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Liberi di sognare, liberi di volare

di Roberta Ammiraglia e Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Ciao Roberta,
è una giornata triste lo so. Ci ho pensato mille volte prima di pubblicarti.
Dal tuo scritto traspare non solo l’amore per il mare ma, soprattutto, quella voce dei naufraghi che
non sono più con noi, e che come te, come me, come tanti, aspettano una vita per imbarcarsi
per scaricare la tensione e lo stress della vita terrena, per quel desiderio di sentirsi liberi di sognare… liberi di volare.
Spero che comprenderai ma lo dovevo assolutamente fare per non colpevolizzare una categoria e per la memoria di chi  non c’è più.
Ezio

Grazie Ezio!
Oggi purtroppo circa 4.000 persone non potranno dire le stesse cose che ho scritto io, e mi dispiace.
Mi dispiace soprattutto per i tre morti.
Non voglio fare “chiacchiere” a vanvera, perché a questo ci pensano già i giornalisti, con la loro unica finalità: vendere copie del giornale per cui lavorano. Non voglio trovare un colpevole, a questo ci penserà una apposita commissione. Di certo non c’è stata la volontà di arrivare a questo e di distruggere una così bella nave.
Sono certa che l’equipaggio ha fatto tutto il meglio che poteva fare, conosco bene questa compagnia di crociera e vi assicuro che tutti lavorano seriamente e con la testa sul collo.
Proprio il fatto che i deceduti siano solo tre (per fortuna e mi dispiace comunque per loro) dimostra che c’è chi sa lavorare bene e soprattutto nelle situazioni di emergenza e di panico.
Non è facile in queste situazioni restare calmi e non farsi vincere dal panico. Non deve essere stato facile per il comandante e lo staff ufficiali prendere quella decisione. Modificare la rotta, avvicinandosi alla costa, per agevolare i soccorsi (di certo a bordo c’era un altro problema che ha portato a questa dolorosa scelta). Perdere una nave così, ma salvare più persone possibili … che dramma!
Come dicevo nel racconto non siamo sulla terraferma e qualsiasi problema non è risolvibile come se si fosse a terra. Ci sono a bordo più di 4.000 vite da salvare … sono certa che è stato fatto l’impossibile per limitare il danno.
Un pensiero alle tre persone che non ci sono più e un grande grazie a tutto l’equipaggio, e a chi si è prodigato, per aiutare i naufraghi.
Una cosa è certa: tornerò di certo ad imbarcarmi su una bella nave di Costa Crociere. Spero presto!

152 commenti

  • Marsilio Sciarpegna

    Certo prima che possono prendere delle decisioni devo fare delle perizie e cosi diventa fonte di spettacolo e di speculazione per l’isola, molti accorreranno per vederla da vicino , chi ha un gommone puo andare a vederlo il fine settimana. Comunque problemi di legge a parte l’unico sistema secondo me è quello , non puo rimanere li per sempre!

  • Graziano Favilli

    Per legge non ci si può avvicinare se è sotto sequestro, rimarrà li fino al termine delle indagini salvo diverse opzioni….

  • Anita Esposito

    Sei na mente grazia’ tra voi e sti qua’ ci passano anni luce x scolparsi il comandante dice che nn era segnalata sulla carta nautica ma secondo il mio modestissimo parere li avrebbe cozzato pure un gommone sto qua nn solo lo vedo incapace ma solo il fatto di aver lasciato la nave prima dei croceristi mi fa pensare che e’ un cagone! Bserata un abbraccio

  • Graziano Favilli

    Sulle carte nautiche sono riportati anche gli scogli più piccoli nonchè tutti i bassi fondalki, secche, eccc….Possibile che in quella dannata plancia non c’era nessuno che controllava quella benedetta carta nautica ? Inoltre possibile che non si sono accorti che erano in rotta di collisione con l’isola ? Accostare all’ultimo è pericoloso, una bestia di nave del genere non risponde velocemente perciò dovevano tenere conto di tanti fattori….possibile che hanno messo di guardia in plancia dei pivellini che non hanno mai navigato ? E che cazzo ma nemmeno uno che non ha mai navigato farebbe un errore tale…

  • ALESSANDRO PASSARELLI

    Questo è talmente rincoglionito che manca poino centra il tabaccaio dell’isola altro che carte nautiche. Probabilmente non mi sarei avvicinato cosi nemmeno io con un gommone e di mare non ci capisco una mazza, a lui ni ci voleva la carta igienica… cagone è anche scappato!

