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Folgorati per la via di Damasco

di Marcello Finocchiaro

…ovvero è possibile un nuovo rinascimento catanese?


Per la conversione di San Paolo, un episodio della storia della religione cattolica, tanto famoso da essere divenuto proverbiale, è rimasta in uso l’espressione “folgorato sulla via di Damasco” senza una chiara idea di ciò che significhi veramente. E’ giusto quindi ricordare questo episodio in modo che non resti un misero modo di dire e che io ho voluto assumere come emblema per l’iniziativa che mi accingo ad intraprendere.
Saulo era uno dei più agguerriti avversari della religione cristiana appena sorta. Perseguitava i seguaci di Cristo in modo assiduo ed il viaggio che aveva intrapreso per Damasco aveva appunto lo scopo di smascherare e imprigionare gli adepti della nuova fede.
Proprio mentre si stava recando in quella città, fu avvolto da una luce ed udì una voce che gli disse: – “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”.
La voce era quella di Cristo Gesù che gli chiedeva il perché di tanto accanimento.
Saulo si accasciò a terra quando si rialzò ed aprì gli occhi si rese conto di essere diventato cieco.
La voce gli aveva anche intimato di proseguire verso la città. Così Saulo fece e si recò a Damasco dove rimase per tre giorni. Allora il Signore andò in sogno ad Anania, un cristiano che viveva in città, e gli disse di andare da Saulo e di guarirlo dalla sua cecità. Anania, conoscendo l’ostilità di quell’uomo verso i cristiani, chiese a Gesù perché avrebbe dovuto salvarlo ed Egli gli rispose:
– “Vai, perché io ho scelto quest’uomo. Egli sarà utile per farmi conoscere agli stranieri, ai re e ai figli di Israele. Io stesso gli mostrerò quanto dovrà soffrire per me.”
Anania obbedì al suo Dio e si recò da Saulo, impose le mani sui suoi occhi ed Saulo recuperò la vista, riprese le forze e fu battezzato alla religione di Cristo con il nome di Paolo.

Io insieme con altri amici, voglio impegnarmi perché un cambiamento analogo possa avvenire nella sensibilità e nelle coscienze di quanti hanno il desiderio di rinnovare e migliorare il livello culturale catanese e, perché no, dell’intera Sicilia: un nuovo Rinascimento. Il contributo e l’impegno di quanti vorranno partecipare all’iniziativa sarà indispensabile per portare avanti il progetto, ambizioso, sì, ma necessario ed indispensabile. Il mio desiderio, spero condiviso, è quello di riunire, in questo gruppo, musicisti e persone che abbiano davvero voglia di impegnarsi con coscienza e responsabilità nel portare avanti un progetto di rinnovamento teso a garantire il rispetto e la tutela degli interessi di chi si occupa di musica e di arte in genere. Pertanto si potrà accedere al gruppo solo dietro presentazione da parte di uno dei soci che garantisca le qualità personali ed artistiche del candidato che sta invitando. Non è una discriminazione, ma è necessario formare un nucleo compatto, una squadra che non abbia elementi di disturbo al suo interno. Niente disfattisti, nè criticoni a sproposito. Sono certo che vorremo tener conto di questa esigenza.

3 commenti

  • Giusi Contrafatto

    Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente.
    La calma è una vigliaccheria dell’anima.
    (L. N. Tolstoj)

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