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Come sarà?

di Bruno V. Bardelli (1)

“Come sarà?”…
continuavo a domandarmi da quando  avevo ricevuto la notifica del nuovo imbarco “destinazione Messina – NAVE PO” in sostituzione del precedente  ordine annullato “destinazione La Spezia – Nave Intrepido”.
Il tutto era scaturito da una domanda  di imbarco che avevo inoltrato dopo sette mesi trascorsi presso la stazione radio di Cagliari, alternando settimane tra Monte S. Michele e Monte S. Ignazio.
Ero marinaio e volevo fare il marinaio e non il marinaio – alpino.
Due mesi di Centro Addestramento Reclute, cinque di corso a Stelmilit Chiavari, sette a Cagliari, qualsiasi destinazione mi andava bene.
I miei vent’anni e il mio spirito di  avventura mi aveva spinto a firmare la domanda.
“Come sarà?”. La domanda era sempre più pressante.
Sul treno che percorreva tutta l’Italia verso la Sicilia poco mi importava se mi allontanava sempre più da Milano. La curiosità era  la stessa che provavo da bambino, aspettando la Notte di Natale …ma ormai ero arrivato.
La poca strada, che ancora mi separava dalla stazione ferroviaria di Messina al Comando Marina, era interminabile e il peso dei due zaini “neri” stava diventando insopportabile. Ero quasi arrivato e la mia pressante domanda avrebbe avuto presto una risposta. Al posto di guardia mi hanno indicato  che avrei trovato la nave ormeggiata lungo la banchina. Erano circa le ore ventitré  e tentavo di leggere nel buio il nome di ogni nave.  Ho superato bettoline, rimorchiatori, dragamine e proprio dopo Nave Adige  ho visto Nave PO.
Mi ha colpito l’enorme poppa e l’altezza che  si innalzava  ben al  di sopra di ogni altra nave. Le cisterne erano vuote e la nave era senza munizioni  in quanto era appena uscita dal bacino di carenaggio  e di conseguenza la linea di galleggiamento era al di fuori dell’acqua di almeno  tre metri. Ho tentato di salire in una sola volta la ripida scala di poppa ma il carico che avevo sulle spalle non me lo ha consentito, ho dovuto così  effettuare due viaggi. Mi è venuto incontro  un simpaticissimo ragazzone  veneto (2)  che mi ha aiutato a portare il bagaglio sotto coperta. Mi sono presentato al Capo Cannone  che mi ha assegnato una branda “volante” in un posto libero. Finalmente la mia curiosità era  appagata: avevo visto ed ero già a bordo della “mia Nave” e questo, benché stanco sfinito dal lungo viaggio, mi riempiva il cuore di felicità…

(1) dello stesso autore sul sito:
https://www.lavocedelmarinaio.com/2011/08/un-punto-nella-notte/

(2) Il ragazzo veneto era Flavio Gardin mio  fratello di leva (6/44) e mio grande amico.
Dedico alla Sua memoria questo mio  semplice ricordo
.

Nota dell’autore
Il racconto inedito, inoltrato alla Rivista Marinai d’Italia e Notiziario della Marina, non fu mai pubblicato forse perché ritenuto inappropriato per il periodo. Lo consegno a futura memoria al Sig. Pancrazio “Ezio” Vinciguerra e al suo sito www.lavocedelmarinaio.com

21 commenti

  • CARMELO SPITALERI

    AL MONDO CI SONO PERSONE CHE CON LE PROPRIE CAPACITA’ NON RIESCONO AD OTTENERE QUELLO CHE VORREBBERO…. E ALLORA COSA FANNO? APPENA VEDONO QUALCUNO CHE POSSIEDE QUALCOSA IN PIU’ DI LORO, NE HANNO INVIDIA E TENTANO CON OGNI MEZZO DI “RUBARGLIELO”

  • Salvatore Micari

    Mi avete toccato il cuore.
    Vi auguro ogni bene e felicità
    …. Marinai nel cuore, marinai per sempre.
    Un abbraccio… Salvo

  • Toty Donno

    Chi ha un migliaio di amici non ha un amico da tenere in serbo…….. e chi ha un nemico lo incontrerà dappertutto.

  • Marinaio Di Vita

    “Ci sono persone nate per sgobbare
    ed altre nate per stare a guardare.
    Non è questione di salute, nè di intelligenza, nè di bisogno.
    … E’ così e basta!
    Dalle prime tutti si aspettano di più,
    dalle seconde nessuno si aspetta niente.
    Per le prime non ci sono mai elogi,
    qualunque cosa facciano è dovere.
    Per le seconde è il contrario,
    poichè non ci si aspetta niente da loro.
    basta che muovano un dito e tutti si affrettano a coprirle di complimenti

  • ezio vinciguerra

    Carissimo Bruno io non ho fatto niente. Solo copia e incolla. Ma credimi la colla era di un mastice speciale e non si è staccata la copia dal mio cuore

  • Giusi Contrafatto

    Bruno carissimo, l’amore non muore mai per morte naturale, muore per abbandono e negligenza.
    Muore… per cecità e indifferenza.
    Avendolo dato per scontato,spesso le omissioni sono più letali degli errori

  • ezio vinciguerra

    Come sarà? Io mi sono commosso nel leggerlo.
    Bravo Bruno V. Bardelli
    …Marinai di una volta, marinai per sempre.

  • Pietro Rossi

    Ezio….dobbiamo cambiare il motto e scrivere quello tuo “marinai di UNA VOLTA, marinai per sempre…

  • Renzo Ferrari

    in ognuno di noi è rimasto indelebile nella propria memoria il ricordo del momento del primo imbarco

  • Raimondo Barrera

    L’amicizia è l’unico cemento che terrà sempre insieme il mondo. (W. Wilson)
    Grazie di cuore …Ray

  • Bruno V. Bardelli

    Questo è stato il primo impatto con Nave PO. Non è stato pubblicato dalla Rivista Marinai d’Italia. Dedico queste due righe all’amico Flavio Gardin.

  • Piero Ferraro

    Molto bello Bravo. La mia prima esclamazione vedendo Nave Po è stata: ma io devo imbarcare lì sopra?? Però poi mi ci sono affezionato.

  • Bruno V. Bardelli

    Vi ringrazio tutti !! Tramite l’amico Gino Trombetta spero che questi messaggi giungano alla famiglia di Flavio. Grazie di nuovo Bruno

  • Joseph Gorgone

    Mare perche’ questa notte m’inviti a sognar, mentre sogno non so piu’ scordar il mio perduto amor..

  • ezio vinciguerra

    E’ un pensiero molto bello e profondo. 🙂 un abbraccio al nonno più solidale del mondo.

  • giorgio ciatti

    Il tuo racconto è bellissimo, leggendo tra le righe si nota quanto entusiasmo avevi e hai ancora per la marina, mi fai rimpiangere di non esserci rimasto, mi ha fregato la nostalgia di casa.

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