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Corto Maltese e Hugo Pratt

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Corto Maltese ha più di quarant’anni. Il suo creatore, Hugo Pratt, se fosse vivo sarebbe certamente fiero della sua creatura riccioluta, dagli enormi basettoni, con l’orecchino sul lobo sinistro. Come molti marinai anche lui ha doppiato Capo Horn, con quella sigaretta sottile accesa, con quella divisa sempre a posto, mai sgualcita, giaccone blu con bottoni dorati e pantaloni tipici da vecchio lupo di mare che gli conferiscono quell’aria da gentiluomo, di sognatore disincantato che sa affrontare la vita con il suo disarmante e accattivante sorriso.
Tanto tempo è passato dalla sua prima apparizione: un’avventura ricca e piena di amore e passione per il mare. Un eroe che non si arrende mai, neanche quando naufraga, ricco di principi ed elegante nei tratti che ricorda molto il genovese descritto nel motivo di Paolo Conte “con quella faccia un po’ così e l’espressione un po’ così”. Una esistenza vissuta intensamente e dedicata al mare, ricca di risvolti e connotazioni tale da renderla assolutamente diversa da ogni altra condizione di vita e di impiego. Una realtà che richiede capacità di adattamento ed un impegno non comuni, specie quando si affronta la navigazione. E’ proprio sul mare che il nostro eroe, come del resto tutti i marinai, svolge quell’esperienza nella quale si forgia il carattere e la professionalità di ogni uomo di mare. Andando per mare ha imparato a valutare le situazioni, ad affrontare i pericoli e a conoscere soprattutto se stesso trovando quell’equilibrio che la frenesia della società moderna molto spesso ci impedisce di raggiungere. Andare per mare educa al rispetto ed impara a non sottovalutare niente. C’è un elemento che unisce i continenti della terra ed i suoi abitanti: il mare! In ogni essere vivente c’è un calore interno che rimane lungamente e non scappa, si trova in ognuno di noi ed è questo calore che riesce coniugare anima e vita. Il miglior modo per sprigionare questo calore è la parola. Il miglior mezzo di comunicazione è il “contatto umano” tra soggetti apparentemente diversi. Il mare, forse da sempre è il canale preferenziale per stabilire questo contatto; per far avvicinare i popoli della terra. Noi marinai e Corto Maltese lo sappiamo: chi va per mare, conosce i sacrifici, i rischi, le gioie ma anche le sofferenze ed è per questo che chi va per mare ama la vita: l’unica vera “ancora di salvezza”. Grazie Hugo.

Hugo Pratt
Nasce a Rimini il 15 luglio 1927 ed è considerato, senza ombra di dubbio, uno dei maestri indiscussi della storia moderna del fumetto. Nel 1967 crea Corto Maltese il personaggio che più lo rappresenta per il suo spirito libero. Amante dell’Irlanda decide di far nascere il suo personaggio più famoso proprio in questa splendida isola anche se lui vive la maggior parte della sua vita a Venezia, la bellissima città lagunare che alimenterà la sua creatività, genialità e fantasia. Nel corso della sua vita ha girovagato per il mondo: dall’Etiopia, nel 1937 a seguito della famiglia, per poi rientrare in Italia nel 1942 a Venezia. Esordisce nel mondo del fumetto con “L’asso di Picche”. Dopo una breve parentesi in Gran Bretagna e West Virginia torna in Argentina dove da vita ad “Anna della Giungla” una serie di fumetti ambientati in Africa. Rientra in Italia nel 1961 e collabora con il prestigioso “Corriere dei piccoli”. Il 1967 è l’anni della svolta. Esce a Genova “Sgt Kirk” una rivista che gli dedica molto spazio e tra i quali spicca, su tutti, Corto Maltese eroe che sarà per molti anni il protagonista di una lunga serie di splendide avventure. Muore a Losanna il 20 agosto 1995.

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