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Benvenuti amici

di Gabriella Fogli e Pancrazio “Ezio” Vinciguerra


Benvenuti amici vecchi e nuovi.
Le nostre rotte si incrociano anche se provengono da diverse esperienze, da diversi passati, da diversi presenti e …chissà, forse, collaborando oggi, collaboreranno insieme nel futuro.
Ma di questo non ci preoccupiamo, sappiamo che tutto si gioca nell’oggi, perché è ciò che oggi decidiamo che darà l’impronta a ciò che arriverà.
Discutiamo di tanti aspetti della vita, alcuni condivisi, altri meno, ma che importa se non ci fosse un po’ di pepe non saremmo reali, ed invece mi piace pensare che siamo persone e non solo nik, link e profili non meglio identificati.
Con molti abbiamo stabilito contatti almeno telefonici, con altri ci siamo conosciuti, ma lo scopo di tutto questo è dare visibilità ad un mondo che in genere si preferisce ignorare, non credo per cattiveria, ma perché questa nostra società ha stabilito dei modelli in cui non c’è posto per la malattia, l’handicap, l’anziano, il corpo sgraziato.
Le vittime più ingiustamente toccate sono i bambini, i poveri, malati, con lesioni cerebrali o nel fisico. Sovente derisi, a volte senza sostegno, famiglie allo sbando perché non sanno come agire, a chi domandare, come far rispettare i propri diritti.
In un mondo di veline e di tronisti, di star e di gossip, di escort di lusso e di trans, come collocare l’immagine del malato di cancro, dell’anziano incontinente, del bambino che ha sofferto alla nascita e ne porta i segni indelebili? E le donne? Tra casalinghe con i tacchi, famiglie del mulino bianco, mariti che rasentano l’idiozia o modelli dal fascino sensuale e tenebroso, che posto diamo alle mamme che ventiquattrore su ventiquattro assistono i propri figli o i mariti malati, con amore profondo e con gioia, ma certo anche con grande stanchezza fisica, mentale, psicologica.
Mamme che non ballano con tacchi a spillo sui pavimenti, ma ballano correndo tra un ufficio e l’altro per poter accedere all’assistenza, per riuscire a far praticare la fisioterapia indispensabile ai propri bambini, e che magari hanno anche altri figli che inevitabilmente vengono trascurati con conseguenti sensi di colpa.
Padri che molte volte lasciano la famiglia non reggendo la situazione, oppure lavorano, quando possibile, per molte ore in modo da poter mantenere i propri cari e riuscire a compensare dove non arriva l’assistenza.
La nostra realtà non è fatta di grandi fratelli, né di isole dei famosi, ma credo di poter affermare che nessuna mamma e nessun papà cambierebbero la propria vita di genitori di figlio con problemi.
Questi sono i veri eroi sconosciuti, ma che tali non si sentono perché fanno solo ciò che l’amore sconfinato suggerisce loro. Non sono perfetti, ma nell’imperfezione sono il ritratto stesso della bellezza, una bellezza che viene dal cuore.
Frasi scontate?
Non credo proprio, basta conoscerne qualcuno e questo è uno degli scopi di questa pagina: dare visibilità, rendere note storie di ordinario coraggio, rammentare che ci dobbiamo sottrarre all’influenza del totem del nostro secolo, la televisione.

Benvenuti nel mondo reale, nel mondo della droga, nel mondo dei ladri, nel mondo dei corrotti, nel mondo dei figli di…, nel mondo dei raccomandati, nel mondo dei giovani alla perenne ricerca di un posto di lavoro, nel mondo dei cassaintegrati, nel mondo globale della mobilità, nel mondo delle continue disparità uomo –donna, ecc.
E’ il mondo dei sentimenti, quelli più autentici dove si trova?

Gli umili, i puri di anima e la gente di buona volontà lo sanno. Non hanno più paura!
(Pancrazio “Ezio” Vinciguerra)

3 commenti

  • elena

    E’ verissimo… grazie ragazzi per non aver paura di sfidare le convenzioni e ricordarcelo! Baci

  • luisa

    Caro Ezio .
    quanto dici in questa nota è pura realtà , e direi che mi sei piaciuto molto …nel commento sulle mamme che assistono i propri cari , al punto di annullarsi dal resto del mondo e che per nulla al mondo cambierebbero la loro vita di genitori di figlio ( nel mio caso ) con problemi .
    Grazie Ezio , sei speciale , grazie per avere incrociato il nostro cammino. Ti abbraccio

  • Joseph Gorgone

    DEzio, cosa altro aggiungere alle parole di Luisa??? Il lavoro che fai tu e lodevole, io ringrazio il giorno che decisi di contattarti; stimo la tua amicizia moltissimo, d’atro canto vi son o molte cose che ci accomunano. Ti voglio tanto bene, continua il tuo lavoro; c’e tanta gente che ne ha di bisogno!!!
    Ciao

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