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Dimenticatevi di me

Gregorio De Falco
(18 gennaio 2012)

... gli eroi sono  Alessandro Tosi e Marco Savastano.

Smettete di parlare di me.
Io ora ho solo bisogno di silenzio.
L’eroe non sono io.
L’eroe è il mio sottocapo Alessandro Tosi, è lui che ha capito tutto quella notte. È lui che alle 22,07 guardando un puntino verde su un monitor senza sapere nulla che non fosse una telefonata dai carabinieri di Prato mi ha detto, ‘comandante’, quella nave da crociera va troppo piano, 6 nodi… che ci fa a 6 nodi e a rotta invertita la Concordia? Comandante, chiamiamoli. Lì c’è un guaio. Un altro eroe? Sapete chi ha salvato quasi tutte le persone quella notte dopo che il comandante aveva abbandonato la nave? Un ragazzo meraviglioso del nostro elisoccorso. Marco Savastano. È questo il nome che dovete scrivere. E dovreste fare una pagina di soli nomi di marinai della Guardia costiera, della Marina militare, della Finanza, dei carabinieri, dei vigili del fuoco, della Protezione civile, che quella notte hanno dimenticato se stessi per gli altri. Savastano, dicevo. Lo hanno calato su quella nave al buio, con una muta invernale e un palmare, non una radio, non un filo con noi. Si è buttato a capofitto lì dentro senza pensare alla sua vita ma a quella di chi cercava di salvare. Si muoveva in un ambiente che non conosceva, tra suppellettili sfasciate, acqua, passeggeri che gridavano al buio. Chi è l’eroe? Io che strillavo con Schettino o lui, che ascoltava le urla di supplica di quelli che volevano essere salvati e non capivano perché perdeva tempo ad imbracare alle barelle spinali i feriti più gravi da tirare su con l’elisoccorso?
Gregorio De Falco
(18 gennaio 2012)

58 commenti

  • Settimo Sanna

    Comandante De Falco ! ciò che lei ha messo in atto in questo triste momento ,operando con Saggezza , Umiltà , Intelligenza , Amore per il prossimo , Amor proprio e Perizia Marinara……fa Onore a Lei Comandante , alla Forza Armata e a tutta la Nazione !! Grazie comandante , sono Orgoglioso di indossare la stessa Uniforme… Comandi ! Comandante !!!

  • Antonio Mura

    Gli eroi sono altri, De Falco ha fatto il proprio dovere di Ufficiale della capitaneria di porto, la pendo così.

  • Settimo Sanna

    Antoni…..attenzione !! ne il Comandante De Falco , ne nessuno dei soccorritori , si sente eroe ! e lo ha detto il Comandante stesso in un suo discorso, che a mio modesto e umile parere di uomo di Montagna e di Mare, è stato un discorso incontrovertibile, in quanto colmo di saggezza , umiltà , professionalità , amor proprio e amore e rispetto per il prossimo !!!!! p.s. Ascurtamulasa bene, e lezzimulasa ancora pius bene sas notissiasa !! adiosu Antoni !!!

  • Fabrizio Scarpa

    “Un popolo che ha scelto per anni di farsi guidare da uno Schettino all’ennesima potenza, infinitamente più vanitoso, vigliacco, bugiardo e incompetente che, dopo aver condotto il Paese al naufragio, se ne è andato con tutti i suoi ufficiali lasciandoci nella mani dell’uomo forte, competente e autoritario.

  • Giuseppe Pantile

    ‎”Ti senti “toccato” sull’orgoglio, eh? Giuseppe”.
    Questo scriveva una mia Amica ieri, ed io le rispondo Sì,
    mi sento toccato, primo come italiano,secondo come marinaio, anche se sono ex marinaio, il nostro motto è Marinaio una volta marinaio x sempre.
    Mi sento indignato, per colpa di una persona che si è comportata da irresponsabile e da vigliacco, lasciando 4ooo persone in balia delle onde, e con questo suo comportamento ha sputtanato tutta la marineria italiana.
    Quest’uomo indipendentemente dalle cause che lo hanno spinto a comportarsi così ignobilmente non merita nessun perdono.

