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Luigi Griva – Album Marinaro

…la Regia Marina Italiana in cartolina dal 1870 al 1912.

L’Album Marinaro, opera di Lugi Griva, fotografa magnificamente il momento magico che la Regia Marina Italiana vive a fine ‘800 grazie all’opera di alcuni ammiragli e progettisti come Riboty, Saint-Bon, Brin, Masdea. Attraverso questi personaggi, avviene un rinnovamento complesso che investe la formazione degli ufficiali, la riorganizzazione delle strutture e la progettazione di nuovi scafi. L’evoluzione tecnica è simboleggiata dalla corazzata Duilio, progettata dall’ingegnere navale Benedetto Brin, e varata nel 1876. Seguono altri famosi scafi: Andrea Doria, Umberto, Garibaldi. Nascono unità di nuovo tipo l’ariete torpediniere, l’incrociatore, il sommergibile, che cambieranno profondamente le tecniche di guerra in mare.
La collezione di cartoline dell’Autore, frutto di trent’anni di ricerche, documenta ed evidenzia, nell’immediatezza, a volte nell’ingenuità delle immagini, nell’eleganza del disegno degli illustratori un momento storico e un clima irripetibili nella storia d’Italia. Le immagini di bordo ricostruiscono i momenti della vita quotidiana.

Pagine 115, GRAPHOT EDITRICE TORINO, Euro 26,00.

Biografia
Luigi Griva nasce a Torino nel 1939. Ha frequentato nel 1974 lo stage di Tecnica Archeologica Subacquea presso la Base sperimentale di Bolsena (dir. ing. A. Fioravanti ) e il Seminario di Speleosub di Arbatax (dir. prof. L. Ferri Ricchi- Univ. Di Roma ). Dal 1976 ha collaborato con il dr. Luigi Fozzati alla Missione Archeologica Subacquea di Viverone (BI) della Soprintendenza Archeologica del Piemonte.
Ha partecipato a diverse missioni in mare e nelle acque interne; tra queste:
– 1979, Tharros (Oristano) : Soprint. Archeologica di Cagliari-Centro Studi Civiltà Fenicio-Punica –CNR.

-1982, Bertignano (Biella): Progetto BE.PI.UNO, Missione Archeologica Subacquea di Viverone, recupero di un’imbarcazione monossile dell’età del Bronzo

-1985, Fiume Scrivia, Archeologia Fluviale.

-1987, Fiume Sesia, Rilievo di un ponte romano

-1995, Belvedere ( Peschiera ), cantiere-scuola su un sito palafitticolo nel lago di Garda.

-2000, Fiume Oglio ( Peschiera ), rilievo di ponte romano.

Come Operatore Tecnico ha partecipato nel 1982 al recupero di una imbarcazione monossile dell’età del bronzo, tuttora la più antica imbarcazione piemontese conservata, la “piroga di Bertignano”, ora esposta al Museo Nazionale di Antichità di Torino.
Ricercatore di Storia Navale Sabauda, ha legato dal 1995 il suo nome alla ricostruzione d’archivio delle vicende del Bucintoro dei Savoia, la “peotta” di Carlo Emanuele III, identificandone gli autori, nell’ambito delle Arti Veneziane degli Intagliatori e Doratori del primo Settecento.
Negli anni si è dedicato anche a ricerche sulla Marineria Sabauda (con studi sul Riscatto degli Schiavi da parte dei Padri Trinitari di Torino) e della Regia Marina Italiana.
E’ Conservatore del Civico Museo navale di Carmagnola, di cui è presidente l’ing. Pierangelo Manuele, e Direttore il cav. Vittorio Dealessandri, Socio dell’AIDMEN, del centro Studi Piemontesi – Ca de Studi Piemontèis e di Passepartout 2011.
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche sulla storia fluviale e navale, edite su “Studi Piemontesi” e “Studi Veneziani”, si occupa anche di divulgazione storica e di Etnologia Navale a livello regionale con collaborazioni freelance: Piemonte Parchi , L’Almanacco Viglongo, Cuneo Provincia Granda, Langhe, Piemonteis Ancheuj.
Luigi Griva, ricercatore di storia navale dell’AIDMEN, si occupa di questa imbarcazione lusoria dal 1980. Ha ritrovato e pubblicato dal 1996 diversi documenti d’archivio che permettono una ricostruzione attendibile dell’ambiente artistico veneziano all’epoca della costruzione, e in particolare delle Arti degli Intagliatori e dei Doratori .
Realizzato su uno scafo di “peotta” , un tipo navale molto diffuso in Alto Adriatico fra il XVI e il XIX secolo, il Bucintoro sabaudo verrà esposto al pubblico – dopo il restauro – nella Residenza sabauda della Venaria Reale, presso Torino, riportata all’ antico splendore dal Progetto ” La Venaria Reale ” della Regione Piemonte .
La ricerca ha interessato anche aspetti importanti della Storia sabauda, quali la legislazione delle acque, la carica di Ammiraglio di Po, i tipi navali presenti sul Po, i rapporti con la Repubblica di Venezia e la linea di navigazione da Torino a Venezia .

