Le stringhe e il capitano Tomba
di Bruno V. Bardelli
Era l’estate del 1966, su ordine del comandante di Nave Po, fui inviato con il segnalatore Barbero a Taranto per una gara riservata agli RT e Segnalatori. Immaginatevi il viaggio Messina – Taranto in una tradotta e nel mese di luglio di una torrida estate.
Appena giungemmo a Taranto, ci affrettammo a “smarcare” la presenza in una caserma della Marina Militare di cui onestamente non ricordo più il nome. Il foglio di viaggio recitava “Aggregato senza razione”.
Non appena disbrigate le pratiche di fureria ci recammo in “franchigia”: non vedevamo l’ora di gironzolare per Taranto, una bellissima città.
Ad un certo punto incrociammo il capitano Tomba vecchio capitano del C.E.M.M. e gran trombone. Ci mise sull’attenti e mi strappò dalla divisa il fregio in oro di “TS” contestandomi che sul fazzoletto nero non doveva essere messo il nastrino bianco, ma quello nero.
Alla mia obbiezione sul fatto che non avessimo a disposizione il nastrino nero pretese che, sia io che Barbero, ci togliessimo le stringhe delle scarpe per metterle al posto del nastrino nero. In caso contrario ci avrebbe fatto trascorrere la notte in prigione.
Quel giorno girammo per Taranto con una stringa bianca e una nera.
Di quell’estate ricordo tutto come fosse oggi.
La gara del giorno successivo andò bene: 9/10 in trasmissione e 8/10 in ricezione (affermerei un buon punteggio per un RT di leva) e lo stesso pomeriggio ripartimmo per Messina con il nastrino bianco sul fazzoletto e le stringhe nere sulle scarpe ma con un bel vaffan…… al capitano Tomba.
21 commenti
Bruno V. Bardelli
Sei un grande EZIO !!!!!!!
ezio vinciguerra
🙂
Anche tu non scherzi Bruno …speriamo adesso che i commenti siano per così dire da gentiluomini
Ornella Aimone
Simpatica avventura…tolleranza zero…
Bruno V. Bardelli
Allora non si usava…… ciao Ornella
Bruno Caleffi
ahahahahah si succedeva, anche di peggio. Meno male che erano pochi. Pero’ si ricordano con un sorriso. Ciao Bruno, ciao a tutti buona serata.
Peruzzi Alfiero
Chi si ricorda di Capo Iellamo,nel 1965 era il Capo Aiutante alle scuole CEMM di La Maddalena.Era davvero una volpe ed allo stesso tempo una macchietta per il suo operato.
Corrado Talamonti
Beata gioventù ! Così girava il Mondo, eppure oggi lo rimpiangiamo… pensa che il mio Comandante di Compagnia (C.A.R.Casale Monferrato), Capitano Marino poveretto, soffriva di depressione ed un giorno, in pieno inverno e con la neve, si presentò alla Compagnia schierata, vestito di tutto punto ma… senza calzini. Se li era dimenticati.
Bruno V. Bardelli
Ezio se poi si incazz. sai che succede? scendono e se la fanno a piedi oppure a nuoto. In Marina ne ho conosciuti di tutti i tipi di cogli… ne ho trovati pochi ma quei pochi era davvero tosti. Il Comandande mi diceva che quando scendevo in franchigia ero un figurino ma quando ero a bordo ero il marinaio più “sbulinato” di tutta la Marina Militare. Alla mia sede ANMI secondo le nuove disposizioni dell’Ammiraglio bisogna indossare la divisa invernale o la divisa estiva io di solito in estate vado con la divisa da ciclista….figurati te!!!! Questi non si sono accorti che gli hanno tolto il Comando, le Navi e vogliono giocare con un equipaggio che va dai 60 ai 90 anni. Li salva il loro grande passato perchè per me sono dei Schettino controllati a vista…..Poi ti racconterò della mia lite con l’Amm. Del Ricco. ciao alla prossima.
Paolo Bruni
hai ragione bruno al mio gruppo se ne freghiamo di quello che dice roma ed i gradi non esistono più
ezio vinciguerra
Ciao Bruno e ciao amici …anche con l’amm. Del Ricco buonanima?
Carlo Luigi Crea
la Marina Militare non si smentisce MAIIII
Fabio Adou
sa di grande amore…
5 ore fa · Mi piace
Oberdan Sgaramella
Ciao Pancrazio,
come va? Spero che te la passi bene.
Un saluto.
Oberdan
“Quello che conta veramente, non si può contare”.
ezio vinciguerra
Ciao Oberdan,
che bella graditissima sorpresa.
C’è tanto calore nella tua mail che contrasta col gelo di questi periodi…
Un abbraccio grande, profondo e cristallino come il nostro mare e il nostro
amore per la Marina
Ezio
Bruno V. Bardelli
Lo screzio con l’Ammiraglio del Ricco era legato alla Rivista Marinai d’Italia. Mi ero lamentato per iscritto sul fatto che avessero usato 2 pagine intere dedicate al cagnolino (mascotte) della Corazzata Roma e non le avessero dedicate al naviglio minore sempre ignorato dalla Rivista. Mi ha telefonato e mi ha fatto un “cazziatone” facendomi pesare il suo grado e gli ho risposto per le rime dicendo che il suo grado per me non contava assolutamente nulla eravamo tutti e due in congedo definitivo….. a questo punto urlando mi ha detto “Allora scrivi un articolo che te lo pubblico……” e ho risposto “E’ una minaccia o una promessa?” ” Una promessa” . Due giorni dopo gli ho inviato “Un punto nella notte……” e Lui ha mantenuto la parola data. Invece per “Come sarà” mi ha risposto che non era di interesse generale ………………………
Marino Miccoli
Ringrazio Bruno V. Bardelli per averci fatto partecipi di uno dei suoi ricordi di Marina; lo esorto a raccontarcene altri di questi aneddoti.
Da essi si comprende benissimo che Bruno era ed è rimasto un Marinaio.
Vitantonio Giuliani
Una volta marinai, marinai per sempre!, ed amici per tutta la vita
Giandomenico Mereu
Pochi, sono quelli che possono permettersi di dare “del tu” al mare. Quei pochi, non lo hanno mai fatto.
Bruno V. Bardelli
Ciao Ezio grazie di tutto.Un fraterno abbraccio
Toty Donno
A tutti quelli che sanno ridere del proprio modo di essere, che sanno accettare le proprie paure, le proprie insicurezze, le proprie incoerenze. Che sono sempre se stessi e ne accettano le conseguenze.
sgaramella oberdan
Buonasera Pancrazio, come stai?
Noto con piacere che sei molto attivo sui social media, specialmente su FB. Sempre sul pezzo. Per me rimani e rimarrai sempre Capo Vinciguerra, ma Ezio per gli amici.
Un abbraccio, Oberdan.