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I Caimani del Piave

di Nello Gaudino

I Caimani del Piave furono un reparto di nuotatori addestrato per attraversare i fiumi a nuoto allo scopo di condurre ricognizioni, azioni di sabotaggio o portare ordini, reparto intensamente impiegato da parte italiana durante la prima guerra mondiale sul fronte terrestre.
Essi erano uno speciale reparto di Arditi volontari che, creati all’indomani della Battaglia di Caporetto, avevano messo a punto delle particolarissime tecniche offensive.
Inizialmente costituito per lo più da nativi delle zone del Piave, il loro primo teatro di impiego, perché ne conoscevano le insidie, in un secondo momento il reparto accolse anche volontari provenienti da altre regioni che si distinguevano per le capacità natatorie.
L’addestramento era molto duro e concentrato, oltre che sul nuoto, soprattutto sulle tecniche di combattimento a mani nude e lama corta.
In acqua avevano adottato una tecnica di nuoto ispirata agli alligatori: per minimizzare la superficie esposta e quindi la possibilità di essere individuati, esponevano dall’acqua solo la testa al di sopra delle narici. Da questo probabilmente deriva la denominazione di caimani.
L’armamento principale era costituito da un pugnale. Era anche previsto l’insegnamento di arti marziali orientali da parte di istruttori scelti tra i marinai che le avevano apprese quando, a cavallo tra il XIX ed il XX secolo, erano stati destinati in Cina e Giappone.
La divisa era costituita da semplici calzoncini da bagno. Conducendo azioni per lo più notturne, inoltre, erano soliti ricoprirsi con una mistura di grasso (per proteggersi dal freddo) e nerofumo (per mimetizzarsi nel buio).
A loro è dedicato un monumento a Sernaglia della Battaglia.

7 commenti

  • Marino Miccoli

    Congratulazioni al signor Nello Gaudino che mi ha incuriosito con questo suo interessante articolo, anche perchè non ero proprio a conoscenza di questa specialità dell’Esercito che mi ricorda tanto gli Incursori della Marina.
    E il pugnale stretto tra i denti in bocca ai “CAIMANI DEL PIAVE” fa proprio effetto!

  • Giovanni Colla

    Grazie Ezio, un grande abbraccio a un vero fratello, un uomo d’onore. Che Dio ci protegga e ci mantenga sani e generosi.
    una volta marinai, marinai per sempre!

  • Laura Vernotico

    Richiesta autorizzazione pubblicazione articolo

    Ciao Ezio, come stai? Ti faccio i miei migliori auguri per un 2012 sereno e pieno di soddisfazioni. Laura e Fabrizio

  • ezio vinciguerra

    Ciao Doc. che bel gradito e atteso messaggio di auguri. Grazie
    Laura tu puoi pubblicare tutto ciò che vuoi di me o di quello che è scritto sul blog, l’importante è che citi le fonti così nessuno si arrabbia.
    Colgo l’occasione per ricambiare gli auguri di buon anno a te e a Fabrizio e, soprattutto, per mandarvi un abbraccio grande e profondo come il nostro mare.

  • Vecchio Tevere Rossana Bufoli

    ciao petulante marinaio, come stai ma quando ti capita di venire a trovare i tuoi amici in questo posto nuovo?

  • ezio vinciguerra

    Ciao Rossana,

    spero prestissimo Rossana lascia passare queste feste perchè tutti ci siamo abbuffati e non appena si presenta l’occasione di una scappatina a Roma ti telefono. Un abbraccio

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