Marinai,  Racconti

Delfini e sommergibili

di Marino Miccoli



Alla voce “delfino” la mia datata enciclopedia universale recita:
– “nome di Cetacei della famiglia dei Delfinidi, sottordine degli Odontoceti; sono mammiferi che raggiungono i m. 3 di lunghezza. Si trovano nell’Atlantico e nel Mediterraneo; sono gregari, molto intelligenti e capaci di comunicare fra loro mediante segnali sonori […].”
Le due vecchie fotografie (anni ’30) che corredano questo mio scritto ritraggono proprio dei delfini mentre, nuotando in prossimità di un battello, giocosi saltano fuori dalla superficie del mare e curiosi guardano quanto navighi in superficie. Accanto a queste due immagini sulla medesima pagina dell’album di mio padre, ve ne era collocata un’altra, raffigurante la prora di un sommergibile.

Queste tre immagini, viste assieme, una vicino all’altra, mi hanno fatto fare una riflessione, anzi una comparazione che oggi desidero esternare agli stimati lettori del blog de “lavocedelmarinaio”.
Il delfino, come i sommergibili del secolo scorso, ha una forma affusolata, nuota veloce e procede sott’acqua “tacito ed invisibile” proprio come recita il celebre quanto toccante inno dei Sommergibilisti Italiani; l’elegante mammifero riaffiora in superficie per respirare e nuovamente con un tuffo guizzando s’inabissa e sparisce dalla vista di chi lo aveva ammirato fino a quel momento… mi pare allora che il paragone del delfino con il sommergibile sia, per diversi aspetti, calzante. Infatti, se ben ricordo, il simbolo dei nostri Sommergibilisti non è sempre stato un delfino? E da molti scrittori esperti in materia, i sommergibili non sono stati definiti, più volte, i “delfini d’acciaio” ?
Credo proprio che questo stupendo essere vivente, mammifero come siamo noi, dalla linea elegantemente slanciata e munito di un’acuta intelligenza, che a seguito dei numerosi casi in cui si è prodigato per soccorrerci in mare si è dimostrato essere un vero amico dell’uomo, degnamente rappresenti simbolicamente i Sommergibilisti, il loro giovanile entusiasmo, il coraggio non disgiunto da un notevole spirito di sacrificio.
Anche per questi motivi, oltre che per altri di carattere ecologico, ho apprezzato e apprezzo molto l’encomiabile operato dei Marinai della nostra Guardia Costiera. Essi, infatti, scortandoli con le loro motovedette tutelano e proteggono i branchi di questi formidabili Cetacei allorquando essi si trovino in prossimità delle coste Italiane, al fine di preservarli dalle possibili e purtroppo numerose insidie che li minacciano.

4 commenti

  • Roberto Cannia

    Ciao Marino!, ho gradito tantissimo questo tuo scritto. I delfini sono i miei animali preferiti, e da buon ex sommergibilista devo dire che il paragone delfini/battelli calza proprio a pennello. Il Delfino appunto è stato il primo Sommergibile italiano, progettato dall’ Ispettore del Genio Navale Ing. Giacinto Pullino nel 1890. Anche se considerato un’ unità sperimentale, il Delfino effettuò 44 missioni d’agguato a difesa del litorale Veneto durante la prima guerra mondiale. Sono tante le cose che accomunano i “delfini d’acciaio” ai nobili mammiferi, e mi viene spontaneo pensare: (visto il massacro a cui sono sottoposti questi nostri “fratelli del mare”) vorrei che fossero dotati anche loro di siluri per difendersi “dall’animale uomo che uccide senza pena”! Le foto che hai allegato a questo tuo scritto sono molto belle ed emozionanti sono certo procureranno le stesse sensazioni che ho provato io ad altri amici del blog. Ti stimo molto e ti abbraccio! Roberto Cannia.

  • Giuseppe Peluso

    Buongiorno Marino.
    Anche da parte mia moltissimi apprezzamenti per quanto scrivi e per quanto mostri.
    A tal proposito volevo chiederti se conosci il nome del sommergibile anni 30 mostrato solo di prua.
    Io possiedo due foto dello stesso sommergibile, o stessa classe, preso sempre di prua in navigazione.
    Era uno dei tanti su cui fu imbarcato mio zio Enrico Peluso; ma di questo non conosco il nome.
    Tu riferisci che su di esso era imbarcato tuo Padre.
    Se possibile attendo altre notizie.
    Grazie.
    Ciao Peppe

  • Marino Miccoli

    Sì, Roberto, sono d’accordo con te quando affermi che il delfino è un essere vivente straordinario.
    Mi rattrista molto sapere che questi superbi mammiferi quando ingurgitano un sacchetto di plastica del tipo “shopper” rischiano di morire asfissiati!
    Grazie del tuo commento che giunge come al solito gradito.

  • Marino Miccoli

    Buongiorno Peppe.
    Ti ringrazio per l’attenzione e il gradimento dimostrato.
    I miei brevi contributi sono un modestissimo omaggio alla gente di mare; tra essa a mio parere i sommergibilisti in primis meritano tutta la nostra ammirazione.
    Mio padre non era un sommergibilista ma un capo-cannoniere stereo-telemetrista imbarcato su diverse unità di superficie. Credo che però avesse diversi amici sommergibilisti dai quali ebbe le belle fotografie che ho estratto dal suo album e che ho pubblicato.
    Sìì fiero di tuo zio Enrico Peluso, SOMMERGIBILISTA, perchè nell’ultimo conflitto mondiale i sommergibilisti italiani scrissero pagine di storia di vero eroismo con il loro valore, il loro grande coraggio e spirito di sacrificio spinto fino alle estreme conseguenze.
    Per questo ti anticipo che tornerò sulla materia con altri miei brevi articoli che spero saranno da te apprezzati.
    Marinareschi saluti da Marino.

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