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12 novembre “Sta come torre”

di Marino Miccoli

Oggi 12 novembre si celebra la giornata dei marinai scomparsi in mare. Nella città di Brindisi è stato eretto una monumentale torre che vuole rendere onore a questi nostri fratelli che si sono sacrificati per un Paese migliore.

“STA COME TORRE” questo era il nome del progetto con cui l’architetto Luigi Brunati e lo scultore Amerigo Bartoli vinsero, nel 1932, il concorso nazionale indetto dalla Lega Navale per la realizzazione di un monumento al Marinaio d’Italia. Al concorso furono presentati ben 92 progetti, che furono esposti a Roma nel Luglio del 1932. Ma bisogna fare qualche passo indietro nel tempo, esattamente nell’anno 1924, quando una delibera del comune di Brindisi stanziò “50 mila lire” per la costruzione del suddetto monumento.
Nel 1925 il duce accettava la proposta brindisina di divenire Presidente onorario del comitato d’onore per la costruzione del monumento.
A capo del comitato cittadino vi erano due personalità: il grande ammiraglio Thaon de Revel e il podestà Serafino Giannelli. Tutti i componenti del comitato si diedero da fare per raccogliere i fondi necessari alla costruzione, organizzando feste, lotterie e sottoscrizioni. Anche il celebre tenore Tito Schipa diede il suo contributo tenendo concerti in diverse città italiane.
Giunse il 28 ottobre 1932 (anniversario della marcia su Roma) e si diede inizio ai lavori di edificazione, eseguiti dall’impresa Simoncini di Roma e diretti dall’architetto progettista, Luigi Brunati. Il materiale usato è quanto di meglio poteva offrire il Salento: la pietra di carparo. Questa magnifica quanto versatile materia assume una stupenda colorazione dorata sotto i raggi del sole. Per impreziosire il monumento fu usata anche la rinomata pietra di Trani. Ai lati della base furono collocate le grandi ancore appartenute alle corazzate della flotta sconfitta, le navi austriache “Viribus unitis” e “Teghetoff”. Due cannoni, appartenuti a sommergibili austriaci, furono collocati ai piedi del monumento che ha la forma di un gigantesco timone. Ai due lati di questo due fasci littori.
I lavori terminarono l’anno seguente e il 4 novembre 1933 (anniversario della Vittoria) il maestoso monumento, alto ben 54 metri, fu inaugurato con una grande manifestazione a cui presenziò il re Vittorio Emanuele III.
Nel 1955, all’interno della nicchia situata quasi in cima al monumento, fu collocata la statua della Madonna Stella Maris, donata dall’Arcidiocesi al termine dell’Anno Santo.
Nel 1968, a seguito del dragaggio dell’avanporto di Brindisi, fu recuperata la campana della Regia Corazzata Benedetto Brin (affondata ivi nel 1915) e per decisione del Comando Marina, questa fu collocata all’interno del Sacrario del Monumento, laddove vi è anche conservata un’urna contenete la “Sabbia di El Alamein”.
La prima domenica di ogni mese, alle ore 11:00, viene celebrata una santa Messa presso la cripta sottostante.

17 commenti

  • Gennaro Panariello

    non bisogna mai dimenticarli tutti quei ragazzi che hanno dato la loro vita per la patria dobbiamo tenerli sempre nei nostri pensieri ciao ragazzi….

  • Santino Correnti

    e come diceva sempre mio padre,”marinaio” vero!! e , non marinaio “d acqua dolce” siamo a mare!!! in balia delle onde!! comunque sia! riusciremo a stare a “galla”!!!come abbiamo sempre saputo fare nei momenti più bui e difficili della nostra storia!!

  • Fernando Antonio Toma

    Grazie Ezio
    oggi brindo alla tua salute e alla fortuna ad avere tanti e preziosi amici come te e Marino
    Grazie dal profondo del cuore Ezio e sempre la prora al vento il futuro!!

  • MAZZINI GIANLUIGI

    E’ GIUSTO RICORDARE TUTTI QUELLI CHE HANNO PERSO LA VITA IN MARE SIA IN GUERRA CHE IN PACE ,SIANO ESSI MILITARI O CIVILI ACCOMUNATI DA UN TRAGICO DESTINO. UN RICORDO PARTICOLARE PER I DISPERSI, CHE PER MOLTO TEMPO HANNO ALIMENTATO LE SPERANZE DI CHI INVANO LI HA ASPETTATI.

  • Marino Miccoli

    La considerazione fatta dal signor Mazzini Gianluigi riguardante i dispersi in mare, civili o militari, e sulla speranza di chi li ha attesi per lungo tempo è tipico delle persone mature e solidali, proprio come lui che ha postato il commento. Di questo tipo di persone, che sono senza dubbio serie, sensibili e consapevoli, oggi se ne avverte la mancanza. Purtroppo attualmente dilaga la superficialità,l’egoismo, la voglia di mettersi in mostra e il culto delll’apparenza, l’attenzione a tutto ciò che poi si rivela essere effimero.
    Grazie signor Mazzini per le sue parole.
    Marino Miccoli.

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