  • ORLANDO ABATERUSSO

    condivido Giuseppe in pieno e’ da non credere mi fa’ star male i crampi allo stomaco mi vengono…..buona giornata carissimo …ciao ezio

  • Giuseppe Chitti

    condivido, ma conoscendo gli italiani prevedo, ahimè, che presto sarà “ospite d’onore” nelle trasmissioni TV

  • Settimo Sanna

    Non Eroi ! semplicemente Uomini e Donne , Soccorritori a protezione e difesa della Vita….perchè la Vita , è bella !! e noi la difendiamo con :- prontezza operativa , professionalità , saggezza , amore per il Prossimo , amor proprio , disciplina , abnegazione , spirito altruistico , e amor di Patria !

  • Salvatore Spoto

    Rovistando in cantina, tra antichi ricordi, in cerca di spunti, ho ritrovato copie del “Corriere dei piccoli”, ricordi di scuola, e alcuni fogli delle riviste “Oggi” e “Visto”, con le cronache dell’affondamento del transatlantico “Andrea Doria” e la vicenda del suo comandante, si chiamava Calamai, che voleva affondare insieme alla sua nave con la bandiera sull’albero di maestra, dopo aver messo in salvo i passeggeri e l’equipaggi.

  • Guseppe Loteta

    E’ una tradizione marinara legata al senso dell’onore del comandante di una nave.Può sembrare un sacrificio inutile, ma durante l’ultima guerra parecchi comandanti si sono inabissati con le loro navi. Erano fatti di una stoffa ben diversa da quella di questo Schettino.

  • Maria Grazia Nicolini

    So di questa tradizione, ma non posso approvarla. Non si abbandona la nave fino all’ultimo uomo da mettere in salvo..poi, però, la vita è qualcosa di più prezioso di una nave!

  • Salvatore Spoto

    Nella mia vita c’è una parentesi di ufficiale di Marina formato all’Accademia navale. Il principio dell’onore e dell’attaccamento alla nave ed al “corpo” (io appartenevo a quello di Commissario, ero un ufficiale “penna e calamaio”, scrivevo, insomma ma la formazione era la stessa degli altri. Il comandante resta a bordo per due motivi: uno giuridico, la nave abbandonata diventa preda del nemico, l’altro affettivo legata all’onore. Basta vivere su una nave, con i riti dell’alza bandiera al mattino e dell’ammaina al tramonto con le recita di una suggestiva preghiera, i fischi “alla banda”, etc. per entrare in un’atmosfera mistica che porta a pensare ed agire in un certo modo. Infine nel cortile dell’Accademia navale trionfa una grande scritta: “Patria e onore”.

  • Maria Grazia Nicolini

    Ci sono Marinai anche nella mia famiglia e “Patria e Onore” erano parole frequenti in casa quando ero piccola. Resto dell’opinione, con tutto il rispetto per chi la pensa diversamente, che la vita sia comunque il bene più prezioso. Sempre dopo aver compiuto fino in fondo il dovere di mettere in salvo TUTTI.

  • Salvatore Spoto

    ‎@Maria Grazia – non amo raccontare vicende private, ma ti assicuro che, in mare, quando scatta il pericolo, il Marinaio non pensa solo a se stesso ma anche agli altri. Personalmente mi sono gettato in mare (forza 8) per salvare uno caduto in acqua. A causa della rottura della coma alla quale ero legato, sono rimasto in mare per molte ore, riportando un grave danno fisico che mi impediva di restare in Marina. Mi sono comportato da Marinaio, in nome di una delle regole principali; salvare le vite in mare. Ti assicuro che è stato il risultato di spontaneità.