  • BRUNO CALEFFI

    MI RATTRISTA MOLTO. POVERE PERSONE CHE SI SONO REGALATI UNA CROCIERA. MI COMMUOVONO GLI ABITANTI DELL’ISOLA, ENCOMIABILI, HANNO DATO AI SUPERSTITI TUTTO QUELLO CHE AVEVANO, UN RAGAZZO E’ TORNATO A CASA HA PRESO I SUOI VESTITI, MAGLIE, MAGLIETTE E LI HA PORTATI. QUESTO MI FA … NON CI VEDO PIU’.

  • BRUNO CALEFFI

    QUELLO CHE MI FA RABBIA, sono le critiche che ho letto da giornali esteri, i piu’ ignobili sono francesi. Ha i comandanti Italiani, sole pizza e mandolino. Non sara’ un solo comandante a denigrare una gloriosa ed onorata Marineria. Vorrei solo ricordare che di casi di NOBILTA’ di comando ne abbiamo tanti. Uno per tutti. IL COMANDANTE CALAMAI, FU PORTATO VIA DI FORZA DAL DORIA CHE STAVA AFFONDANDO. e non aggiungo altro, sarei cattivo.

  • Francesco Montanariello

    Il Comandante, un vero Comandante, un vero Uomo di mare, dopo aver fatto tutto il suo dovere fino in fondo, come un Buon Comandante, rimase in plancia e affondò con la sua nave.-

  • Fabio Urbinati

    Le vicende della Concordia confermano l’utilità e la potenza dell’informazione on line! Tutto viaggia sulla rete e ogni cittadino può essere testimone di avvenimenti che poi restano nella storia.
    Proprio per questo motivo è tristissimo leggere quotidiani locali on line che già da tempo sembrano essere diventati veri e propi bollettini di informazione di una sola parte!

  • Fogli Gabry

    Piano piano escono testimonianze sulla tragedia della Concordia, ma una in particolare, come mamma, mi ha fatto accapponare la pelle…le animatrici dei mini-club sono fuggite abbandonando i bambini, i più piccini, da soli….d’accordo sul personale impreparato, ma come si fa ad abbandonare dei bambini piccoli da soli nel buio che era sceso sulla nave? Anche questo credo che sia un reato, ma non desidero osservare il fatto da quel lato. Mi domando solo come la tua coscienza possa continuare a vivere con il ricordo di ciò che è stato fatto. E’ proprio in queste situazioni che si nota la differenza tra l’uomo e l’animale.
    Qualcuno dà il meglio di sè e qualcuno, invece, il peggio..

  • Irma Pizzi

    gabry io credo che i giornalisti stiano “giocando” con queste notizie! se è successo davvero è una cosa terribile,ma……. un dubbio mi rimane per una notizia da prima pagina non si fermano davanti a nulla!!

  • Marco Alvise

    E’ giusto quello che dici Gabry e personalmente credo che queste animatrici avranno dei forti malesseri di coscienza per quello che hanno fatto (così come il comandante dell’equipaggio)….. tuttavia penso che se hanno agito così, lo hanno fatto sull’impeto del momento, senza pensare tanto, sopraffatte dalla paura e dal panico. E’ sbagliato, sia chiaro, ma purtroppo la paura, a volte, ti fa fare anche questo.

  • Rita Rabbione

    Comunque che un comandante di una nave oltre a non dare subito l’allarme quando si è accorto del pasticcio combinato da LUI sia IL PRIMO a darsi alla fuga su una scialuppa di salvataggio è GRAVISSIMO paura o no !!

