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A proposito di immersioni

Non c’è cosa più bella del mare, su questo sono d’accordo tutti gli amici di questo blog, e
sicuramente non c’è cosa più bella per un ognuno che lo ama immergersi nel suo profondo e immenso blu.
Ma è necessario conoscere alcune notizie basilari, essenziali e propedeutiche per evitare spiacevoli sorprese. Innanzitutto ricordiamoci di non pianificare mai immersioni oltre i limiti concessi dal proprio brevetto e tenere ben in mente le tre fasi principali ossia: prima, durante e dopo l’immersione.

Prima dell’immersione
– aver riguardo di sottoporsi a regolari controlli medici finalizzati ad accertare l’idoneità ad effettuare attività subacquea;
– curare la condizione fisica e mantenerla;
– immergersi solo quando si ha voglia di farlo, senza condizionamenti esterni;
– fare i piani di immersione che includono dove e come ottenere aiuto in caso di emergenza;
– non programmare mai immersioni senza l’ausilio di un compagno;
– non programmare oltre 2 immersioni al giorno;
– conoscere il luogo di immersione o essere accompagnati da personale subacqueo esperto che sia del posto;
– conoscere i numeri di emergenza in caso di bisogno (Capitaneria di Porto e camera iperbarica più vicina al sito di immersione);
– preparare l’attrezzatura, adeguata, il giorno antecedente l’immersione;
– alimentarsi ed idratarsi evitando gli alcolici;
– prima di iniziare l’immersione assicurarsi di avere a disposizione un kit di primo soccorso;
– assicurarsi che l’imbarcazione appoggio inalberi il previsto segnale di “subacqueo in immersione” o predisporre la relativa boa segnasub;
– pianificare con il compagno ogni possibile eventualità prima dell’immersione;
– effettuare i controlli pre – immersione acquisiti nei corsi di formazione.

Durante l’immersione
– usare sempre il giubbotto ad assetto variabile (G.A.V.), un doppio erogatore, il manometro subacqueo, l’orologio, il profondimetro e/o il computer;
– coordinare con il compagno la fase di discesa;
– marcare il “time” di discesa;
– compensare prima di immergersi e continuamente durante la fase di discesa;
– respirare senza mai trattenere il respiro;
– controllare spesso la pressione delle bombole;
– conoscere i segnali e stare in contatto visivo con il compagno;
– fare sempre, prima la parte profonda dell’immersione e successivamente, la meno profonda. Mai il contrario;
– in caso di condizione d’affanno, fermarsi e fare tre respiri profondi;
all’insorgere di un problema: attuare questa formula “FERMARSI – PENSARE – AGIRE”;
-controllare il facile accesso per lo sgancio della zavorra in caso si rendesse necessaria una risalita di emergenza;
– in caso di sensazione da narcosi di azoto, fermare la discesa e risalire di pochi metri, in attesa che il fenomeno cessi;
– qualora si renda necessaria una risalita di emergenza, non trattenere mai il respiro (in modo da consentire all’aria contenuta nei polmoni, che aumenta di volume a causa di riduzione della pressione nel percorso verso la superficie, di fuoriuscire ed evitare quindi il fenomeno della sovra-distensione polmonare);
– coordinare con il compagno il momento della normale risalita;
– nel corso della risalita guardare in alto e non superare i 10 metri al minuto di velocità ascensionale;
– fare sempre una sosta di almeno 3 minuti a -5 metri;
– in superficie avere sempre un assetto positivo gonfiando il giubbotto ad assetto variabile (G.A.V.).

Dopo l’immersione
– non fare sforzi, quest’ultimi aumentano il rischi di M.D.D.;
– proteggersi dalla perdita di calore con indumenti adeguati;
– non effettuare mai tentativi di ricompressione in acqua, in caso di sospetto incidente de-compressivo;
– lasciare trascorrere il giusto intervallo di tempo dall’ultima immersione prima di effettuarne una successiva che comunque dovrà essere meno profonda della prima;

A volte pur seguendo queste semplici regole generali, possono insorgere segni o sintomi di un incidente subacqueo. Ricordarsi però che solo pochissimi casi sono di natura grave. Restare calmi e iniziare la procedura di primo soccorso, somministrando Ossigeno al 100% fino all’arrivo dei soccorsi o al centro iperbarico più vicino.

4 commenti

  • Caruso Oscar

    Ciao Ezio, come stai? ti ringrazio tanto per i preziosi consigli. Io per adesso sto abbastanza bene, si lavora tanto e si naviga anche troppo
    🙂 🙂 : )
    ti auguro tutto il bene possibile e spero di poter conoscerti.

  • ezio vinciguerra

    Ciao Oscar ormai sono in …pensione permettimi di ringraziare la nostra amicizia con le tue stesse parole: “ti auguro tutto il bene possibile e spero anch’io di conoscerti personalmente”.
    Ezio Pancrazio Vinciguerra

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