  • Veronica Veri

    Questo è davvero molto bello, più che una regola e un dovere (anche) dovrebbe essere sempre un gesto di spontaneità quello di aiutare le persone in difficoltà, questo è il vero onore’

  • Maria Grazia Nicolini

    L’aiuto agli altri era fuori discussione. Anche di mio zio conosco episodi di grande valore..Non ripeto quanto ho già scritto. Con simpatia, un abbraccio, Salvatore.

  • Pietro Rossi

    Ezio l’avevo commentato in qualche altro link……ma l’ho fatto “a Cesare quel che è di cesare” ma lo stesso comandante DeFalco l’ha fatto notare……..buona serata

  • Giandomenico Mereu

    Ancora una volta, posso vantare l’operato della Guardia Costiera. Il naufragio della Costa Concordia a testimoniato che l’efficienza di questo corpo, nel coordinamento della situazione di emergenza e nella gestione dei soccorsi, è stata ottima. Un plauso particolare, lo rivolgo al comandante di fregata Lo Falco, per il suo operato. Grazie al Corpo delle Capitanerie di Porto e a tutti gli altri corpi e forze armate che hanno operato e continuano ad operare per le ricerche e i soccorsi.

  • Francesco Imperato

    Un saluto a mio cugino Raffaele che si e’ sparato 20 ore di fila sulla motovedetta e sta continuando a fare turni. In c.lo alla balena!

  • Alessandro Mallozzi

    Piú leggo gli articoli su internet e piú sono contento di far parte di questa grande famiglia che aiuta il prossimo nel momento del bisogno senza scappare dal pericolo che é sempre in agguato!!!

  • Giorgio Andreino Mancini

    Hanno dimostrato grande senso di responsabilità,anche se la capitaneria di competenza era quella di Grosseto!!!!!

  • Giorgio Andreino Mancini

    Ricordiamoci anche un detto dei Marinai del Sud: Chi và per mare…naviga. Chi stà a terra…giudica!!!!!!

  • Salvatore Cassoni

    Il C.te Di Falco ha messo in evidenza la professionalita’ dei suoi collaboratori e per fortuna alcuni organi di stampa hanno riportato la notizia elogiando il lavoro dei questi marinai.

  • Riccaro Lazzeri

    Per esprimere il mio parere, ma ancora di piu’ come mi sento, dovrei scrivere per un paio di ore…… cerchero’ di essere sintetico: il cosiddetto comandante ha ignorato tutti i suoi doveri dettati dal Codice della Navigazione, da secoli di pratica marinara, ma soprattutto dalla coscienza delle proprie responsabilita’ che sono, prima di tutto, verso i passeggeri che a lui si sono affidati. Il fatto che neppure un minimo di questo sentimento di responsabilita’ affiori nel comportamento del tipo (mi fa schifo chiamarlo comandante) e’ fin troppo illuminante su come si scelgono oggi le persone che comandano le navi. Un buon comandante e’ una persona che sa anche dire di no all’armatore, oggi, in tutte le attivita’, vanno avanti solo gli yesmen. Ma uno yesman e’, prima di tutto, un coglione: al momento di fare qualcosa di piu’ o di diverso da leccare il culo di turno e far fare agli altri anche il proprio lavoro, fallira miseramente. Quindi incominciamo a chiederci quale filosofia sti dietro a certe scelte ed iniziamo a contrastarla. Nessuna legge al mondo impedira’ ad un coglione di comportarsi da tale. L’inchino, il saluto ecc. ecc. sono idiozie che comunque si possono fare quando i limiti di sicurezza vengono ampiamente rispettati e solo con la presenza del Comandante (questa volta con la maiuscola) in plancia. Per quanto riguarda la Capitaneria di Porto di Livorno, dove lavora anche un mio compagnoi di corso (adesso penso sia CF) un grazie, perche’ mi hanno fatto sentire orgoglioso di essere stato uno di loro. Per chi continua a dire che non era possibile tornare a bordo, faccio presente che il vice sindaco del Giglio lo ha fatto, lo schettino no. lo schettino e’ stato capace di ignorare colpevolmente la situazione della nave per ricevere improbabili consigli della compagnia, ha mentito alle autorita’, ha colpevolmente ritardato le operazioni di abbandono nave, e’ scappato lasciando i passeggeri in balia del mare ed i un equipaggio di cuochi e camerieri asiatici, che ha svolto comunque un lavoro commendevole, ed alla fine ha anche spudoratamente mentito, indossando i panni del martire………. dovrebbe morire tante morti quanto quelle che ha causato