  • Marco Alvise

    Sì è gravissimo, il primo e più rappresentante membro dell’equipaggio non avrebbe mai dovuto fare una cosa del genere. Facendolo sapeva anche a che cosa andava incontro, cioè alla galera, perchè questo è previsto dalla Legge… eppure lo ha fatto lo stesso. Perchè allora lo ha fatto? L’unica risposta che riesco a darmi è la solita: paura, nient’altro che paura.
    Ma una persona che si dimostra così paurosa, sarebbe mai dovuto diventare un comandante? No, non sarebbe dovuto esserlo!

  • Promarittimi Pozzallo

    A TUTTI I POLITICI DI TUTTA ITALIA… RIFLETTERE E PENSARE PER GOVERNARE

    Ancora una volta i marittimi vanno alla ribalta per episodi che fanno notizia… Ma non fa notizia che ci sono più di 50 mila persone che stanno perdendo il posto di lavoro? In provincia di ragusa più di 2 mila e non solo a pozzallo. Quindi credo che sia arrivato il momento di battersi per la nostra provincia e per la nostra regione (più di 15 mila marittimi). Quindi noi siamo a disposizione per dare consigli su come aiutare i marittimi. LA POLITICA LUNGIMIRANTE NON GUARDA ALLE PROSSIME ELEZIONI MA ALLE PROSSIME GENERAZIONi. CHI VUOL CAPIRE CAPISCA!!!

  • Renzo Sanguinetti

    La responsabilità del comandante del Costa Concordia è acclarata, la manovra di accosto è stata fatale.
    Provo una grande tristezza ed esprimo cordoglio ai familiari delle vittime e solidarietà a chi difficilmente dimenticherà.
    Detto questo, vorrei far giungere al comandante la mia umana vicinanza riconoscendogli che, con l’ultimo barlume di lucidità in suo possesso, ha portato la nave in secca favorendo lo sbarco di oltre quattromila persone e questa è stata la sua ultima e miglior manovra.
    Riguardo all’abbandono della nave, prima che tutti i passeggeri fossero sbarcati, credo che per trovare una spiegazione ci si debba addentrare nella psiche umana.
    Ho vissuto un fatto analogo e credetemi, per un comandante, perdere la propria nave è talmente scioccante che tutto diventa tenebre, ossessione.
    Nessun uomo può reggere queste prove, nessuno, e il comandante si è sottratto ai suoi doveri – se – perchè in quel momento incapace di intendere e di volere, sopraffatto da una angoscia devastante che non può, non deve e non darà mai più scampo!
    Ho compassione per questo marinaio.

  • Franco Mazzei

    … condividendo tutto” tranne che sia stata la sua lucida volontà a portare la nave in secca..per salvare la vita a quelle persone”..!!
    pero tutto quello che tu ai detto e saggio e comprensibile per la compassione di un uomo ormai distrutto”..!!

  • Macrì Massimiliano

    Operativi al massimo tutti gli uomini della marina nella tragedia dell’isola del giglio dove si è incagliata la costa crociere. Ma io mi chiedo come puó incagliarsi una nave in una secca con tutti gli strumenti tecnologici che ci sono a bordo mha.

  • Pietro Rossi

    Il mare VUOLE rispetto, non accetta la confidenza e la superficialità…….buon giorno

  • Raffaele Gennaccari

    Penso si siano fidati “ciecamente” della strumentazione, mentre “il marinaio” in molte situazioni è indispensabile!!!!!

  • Massimo Pastore

    Fidarsi troppo di tutto quel paccume di elettronica e tralasciare occhi, orecchie, naso, e pratica marinaresca. Chi era in plancia ha fatto una cazzata enorme .

  • Salvatore Cosentino

    chissà quante canne.. aveva all’attivo quella specie di comandante…., gli aprirei la strada del barbone a vita.. e niente carcere.. perchè lì starebbe meglio che non libero.., altro chè comandante…

  • Macrì Massimiliano

    Molto bravi e operativi in questa fase di salvataggio i vigili del fuoco che svolgono un mestiere duro faticoso sia sulle strade che sul resto delle emergenze

  • Giuseppe Pallini

    Giuseppe Pallini finito l’Onore della Gente di mare? E’ stato il primo a lasciare la nave!!! V E R G O G N A !!!!

