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Il ritrovamento del sommergibile Millo

di Pasquale Montilla



La storia

Dei 106 battelli italiani che andranno perduti, quasi tutti scomparendo nelle profondità degli abissi nel corso della seconda guerra mondiale, il Millo sarà il quarantesimo a non rientrare alla base. I dati essenziali della sua attività operativa possono essere così sintetizzati: varato il 31 agosto 1940 a Monfalcone, entrerà in servizio il 1 maggio 1941 e in quello operativo il successivo 14 settembre. Nei suoi 162 giorni operativi effettuerà 6 missioni offensivo-esplorative, 4 per trasporto materiali in Africa settentrionale e altrettante di trasferimento tra porti nazionali. Percorrerà 8.045 miglia in superficie e 532 in immersione. E’ stato affondato il 12 marzo 1942 a largo di Punta Stilo da un sommergibile inglese P34 Ultimatum.
Su 71 uomini di equipaggio solo 14 si salvarono e furono fatti prigionieri.

Dati tecnici
Classe Cagni (4 Unità: Cagni – Caracciolo  – Millo  – Saint Bon);
Cantiere di costruzione: CRDA, Monfalcone;
Tipo: Sommergibile
Dislocamento in superficie (tonnellate): 1708;
Dislocamento in immersione (tonnellate): 2190;
Velocità in superficie (nodi): 16,5;
Velocità in immersione (nodi): 8,5;
Lunghezza (metri): 87,9
Motori a combustione (cavalli vapore): 4370
Motori elettrici (cavalli vapore): 1800;
Autonomia (miglia): 19000;
Alla velocità (nodi): 5,7;
Siluri: 14 (36);
Armamento principale: 2 x 100/47;
Mitragliatrici: 4 x 13,2;
Equipaggio: 78

Il ritrovamento
Le prime notizie di un ritrovamento risalgono al 2000 grazie alla nave oceanografica Magnaghi della Marina Militare che con il suo Side Scan Sonar aveva captato la sagoma di un sommergibile.

Grazie alla ricerche estenuanti del team Thalassoma Diving di PaoloPalladino nel settembre del 2005 fu ritrovato e identificato dopo una immersione storica per il gruppo.
Durante la fase di affondamento persero la vita 57 marinai rimasti intrappolati nella stive.

Il portellone aperto della torretta dimostra il tentativo di fuga da parte di alcuni componenti dell’equipaggio.

Consegnata la bandiera della Marina Militare in onore ai caduti a circa 70 metri di profondità in prossimità dello squarcio di prua causato dal siluro inglese.

Il Dottor Pasquale Montilla depone la Bandiera in onore dei Caduti.
Questo gesto simbolico assume grande rilevanza  perché compiuto da un Uomo  la cui vita è sempre stata improntata sulla rettitudine e sui migliori principi morali, un Uomo che non china la testa innanzi ai soprusi e che non finge di non vedere ciò che intorno accade.

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4 commenti

  • Marino Miccoli

    I sommergibilisti italiani hanno dimostrato di possedere coraggio e valore non comuni, sacrificandosi in gran numero nell’ultimo conflitto mondiale.
    Benissimo ha fatto il dott. Montilla ad onorare i Marinai caduti nell’affondamento del sommergibile MILLO nel 1942 deponendo sullo scafo del battello ritrovato il Tricolore. Con quel bellissimo e significativo gesto egli ha reso un giusto omaggio al loro valore.

  • Francesco Storani

    gentilissimo dott. Montilla,
    abbiamo trovato per caso, girovagando per la rete, questo suo bellissimo articolo in cui descrive la deposizione del tricolore sul relitto del Regio Smg. Amm. Millo. Per noi è stata una grande emozione leggere della sua “impresa”, così carica di significati e che rende onore alla memoria dei marinai che riposano laggiù. Insieme a mio figlio Nazareno ho scritto il libro “IL RITROVAMENTO DEL REGIO SOMMERGIBILE AMMIRAGLIO MILLO”, nel quale recuperiamo e ricostruiamo le memorie dei marinai del Millo. Mio padre, il Capo Meccanico IIa Classe Nazzareno Storani, riposa nel relitto del sommergibile; il libro è dedicato alla sua memoria e a quella di tutti i suoi compagni e di tutti i marinai che hanno perso la vita in mare.Probabilmente avrà visitato il nostro sito http://www.sommergibilemillo.it; ci farebbe immenso piacere pubblicare questa sua nobile operazione nel nostro sito, raccontando e divulgando ai nostri lettori un gesto di grande valore. Inoltre, dato che abbiamo in programma di pubblicare una nuova, arricchita edizione del nostro libro, vorremmo inserire anche la sua storia. Siamo contenti che questa sua esperienza sia stata fatta insieme agli amici del Thalassoma Diving di Paolo Palladino. Restiamo in attesa di un Suo riscontro, grazie e a presto!

  • ezio

    Carissimo Francesco,
    1) Prima di tutto rilancio il messaggio di risposta di Pasquale Montilla
    ricevuto tramite un amico comune, Fabrizio Pirrello, che troverai
    sulla rete digitando Gravity Zero e ti consiglio di farlo perché
    unitamente alla sua compagna, la dottoressa Laura Vernotico, sono
    quanto di meglio in questo momento può offrire il vasto mondo dei Sub
    e non solo… lo scopirai su http://www.gravityzero.it e sugli altri suoi siti collegati.

    “Autorizza Fabrizio e’ stata una esperienza carica di significati.
    Ho preparato l’immersione sul Millo con estrema determinazione e tanta fatica.
    Ho pensato in alcuni momenti di rinunciare per gli impegni professionali e
    la stanchezza ma non ho mollato. Dovevo consegnare la bandiera tricolore
    della marina militare italiana nel ricordo.Ti posso garantire che Paolo al
    terzo tentativo di ancoraggio voleva rinunciare . Ho lanciato per ultimo
    l’ancora chiedendo ai ragazzi del Millo di farci scendere per salutarli .Ci
    hanno fatto scendere in un mare di emozioni positive .
    Sono rimasti per troppo tempo da soli…..meritavano una carezza.
    Saluti
    Pasquale

    2) Personalmente ringrazio te Francesco e gli amici del tuo interessante sito
    per avere lasciato una scia sul mio blog.
    Mi associo alle parole di Pasquale Montilla …
    Sono rimasti per troppo tempo da soli … meritavano una carezza.

    Ti abbraccio e ti stringo forte forte al cuore, e colgo l’occasione per salutare
    anche gli amici Passquale, Fabrizio e Laura che leggono per conoscenza.
    Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
    https://www.lavocedelmarinaio.com
    ezio.vinciguerra@teletu.it

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