecchi.
Come per esempio quando ricordi disgrazie e torti subiti, dimenticando gioie gustate e doni ricevuti.
Quando ti danno fastidio giochi e corse di bambini, il cinguettio di ragazzine e il bacio dei giovani.
Siamo vecchi quando continuiamo a dire che bisogna tenere i piedi per terra, e cancelliamo dalla nostra vita la fantasia, il rischio, la poesia la musica.
Siamo vecchi quando non riusciamo più a gustare i canti degli uccelli, l’azzurro del cielo, il sapore del pane, la freschezza dell’acqua, la bellezza dei fiori.
Siamo vecchi quando pensiamo che sia finita per noi la stagione della speranza e dell’amore.
11 commenti
Iano Nizza
grazie di cuore
Don Gino Delogu
Grazie e aggiungo una volta marinai giovani per sempre
Massimo Vitiello
Grazie Frà, ti ringrazio tantissimo è sempre un piacere leggere gli articoli di un amicone, anche se sono a Napoli porto sempre nel cuore un pezzetto delle persone che meritano e sicuramente tu sei una di quelle Persone (con la p maiuscola). un abbraccio forte. Massimo
antonio guarino
Grazie Ezio i tuoi articoli sono sempre tra i più graditi
Pinuccia Paonessa
bellissime parole grazie di cuore !
Toty Donno
Grazie Ezio….buona vita fratello…un abbraccio….ciao
ezio vinciguerra
🙂 Grazie a te Toty…mi hai sorpreso proprio come la stagione dell’amore.
Roberta Petraglia
il vento spazza i passi degli uomini consegnando l’oblio ai ricordi… la novità confina con la dimenticanza e ci si adagia come un lembo di mare che cancella impronte sulla sabbia…
Gianluca Rizzo
Toty, spesso vado a leggere tutti i commenti nel blog, molto interessanti.
ezio vinciguerra
Gianluca, nel mio blog parlo di mare, marinai e naturalmente di Marineria con un occhio di riguardo e prioritario “verso gli ultimi” non so se ci hai fatto caso…è il blog che da voce ai Marinai
Rosario Bonanno
Ho letto sul Nostromo e condivido.
Aggiungo che eravamo (perchè sono ormai in pensione) tutti importanti – come dimenticare il capo RT che assicurava il buon funzionamento dei collegamenti con il resto del mondo, o il capo Elettricista che assicurava sempre l’energia elettrica e quanto connesso, e come dimenticare il Capo segnalatore, come me, che in plancia era il braccio destro del Comandate, per la navigazione, per le comunicazioni ottiche, per la fanaleria notturna, la cifra, e tante altre cose ancora. Insomma eravamo una grande famiglia, tutti cooperanti tra loro, lealmente, con impegno, a basso reddito ma felici di essere lì.