  • Roberto Piatti

    ma siete sicuri di cio che dite? o solo ascoltat radio e televisione?? che si vergognino i giornalisti sciacalli e bugiardi! sono bugie quelle del comandante scappato e dell equipaggio incapace!!! informatevi bene, ho appena parlato con ex colleghi che erano a bordo…!

  • Tommaso Ortega

    beh. la guardia costiera ha detto che lui, il comandante si e’ rifiutato di risalire a bordo quando ancora la gente era quasi tutta li’. dove sta la verita’?

  • Tommaso Ortega

    poi ho anche letto di un membro dell’equipaggio che insisteva a dire che il comandante e’ rimasto fino all’ultimo, se cosi’ fosse, trovo strano che il procuratore ieri abbia dichiarato che il comandante su invito della gc non sia risalito. mah

  • Enrico Presenti

    Vorrei fare alcune considerazioni sull’incidente e cioè, oltre al Comandante della Nave Concordia che è il primo responsabile di quanto è accaduto vedo tante altre persone, che dovrebbero defilarsi, salire in cattedra e parlare in televisione del fatto accaduto. Mi riferisco al Sindaco dell’Isola che per 52 settimane all’anno vede passare la nave vicino alla costa e ringrazia , con una lettera, gli Amministratori della Società di navigazione; gli Amministratori della Società Costa Crociera che ricevono la lettera del Sindaco e non fanno niente, ed infine per una settimana un C.V. della Guardia Costiera fa il professore intervenendo sulla rotta sbagliata mentre in tutti gli anni che questo avveniva non ha mai elevato un verbale per navigazione non consentita.

  • ezio vinciguerra

    Bravo Enrico c’è stato, purtroppo, anche un mal costume …tipico di noi Italioti me compreso

  • Fogli Gabry

    Ciao Ezio e ciao a tutti. Mi sono ritrovata iscritta a un gruppo per la difesa del comandante della nave “Concordia”. In questo gruppo sostengono che il comandante è innocente nonchè capro espiatorio della Costa Crociere, infatti sostengono che ha fatto una manovra “miracolosa” per portare la nave il più vicino possibile alla terra ove i soccorsi sarebbero stati sicuramente facilitati. Ora domando a voi, gente di mare, che ne pensate del comportamento del comandante e se effettivamente è un “capro espiatorio” o un marinaio che ha fatto il possibile per salvare le persone affidate a lui. Grazie. Gabry

  • Raffaele Gennaccari

    Sicuramente ha fatto bene a portare la nave nei pressi dell’isola dove il fondale era basso, ma sicuramente ha sbagliato prima tenendo una rotta troppo sottocosta, ha risbagliato nel dare l’allarme con ritardo e in ultimo ma gravissimo (andrebbe fucilato alla schiena) ha abbandonato la nave molto prima della fine delle operazioni di soccorso anzi, una volta invitato, dal personale della Capitaneria di Porto, a tornare a bordo e coordinare i soccorsi, si è rifiutato dimostrando di essere anche CODARDO!!!!!!!

  • Pietro Rossi

    La mia domanda è una, come ha fatto a manovrare, se la nave era incagliata? se questa manovra l’ha fatta prima, vorrebbe dire che era successo qualcosa e sapeva del pericolo ed allora si è avvicinato……..ma lui continua a dire che lo scoglio dove ha urtato non figura nella carta nautica! poi il fatto che se la sia squagliata, lasciando tutti in balia degli eventi, non mi piace affatto. Lui e solo lui, con l’ausilio dell’equipaggio, doveva coordinare l’abbandono nave…….i passeggeri erano degli sprovveduti purtroppo…….