Bibliografia

“Il ‘varo ‘ della piroga di Mercurago”, in “Bollettino Storico Prov.di Novara”, N°77. Dicembre 1986.

( F.Carraro, L.Fozzati, L.Griva), “Per un’archeologia fluviale nell’Alessandrino”, in “Bollettino Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti ,vol.XLIII , (n.s.), 1989: Atti del Convegno “Antichità ed arte nell’Alessandrino”, Alessandria, 15-16 ottobre 1988.

“Tradizione navale delle acque interne nell’area padana occidentale: i fiumi”, in “Studi Piemontesi”, vol.XVIII, fasc.II, novembre 1989.

“Traghetti e porti natanti nell’alto Po durante l’occupazione francese ( 1799-1814)”, in B.S.S.A.A. Cuneo, n.103, II semestre 1990.

“Traghetti e porti natanti del Dipartimento della Stura (1804- 1814) – Il Tanaro”, in “Alba Pompeia”, fasc.I, anno XII (n.s.), I semestre 1991.

“Traghetti e porti natanti nell’alessandrino alla Restaurazione sabauda”, in “Studi Piemontesi”, vol.XX. fasc.I, marzo 1991.

“Navigazione fluviale nell’alto corso del Po ai primi dell’Ottocento”, in “Studi Piemontesi”, volXXI, fasc.I, marzo 1992.

“Scali fluviali sul Po nella Torino del Settecento “, in ” Studi Piemontesi”, vol.XXII, fasc.II, nov.1993.

“Barche sul Po – Archeologia e tradizione navale a Valenza “, in “Valensa d’na vota”, n.10, 1995,

“La peota di Carlo Emanuele III di Savoia (1730)”. Nuovi documenti, in “Studi Piemontesi”, vol.XXIV, fasc.II, novembre 1995.

“Le barche del Po. Tipi navali tradizionali in una relazione di inizio Novecento, in Navalia, archeologia e storia”, a cura di Furio Ciciliot, Savona , 1996.

“Porti natanti sul Po a Valenza dal XIV al XVIII secolo”,in “Valensa d’na vota”, n.11,1996.

“Guido Giolitto, un pioniere dell’archeologia lacustre”, in “Studi e ricerche sul Biellese”,1997.

“Imprese di navigazione sul Po in Piemonte tra Sei e Settecento”, in “Studi Piemontesi”, vol.XXVI, fasc.1, marzo 1997.

“La peota di Carlo Emanuele III di Savoia ( XVIII sec.)”, in “Navi di legno. Evoluzione tecnica della cantieristica nel Mediterraneo dal XVI secolo a oggi”, a cura di Mario Marzari., Trieste,1997.

“Molini natanti a Valenza dal XIV al XVIII secolo”, in “Valensa d’na vota” n.13, 1998.

“La carica di Ammiraglio di Po nel Piemonte sabaudo”, in “Studi Piemontesi”, vol.XXVIII, fasc.I, marzo 1999.

“Pesca e pescatori a Valenza nel Medioevo”, in “Valensa d’na vota”, n.14,Valenza,1999.

“I Francesi sul Po ( 1798-1802)”, in “Studi Piemontesi”, vol.XXX, fasc.I, marzo 2001.

“La navigazione interna nella pianura padana all’inizio del ‘900”, in “Percorsi” 1, Torino , 2001.

“Il ponte di barche ( 1834- 1835)”, in “Valensa d’na vota”, n.17,Valenza, 2002.

“Il Bucintoro dei Savoia”, in “Studi Piemontesi”, vol. XXXI, fasc. II, dicembre 2002.

“Venezia – Torino 1731: un Bucintoro per i Savoia”, in “Studi Veneziani”, N.S. XLVI (2003).

“I Padri Trinitari di S. Michele a Torino e il riscatto degli schiavi (1675 – 1801)”, in “Percorsi” 4

“Capitani delle barche e barcaroli del Po nel Piemonte ducale”, in “Studi Piemontesi”, vol. XXX, fasc. I, giugno 2006.

“Il Bucintoro e il traghetto del Valentino al tempo dei Francesi (1805 – 1810)”, in “Studi Piemontesi”, vol. XXXIV, fasc. I, giugno 2005.

“Alla Consolata di Torino la nave dei pirati algerini”, in “Studi Piemontesi”, vol. XXX, fasc. I, giugno 2006.

“Schiavi canavesani riscattati dai Padri Trinitari di Torino (1739 – 1787)”, in “Bollettino ASAC”, Ivrea, N° 6, 2006.

“La fraglia degli intagliatori e la costruzione di navi lusorie nel primo Settecento a Venezia”, in “Studi Piemontesi”, vol. XXXVI, fasc. II, dicembre 2007.

“Calasetta: una colonia agricola piemontese in Sardegna dal 1773 al 1781, in “Studi Piemontesi”, vol. XXXVIIII, fasc. I, giugno 2009.

Per ulteriori informazioni:
http://www.bucintorosavoia.it

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