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L’inno dei sommergibilisti

di Marino Miccoli

Buongiorno caro e stimato maresciallo Ezio Vinciguerra, nel ricordare i Sommergibilisti, in modo particolare quelli della Regia Marina, dedico questo articolo a mio padre Antonio e al comune amico Roberto Cannia. L’immagine del sommergibile che naviga in emersione è tratta dall’album di mio padre. A presto. Marino.

Ogni reparto delle Forze Armate ha un suo inno che costituisce un simbolo sonoro dei propri valori, rappresenta un elemento di forte coesione che richiama la tradizione storica del reparto, rammenta tutti coloro che in passato ne hanno fatto parte e che per quei valori sono caduti. La maggior parte degli inni nacque nel periodo compreso tra la prima e la seconda guerra mondiale; molti non erano altro che versioni modificate di canti preesistenti, in particolare di quelli che caratterizzarono il primo conflitto mondiale. Tra i più conosciuti, numerosi sono quelli che erano cantati dagli Alpini.
I nuovi brani furono composti a seguito della creazione dei nuovi corpi e delle diverse specializzazioni delle Forze Armate: aeronautica, carristi, paracadutisti e sommergibilisti. Possiamo affermare che con il progredire dell’innovazione tecnologica la nascita di nuovi inni procedeva di pari passo.
I temi ricorrenti sono quelli caratteristici delle canzoni di guerra, come combattere in difesa e per l’onore della Patria, essere fiduciosi nella vittoria finale, esaltare il grande valore del reparto/specialità a cui si appartiene.
Questi inni, orecchiabili e facili da memorizzare, erano cantati durante la marcia, nelle sfilate o durante l’addestramento formale; essi contribuivano a compattare tutti i componenti del reparto, ne aumentavano lo spirito di corpo e rendevano orgogliosi tutti coloro che ne facevano parte.
Correva l’anno 1941 quando l’O.N.D. (OPERA NAZIONALE DOPOLAVORO) indisse un concorso per musica e canzoni patriottiche. “La canzone dei sommergibili” scritta da “Zorro” (pseudonimo del commediografo e giornalista Guglielmo Giannini) fu musicata dal maestro Mario Ruccione (un musicista palermitano fecondo e “vulcanico”) si classificò seconda. Il suo semplice ritmo e le sue parole facili da ricordare resero ben presto questa Canzone assai popolare fino ad assurgere a essere considerata un vero e proprio Inno dei Sommergibilisti.
A tal l proposito vi dico che non dimenticherò mai gli occhi bagnati dalle lacrime e la profonda commozione dei miei congiunti (mio padre, i miei zii) che hanno prestato il servizio militare nella Regia Marina quando riascoltavano questo Inno, del quale a distanza di decenni ne ricordavano tutti i bellissimi versi.
Questo mio modesto scritto vuole rappresentare anche un modesto omaggio a loro e a tutti i sommergibilisti d’Italia, Marinai dal coraggio smisurato che sacrificandosi hanno dimostrato quanto fosse grande il loro valore.
Viva i Sommergibilisti!

 

 

28 commenti

  • Pierino Di Nicola

    meravigliosa lettera d’amore per i sommergibilisti e grazie per la riflessione personale! ♥

  • Pasquale Biscotti

    ‎… i sentimenti sprigionano, come il mare in tempesta, sensazioni che intimano al cuore sussulti di rabbia, amore e gioia…
    sarà il tempo, poi, ad assopire ciò che resta delle intime emozioni…

    BUONA GIORNATA amici, fratelli…

  • Bruno V. Bardelli

    Bellissimo! così non si unisce non solo diverse generazioni di marinai ma anche di navi…

  • Antonio Corsi

    almeno questo era d’obbligo ma più passa il tempo più mi accorgo che la mia vecchia marina non esiste più e la cosa mi fa un gran male

  • ezio vinciguerra

    Ciao a tutti, nessuno escluso.
    Un grazie particolare a Marino Miccoli.
    Grazie…continuo ad affermare “marinai di una volta, marinai per sempre” e, se vi dico che vi voglio bene, mi credete?

  • Piero Giunchiglia

    ‎…le mie barriere mentali sono cadute da tempo quindi……vi considero pari…
    Comandante Piero Giunchiglia

  • Roberta - ammiraglia88

    Sempre belle parole ed interessanti notizie … complimenti Marino!
    Un altro interessante articolo e un pensiero anche ai sommergibilisti, gente speciale, gente che vive “immersa nel mare” e quindi lo può ammirare a 360 gradi.

    Buon fine settimana.
    Roberta

  • Marino Miccoli

    Ringrazio Ezio, Roberta, Fernando Antonio, Alessio e tutti gli altri lettori per la loro gradita attenzione ai miei modesti scritti.
    I Sommergibilisti per ciò che hanno fatto e quello che sono stati, nonchè per quello che ancora oggi sono meritano tutta la nostra considerazione. Essi, della Marina,ne rappresentano la preziosa quintessenza, soprattutto per quanto concerne le doti umane che da sempre li contraddistinguono.

  • Maria Teresa Petruzzi

    Grazie mille ! io sono figlia di un grande marinaio,e orgogliosa di esserlo!mi sarebbe piaciuto tanto fare lo stesso mestiere,per avere negli occhi la stessa passione e la soddisfazione di mio padre,ma per adesso devo accontentarmi dei sacrifici cke la mia vita mi porta a fare.ciao sei stato gentilissimo.

  • Maria Teresa Petruzzi

    Io sono figlia di un grande marinaio,e orgogliosa di esserlo!mi sarebbe piaciuto tanto fare lo stesso mestiere,per avere negli occhi la stessa passione e la soddisfazione di mio padre,ma per adesso devo accontentarmi dei sacrifici che la mia vita mi porta a fare.ciao sei stato gentilissimo.

  • Marino Miccoli

    Ringrazio Maria Teresa, Ciro e Paolo per i loro apprezzamenti.
    Al sommergibilista Paolo Laganaro in particolare voglio dire: sono onorato del suo apprezzamento, proprio come si sente onorato Lei che è imbarcato sullo SCIRE’, un sommergibile che porta il nome glorioso di quell’unità della Regia Marina che si è distinta per il suo valore nell’ultimo conflitto mondiale, concorrendo fattivamente all’impresa della violazione del porto di Alessandria D’Egitto da parte dei mitici Marinai a cavallo degli SLC.
    Grazie di cuore per la sua gradita presenza, Paolo.

  • SERGIO CAVACECE

    GRAZIE EZIO….BEH IL PASSATO DEVE SOLAMENTE SERVIRCI PER IL FUTURO E PRENDERE LE COSE MIGLIORI E STARE ATTENTI A NON RIPETERE GLI ERRORI!!!GRAZIE

  • Anna Massone

    Grazie.
    Amo le stesse cose che ami tu ma aggiungo amo la trasparenza e l’onestà o vorrei vedere un mondo più pulito. Spero di riuscire a fare un buon lavoro per i marittimi anche se sindacati ed altre associazioni stanno cercando di fermarmi, ma io non mollo.
    Un abbraccio.

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