  • Mariella Ricci

    Penso, se possono esprimermi in un così tale e tragico evento , che quest’uomo (il capitano intendo ) abbia fatto il possibile in suo potere, molte volte si sbaglia anche cercando di fare del proprio meglio.Molte volte non si è all’altezza e non lo sappiamo!!!! Certo che in situazioni di grave panico come deve essere stata quella ,ci vuole, forza , coraggio; perchè li, non si tratta, solo della tua vita ma anche e sopratutto di quella degli altri ,e il comandante deve impartire ordini ,rimanere (Almeno in apparenza)tranquillo , freddo, risoluto, non può permettersi di trasmettere paura!! Il fatto che, invece di dare l’esempio lui abbia abbandonato il suo posto di comando (io non conosco le leggi della marina) è un fatto prettamente emotivo, gli è mancata la forza il coraggio ,pur sapendo a quali conseguenze andava incontro: In certi momenti la mente umana può avere mille reazioni,incontrollabili ,imprevedibili: E questo non si può certo sapere finchè non ti trovi invischiato in situazioni di grande emergenza e panico come quella di cui stiamo parlando deve essere stata: Buona serata a voi tutti!!! Mariella.

  • Pietro Rossi

    Mariella, oltre a sapere tecnicamente come “guidare” una nave, un comandante con tanta responsabilità per le persone a lui affidate….. dovrebbe essere un uomo di forte caratura…..ho navigato un bel pò di anni ed il comandante era il punto di riferimento di tutto l’equipaggio……..lascio a te un parere in merito……buona serata a te, Pietro

  • Mariella Ricci

    Mariella Ricci Infatti se leggi ho scritto proprio quello che tu affermi soltanto che lascio una chance, al comandante parlando del coraggio e della forza che ci vuole a occupare un posto di tal genere :L’emotività può giocare brutti scherzi!!! Ciao !!! Pietro.

  • Alessandro Biancalani

    …di errori ne ha fatti tanti sia personali che professionali ma uno su tutti che poi a portato a gli altri errori la distanza di 500mt che doveva tenere dalla costa

  • Pasquale Biscotti

    aggiungerei la NON preparazione professionale dell’Equipaggio… come si sa oggi i tempi sono cambiati e le Compagnie per risparmiare ingaggiano manovalanza a basso costo e impreparata, tutto a discapito dei veri professionisti che di questo mestiere hanno fatto una vocazione di vita…chi ne fa le spese, poi, in situazioni di emergenza è sempre (purtroppo) chi ha affidato la propria sicurezza nonchè la vita alla pseudo esperienza di questi mercanti…

  • Gianni Anelli

    Mi spiace contraddirla Sig.Pasquale, ma i fatti sembra dimostrino il contrario, non si fermi davanti al fatto che una scialuppa si stia staccata scendendo a mare, consideri tutte le altre che sono scese, consideri che 4000 persone sono scese a terra, con la’iuto del personale di bordo, anche se aiutati da guardia costiera e pompieri, ma se fossero non preparati professionalmente, il numero delle vittime sarebbe maggiore. Quanto al comandante, eviterei di tirare a conclusioni, anche se gli errori sembrano essere lampanti, eloquenti, soprattutto, da vecchio marinaio, e a scuola di grandi comandanti, so che un capitano lascia la sua nave per ultimo… una volta (forse era anche esagerato9 moriva con la sua nave, era un tutt’uno… Questo è un dramma, ma cerchiamo di vederlo nella sua realtà, e con giusto giudizio…

