La fine di un’imbarcazione – La voce del marinaio

di Margherita Repetto

La fine di una nave è una poesia triste, una preghiera onorevole perché se ci pensi la conquista del mare è stata una storia faticosa e piena di catastrofiche, rovinose perdite: navi, merci e uomini in fondo al mare… Assistere al disarmo di un’imbarcazione vuol dire spogliare della vita una conquista umana, una sopravvivenza agli elementi ora cheti ed ora funesti che si consegna al nudo fluire della storia … triste.
La gloria di un popolo di mare muore un pochino nel disarmo e un pochino si risveglia al prossimo varo
… se i cantieri navali muoiono si spegne una parte d’ indole che ci fa grandi navigatori…

10 commenti

Margherita Repetto

18 Novembre 2011 at 09:21

si amo il mare, si evince da tutto ciò che parla di me. Condivido i tuoi stessi hobby: il mare , scrivere.. tutta la vita nel tondo della biosfera e forse oltre…se ce n’è.. Ciao! piacere mio

Margherita Repetto

18 Novembre 2011 at 09:22

Carissima Roberta, innanzitutto penso che dovresti pubblicare in maniera cartacea i tuoi racconti, insomma un bel libro a tua firma.
A me fa piacere pubblicare tutto ciò che desideri …se lo faccio io leggendo tra le tue note e le tue poesie farei una cosa che piace solo a me ed invece desidero, sempre col tuo permesso, che i miei amici gradiscano il tuo pensiero e la tua lirica a 360 gradi.
Nell’attesa di ricevere i tuoi scritti ti tengo informato tramite mail personale di tutto ciò che di tuo pubblico.
Un abbraccio Ezio.
P.s. non so come ringraziarti per questa tua incondizionata fiducia nei miei confronti.