Amari amanti
Lirica di Vittorio Fioravanti
Il tuo alito sulla maschera muta
del mio volto di marmo
Amari amanti
si va come sommersi
nell’umore di nebbia
che già sembra dividerci
Oltre l’arcata del ponte
sul rio inquinato di ceneri
del nostro incontro più assurdo
Acque e riflessi
a scorrerci intorno
come se stessimo
fermi sull’orlo
e fosse Venezia
e le sue pietre stinte
ad andarsene via
Nel campo deserto
c’è il suono esausto
del sestiere che muore
affondando nel fango
L’ora espande
un suo severo richiamo
chiaro come l’odore intenso
nel buio d’un corridoio
chiuso sui nostri passi
Il sentore ci invade i pensieri
e il tuo viso s’accosta
al mio caldo respiro
scosso dal grido deciso
del gondoliere ignaro
che ci scivola incontro
Non siamo ormai fatti
che d’alghe e conchiglie
nessuno ad accorgersi
del nostro furtivo passaggio
fatti di sabbia oscura
d’anni persi e dimenticati
lungo cammini diversi
Resta appena una traccia
di quel tuo profumo
un sospiro fra le tue labbra
il sorriso d’allora
e quei tuoi rossi capelli
mossi nei flussi e riflussi
d’una marea di memorie
Di te mi resta
questo tuo sguardo smarrito
restano fragili
le dita della tua mano
rifugiatasi nella mia
mentre ci allontaniamo
vinti e ormai rassegnati
nel fondo grigio rossastro
della Salute
E resta in te il fremito del bacio
dato senza più alcuna speranza
accanto al mio treno in partenza
sul marciapiede affollato
a Santa Lucia
15 commenti
Cristiano Capillo Sessa
Il piacere e tutto mio…. Io sono napoletano ma abito a Caserta purtroppo da solo perché non riesco ancora a trovare l’anima gemella…
Gullotta Caterina
grazie tante di cuore
Anna Neri
ciao ezio, sono alla mensa della marina alla finestrella dove si passa dopo aver mangiato e per portare i vostri vassoi…adesso lei è in un altro posto ed ogni tanto passa per i saluti e ci fa piacere…saluti anna
p.s. complimenti per il sito
Ezio Pancrazio Vinciguerra
Carissima Anna ti prego di darmi del tu.
Io conservo un bellissimo ricordo di tutti voi della mensa.
Non è facile accudire e far trascorrere mezzora di relax ai commensali e voi lo fate benissimo e sempre col sorriso sulle labbra. Grazie
Spero di venirvi a trovare presto (prima che inizia la mensa) per prenderci un caffè tutti insieme.
Un abbraccio Ezio
Vittorio Fioravanti Grasso
Non ho cercato accenti poetici – se mai ci fossero fra un verso e l’altro, sarebbero lì per caso… – ho voluto fare una mia cronaca grafica su uno di quei tragici eventi che normalmente scivolano via sotto gli occhi disattenti dei lettori di quotidiani locali, come fatti insignificanti di “normale comunicazione”.
ornella de snatis
è stata descritta molto bene e arriva al cuore……..complimenti
Fulvio Cesario
Attesa come viatico di espiazione; il destino di un uomo si confonde a quello di tante ombre pensanti…
Stefania Galleschi
Cruda descrizione della tragica fine di una vita fatta di duro lavoro…. ma spesso, Vittorio, il tuo racconto è davvero lirico e coinvolgente! A chi queste storie non le vive direttamente appaiono fatalità ineluttabili e scivolano via senza quasi lasciare traccia. Hai ragione, vanno raccontate perchè meritano riflessione.
Ezio Pancrazio Vinciguerra
Ciao Vittorio arriva direttamente al cuore …hai ragione i sentimenti non sono mai normale comunicazione ma innate gesti che interagiscono negli esseri umani di buona volontà. Sono d’accordo anche con Stefania perché meritano di essere raccontate: sempre!
Vittorio Fioravanti Grasso
Finalmente ti è arrivata la mia antologia!..
Ci sarà da brindare all’efficienza della Posta Mondiale!.. Un viaggio di tre mesi per attraversare l’Atlantico e il Mediterraneo!.. Il prossimo mio libro te lo porto io stesso, di persona. Nuotando. ; )
Ezio Pancrazio Vinciguerra
:-))
ahahhahaha
ed io sarò ben lieto di ospitarti maestro… penso che pubblicherò sul mio blog parecchio di quel libro (sempre col tuo permesso) c’è troppo mare e amore.
Vittorio Fioravanti Grasso
Mi farà piacere rileggermi nel tuo panoramico sito “marino”…
Ulderico Moscatelli
Vittorio …… ;o)
nunzia
Di te mi resta
questo tuo sguardo smarrito
restano fragili
le dita della tua mano
rifugiatasi nella mia
mentre ci allontaniamo
vinti e ormai rassegnati
nel fondo grigio rossastro
della Salute
ezio
Carissima Nunzia,
è una poesia dal contenuto umano profondo e solidale.
Complimenti sinceri.
Ezio