  • ezio vinciguerra

    Carissimi amici del marinaio, secondo la mia, nostra esperienza, penso che sia successo qualcosa prima del cosiddetto “incagliamento”. Nel concordare con Raffaele, Pietro e Pasquale mi preme sottolineare a Gabriella e Mariella che i marinai, specie quelli di una volta, sono stati educati al rispetto della vita (specie i marinai militari) e quindi, a maggior ragione, a considerare per esempio e di esempio il comportamento del Commissario di Bordo (che ha attribuzioni amministrative e non di comando) e “biasimare” il comportamento del Comandante peraltro sottolineato anche se non direttamente dal neo Ministro della Difesa nonché Ammiraglio (che significa Signore dei mari).
    C’é stata una leggerezza che costata vite umane.
    Mi sento di non giudicare fino in fondo almeno fino a quando non leggerò l’esito delle inchieste e della cosiddetta scatola nera.
    Mi sento invece di affermare che la Marina Mercantile da qualche anno ha istituito anche una sua “accademia”, ebbene: speriamo che abbiamo anche un seguito per “formare e riformare” non solo gli ufficiali ma anche tutti gli altri membri dell’equipaggio affinché tragedie come queste non accadano più. Per i più esperti ma anche per i meno esperti la prima cosa che si insegna a bordo di una nave militare è:
    – mettere un dito in c… se non sai dove e perché lo stai mettendo.
    – conosci meglio i difetti che i pregi delle apparecchiature in dotazione (che aiutano ma non potranno mai sostituire l’uomo leggasi sestante, navigazione con le stelle, eolica ecc. proprio come insegniamo ai nostri cadetti alla fine del 1° anno di accademia su nave Vespucci e poi a seguire con navi di maggiore stazza e dimensione)
    – studio, studio, studio anche del passato e continuo aggiornamento delle pubblicazioni e cartografie;
    – esercitazione prima, durante e dopo ogni navigazione (leggasi per i più esperti ruoli di bordo e grado di approntamento);
    – prendere esempio dal personale aereo che non appena si inizia a decollare danno le prime rudimentali informazioni (e non come acclarato il 2° giorno di navigazione peraltro la nave fa più soste quindi è consigliabile effettuare questa prassi dopo ogni partenza).
    Non appena si placa tutto ho intenzione di pubblicare un pdf inviatomi da un amico professore Nautico nonché istruttore dei neo comandanti, che farà meglio comprendere come la sicurezza, quella con la S maiuscola a bordo non è mai troppa e viene correttamente insegnata proprio come è stato insegnato a noi tutti marinai l’arte del navigare prendendo sempre come esempio i marinai, quelli migliori, che ci hanno preceduto in questa “vocazione”.

  • Pietro Rossi

    Ezio, nei miei anni d’imbarco ho avuto due collisioni……. una si sarebbe potuta evitare………in una simulazione notturna di scorta convoglio………quella unità che fungeva da convoglio non ha rispettato la rotta da seguire…….e ci ha speronato…….
    Una seconda volta, si rientrava ad Augusta, all’ingresso della diga foranea, era di sera quasi buio, si notava un mercantile che ci veniva contro in rotta di collisione, sirena tutte le luci accese…..non potevamo accostare, saremmo finiti sugli scogli…..all’ultimo ci hanno visto….hanno accostato…..ma tardi ci hanno raddrizzato la virola di una mitragliera…..il mercantile issava bandiera norvegese ed erano tutti ubriachi………quindi sempre errore umano……….buon pomeriggio gente di mare…

  • Giusy Crisafi

    Giusy Crisafi
    sto pensando a quanto sperficiali e senza sentimenti siano certi giornalisti d’assalto, sempre se così si può dire.Dopo quanto abbiamo visto tutti noi sul naufragio di una nave da crociera Costa,si è scatenata ancora una volta una gara tra iene,a chi insegue la notizia più Cretina io direi!Ma come si fa a non tener conto che oltre 4000 persone sono state portate in salvo,si è fatto il possibile, la solidarietà degli isolani (il solito grande cuore Italiano)i primi soccorsi……tutto si riduce ad una caccia al colpevole, il colmo arriva quando sento una giornalista chiedere a,non ricordo chi era,una persona in un letto di ospedale come erano andate le cose…..il massimo poi quando tranquilla afferma che la persona intervistata era affannata…………..ma veramente qualcuno è andato a scuola di giornalismo?Povero popolo Italiano…che fine!

  • Marcello Percossi

    non mi ricordo se fosse su you tube o un’altro sito…c’era un’intervista a una signora straniera praticamente in accappatoio e senza scarpe dove la giornalista continuava a fargli domande,la signora non capiva e lei continuava.alla fine la signora gli ha mostrato i lividi che aveva sulle braccia ma la giornalista così diceva di essere….è possibile che non conosceva una parola d’inglese?????