  • Corrado Pomato

    ascolto ancora adesso su canale 5 la saccenza del cc de falco che minaccia, ordina con una presunzione indescrivibile, facile dietro una scrivania ordinare, imporre ad una persona che colpevole che possa essere sta vivendo in prima persona e sulla propria pelle un dramma umano!!!!!!!!!!!!! si vergogni costui altro che eroe e non fatelo passare per quello che non è, xchè non ha usato la stessa saccenza in precedenza per i passaggi che usualmente si facevano, si potevano salvare molte vite, lo reputo e li reputo i cp colpevoli allo stesso modo del comandante!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • Mimma De Nigris

    ‎…..ma vogliamo scherzare…….!…..@Corrado Pomato
    Vorrei che si sapesse in giro che in Italia, terra di naviganti da sempre, noi ci facciamo un vanto del senso di responsabilità nei confronti delle persone e della barca di quelli di noi che stanno al timone, in pace come in guerra.

  • Riccaro Lazzeri

    Caro Corrado, nessuna saccenza e’ l’incazzatura di uno che segue delle cose a distanza senza poter intervenire, e’ anche la vergogna di pensare che qualcuno che fa il tuo stesso mestiere ed ha un background almeno simile possa comportarsi in un modo cosi’ indegno, quel cazzo di schettino doveva e poteva, senza neppure peraltro rischiare la vita, restare a bordo, questo non l’avrebbe salvato dalle responsabilita’ di aver fatto affondare o lasciato che qualcuno sotto il proprio comando affondasse la nave, ma almeno avrebbe salvato il suo onore, ed insieme al suo, in qualche modo anche il nostro….. questa e’ un’onta che comunque ci coinvolge, almeno noi che veniamo da unq carriera simile…

  • Corrado Pomato

    Carissimo Chen, io non discuto le responsabilità di schettino ma che sia l’unico responsabile è tutto da provare!!!!!!!!!!!!! io vorrei ascoltare le telefonate con costa….. mi sa che non gli hanno neppure autorizzato a chiamare qualche rimorchiatore……!!!!!!!!!!! hanno pensato solo ai problemi assicurativi e minimizzare la cosa quanto più era possibile…!!!!!!!!!!!!!!! che poi vogliamo far passare schettino per un delinquente e un incapace a questo non ci stò non credo che si possa affidare una nave di quelle dimensioni ad un raccomandato dai ammettiamolo gli è andata male una manovra che abitualmente veniva fatta e lo si può notare anche dalla parte colpita della nave, ultima parte della poppa!!!!!!!!!!

