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Il sommergibile Acciaio

La Classe Platino, denominata anche Classe Acciaio è stata la quinta ed ultima serie dalla Classe Serie 600 un tipo di sommergibile costiero della Regia Marina. Costruiti durante la guerra per sostituire le unità andate perdute, erano ormai superati al momento della loro costruzione, per cui, non essendoci il tempo per progettare nuove unità, furono fatte dei miglioramenti rispetto alle serie precedenti, quali modifiche alla torretta rendendola meno visibile e venne aumentata da 650 a 700 CV la potenza dei motori diesel. Questi battelli si rivelarono di poco migliori dei precedenti. Modesti miglioramenti come il potenziato armamento AA e l’adozione di una torretta di dimensioni minori e più funzionale coesistevano con caratteristiche obsolete come l’assenza della centralina di tiro, dello snorkel e del meccanismo lancio dei siluri senza fuoriuscita dell’aria. Fecero parte della stessa classe i seguenti sommergibili: Alabastro, Argento, Asteria, Avorio, Bronzo, Cobalto, Giada, Granito, Nichelio, Platino, Porfido e Volframio.
La gran parte delle unità andarono perdute negli eventi bellici. Solo il Giada rimase in servizio con la rinata Marina Italiana.
Il sommergibile Acciaio fu consegnato il 30 novembre 1942, venne dislocato ad Augusta al Comando del Tenente di Vascello Ottorino Beltrami.
Il 23 marzo 1942 effettuò la sua prima missione di agguato nelle acque lungo le coste della Cirenaica , rientrò alla base senza avere contatti.
Il 10 dicembre si portò, partendo da Augusta , nelle acque di Algeri , avvistò, stando in superficie, una unità riconosciuta come incrociatore della classe Leander , lanciò in successione due salve di siluri , non potè visualizzare l’esito del lancio che comunque fu negativo.
Nella notte del 7 febbraio 1943 , in agguato presso Capo Bougaroni , avvistò una unità contro la quale lanciò 2 siluri. Nell’attacco risultò affondato il trawler Tervani di 409 t.
Il 10 luglio 1943 l’Acciaio partì da La Maddalena , al Comando del TV Vittorio Pescatore , per portarsi presso la costa nord Siciliana. Dopo la partenza l’unità non diede più notizie.
Fonti Inglesi riportano l’affondamento del battello il 13 luglio nelle acque dello Stretto di Messina per opera del sommergibile britannico Unruly. [ Shortly before 2100hours on 13 July 1943 HMS Unruly (Lt. J.P. Fyfe, RN) torpedoes and sinks the Italian submarine Acciaio (630 tons, built 1942) off Cape Vaticano near Messina, Sicily, Italy in position 38º35’N, 15º49’E.]. (Fonte Ufficio Storico della Marina Militare).
Non vi furono superstiti.
In tutto l’Acciaio aveva svolto 24 missioni di guerra, percorrendo complessivamente 13.848 miglia in superficie e 1650 in immersione.

Caratteristiche tecniche
Denominazione: Regio Sommergibile ACCIAIO
Classe “600” serie “PLATINO” (Tipo Bernardis)
Cantiere: O.T.O.-La Spezia
Impostato: 21 novembre 1940
Varato:22 giugno 1941
Consegnato: 30 ottobre 1941
Affondato: 13 luglio 1943
Radiato: 18 ottobre 1946
Dislocamento Superficie 712 tonn. Immersione 865 tonn.
Dimensioni
Lungh. 60,18 m.
Largh. 6,475 m.
Motori:
2 motori diesel Fiat; 2 motori elettrici CRDA
1 batteria di accumulatori al piombo composta da 104 elementi.
Potenza complessiva:
Motori a scoppio 1500 HP.
Motori elettrici 800 HP.
Velocità massima in superficie: 14 nodi
Velocità massima in immersione: 7,5 nodi
Autonomia in superficie:
2300 miglia a 14 nodi; 5000 miglia a 8,5 nodi
Autonomia in immersione:
7 miglia a 7 nodi; 80 miglia a 3 nodi
Armamento:
4 tubi lanciasiluri prodieri da 533 mm.
4 tubi lanciasiluri poppieri da 533 mm.
8 siluri da 533 mm.
1 cannone da 100/47 mm.
2 mitragliere binate da 13, 2 mm.
149 proiettili per il cannone
Equipaggio: 4 ufficiali, 40 tra sottufficiali e marinai
Profondità di collaudo: 80 m.

Un commento

  • Bruno Bardelli

    Grande Comandante Ottorino Beltrami .L’ho conosciuto in Olivetti negli anni 80 con un Personal computer allo Smau che non voleva sapere di funzionare…Lui che era in visita come Amministratore Delegato si è accorto che qualche cosa non andava ..mi si è avvicinato e mi ha detto “Non preoccuparti marinaio dai la colpa al software……” Come ha fatto a capire che ero un marinaio resta un mistero.

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