  • Letizia Scalvini

    Ma un calcio dove non batte il sole a certi giornalisti nessuno è in grado di darlo—– io non credo che il comandante sia sceso dalla nave prima di tutti i passeggeri.

  • Marcello Percossi

    i sempre su face c’e’ stata la testimonianza di una signora dell’equipaggio dove diceva che lei è stata la penultima scialuppa ad abbandonare la nave e diceva anche che, il capitano era lì sul ponte.ma non l’hanno considerata per niente.

  • Joseph Gorgone

    Carissimi questo succede perche il giornalismo modern o in maggior parte non si limita a riportare le notizie ma deve costruire..inventarsi fare le proprie notizie capisci???? Quindi questo ne e’ il risultato delle varie domande stupide ed inopportune che fanne=o a chi intervisotno; poi non ne parliamo dei procesi mediateci che si fanno in TV speculando su questo e su quello e si condannana o asolvono gente ancor prima di conoscere i fatti. Non ne parliamo cara Giusy io ne resto sempre sconcertato! Ciao

  • Cristina Antonelli

    Prima di emettere sentenze aspettiamo di sapere con certezza come siano andati i fatti.

  • Pietro Rossi

    Cristina, non voglio demonizzare nessuno, il rappresentante o addirittura uno dei soci della costa, ha esplicitamente detto che è stato errore umano.

  • Pasquale Biscotti

    .. consideriamo che più di una scialuppa è stata calata in mare con l’aiuto degli stessi passeggeri tra lo smarrimento e la incompetenza di chi era adetto a farlo… consideriamo che la stragrande maggioranza dell’equipaggio di base era composto da extracomunitari (strategia adottata dalla Compagnia per un evidente risparmio venale) non adeguatamente preparati professionalmente e per ragioni di lingue diverse c’è stata un’evidente incomprensione e confusione per quanto riguarda il coordinamento nella fase di salvataggio, sembra poco ma gli “ordini” impartiti in un momento così di importanza capitale devono, necessariamente, essere compresi per portarli a loro compimento… mentre in altri tempi, anche il semplice “mozzo” in una nave Italiana era di nazionalità Italiana ed in grado di capire ed intendere..

  • Cristina Antonelli

    Io caro Pietro stasera ho anche sentito dire anche che il comandante non centrerebbe. Se di errore umano si tratta dobbiamo vedere la causa che ha portato il capitano a compiere questo errore. Aspettiamo di capire bene quello che è successo per poi fare conclusioni che siano le più giuste possibili per il rispetto di tutti.

  • Alessandro Biancalani

    possiamo aspettere tutte le sentenze che volete ma e’ chiaro che anche un cadetto avrebbe capito di essere fuori rotta di almeno 20°

  • Gigi Fois

    Sono d’accordo con Alessandro, non si può passare a 150 metri dalla costa, con una nave di quella stazza…dopo l’impatto con lo scoglio, doveva per forza andare il più vicino possibile alla costa o le vittime sarebbero state molte di più

  • Luca Anconelli

    ho sentito l’audio della telefonata tra Schettino e la Capitaneria di Porto di Livorno….sono sconvolto…..il cervello (se c’è mai stato) di una persona che ha subito un grande trauma fà brutti scherzi….anche se comunque era già stato giustiziato da media e molte persone. Non sono addolorato come Marinaio ma come Uomo….il Comandante deve essere un esempio in ogni momento bello o brutto che sia….

  • Michele Cioffi

    E’ quello che si diceva nei giorni scorsi….la cosa più grave è stata proprio questa, l’aver abbandonato Equipaggio e Nave al proprio destino. Imperdonabile e inqualificabile soprattutto per chi crede nei valori del proprio mestiere e nelle qualità morali dell’Uomo.

  • Jacopo Marzani

    Concordo in pieno Comandante… ho sentito anche io la Telefonata… davvero impressionante… era veramente nel Panico il Comandante del Concordia…

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