  • Luciano Lullia

    Signori, gli eroi son ben altri e ben altre gesta fanno di un uomo un eroe, non basta alzare la voce da dietro una scrivania, pur dicendo cose sacrosante per carita, per farne un eroe.
    Pur con grande rispetto per il Com.te De Falco avrei speso molte piu’ parole per il Commissario di Bordo che e’ andato ben oltre i propri doveri e non da dietro una scrivania.
    E adesso non entrero piu’ nell’argomento quello che pensavo l’ho scritto nei giorni scorsi…tanto, come dicono a Pisa, i discorsi se li porta via il vento e le biciclette i Livornesi…poi tra poco c’e’ il festival di sanremo e tutto sara dimenticato tranne per chi avra vissuto questa tragica esperienza..
    non fraintendetemi, non difendo l’indifendibile…solo chiarire un po’..un Comandante proprio in virtu’ dell’articolo 303 del Codice della navigazione non puo dichiarare l’abbandono nave solo perche ha urtato lo scoglio e senza provare a salvarla….ma deve abbandonarla per ultimo ma questo non per eroismo o romantiche reminescenze del passato ma solo perche al momento in cui egli abbandona la nave essa diventa un relitto ed entra sotto le norme del art 501 e articoli vari sul salvataggio in poche parole la presenza del com.te a bordo garantisce la proprieta’ del mezzo navale
    Art. 303 – Abbandono della nave in pericolo

    Il comandante non può ordinare l’abbandono della nave in pericolo se non dopo esperimento senza risultato dei mezzi suggeriti dall’arte nautica per salvarla, sentito il parere degli uFficiali di coperta o, in mancanza, di due almenO fra i più provetti componenti dell’equipaGgio.

    IL comandante deve abbandonare la nave per ultimo, provvedendo in quanto possibile a salvare le carte e i libri di bordo, e gli oggetti di valore affidati alla sua custodia.

  • Corrado Pomato

    Complimenti Luciano, finalmente qualche persona ragionevole e non umorale come tutti in questo drammatico momento.

  • Riccaro Lazzeri

    Luciano potra’ anche non essere umorale, ma dice esattamente quello che, con molta piu’ veemenza, ho detto io: la responsabilita’ e’ e resta assolutamente e solo del Comandante di una nave. Su come poi sia diventato Comandante (a 37 anni) una persona chiaramente incapace di decidere per se stessa, figuriamoci per altre 4000 persone, e’ ancora tutto da chiarire. Dal momento che la Costa e’ adesso di proprieta’ di una multinazionale americana, penso che siano stati adottati i famosi criteri gia visti e sofferti sulla mia pelle in Fiat. Il famigerato reparto delle Risorse (dis)Umane, dove gente che non sa e che non lavora decide per chi sa e chi lavora. Questi vampiri d’impresa vogliono gente manipolabile e lekkakulo, quelli ed i figli figliastri, nipoti e amanti fanno carriera, gli altri devono solo lavorare. Io mi ricordo di costa 40 anni fa e, credimi, se non avevi 16 palle, il Comandante non te lo avrebbero fatto fare…..

  • Antonio Salvatore Piras

    BUON GIORNO APPELLO RIVOLTO A QUANTI COME ME LAVORANO IN MARE METTIAMO A TACERE LE ILLAZIONI SULLA MARINERIA ITALIANA DIMOSTRIAMO COME SAPPIAMO LA NOSTRA PREPARAZIONE ANCORA UNA VOLTA SIAMO IN PASTO ALL’INCOMPETENZA DELL’OPINIONE PUBBLICA TERRESTRE!GRAZIE

  • ezio vinciguerra

    a Amici del marinaio si parla poco dei “ragazzi in turno di guardia alla Capitaneria di Porto di Livorno” che hanno allertato prontamente il Comandante De Falco e quindi della loro professionalità. Sarebbe opportuno il vostro parere…e il vostro sostegno per questi bravi ragazzi che non hanno nemmeno un circolo per riunirsi.

  • cesare

    Qui si parla troppo facilmente di eroi!Tutti dal primo all’ultimo che è intervenuto dopo il disastro,non hanno fatto altro che il proprio dovere.Le autorità marittime sono responsabili in primis,permettendo manovre del genere e poi alzando la voce contro un presunto comandante incapace,che eroe è uno che urla sapendo di aver la coscenza poco pulita verso un vigliacco.Questa è l’Italia che ci siamo costruiti,dove chi parla solo diventa eroe e centinaia di persone, morte per questa nostra terra,non valgono più un cazzo!Che vergogna!!!!

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