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Le vittime della strada

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra


Siamo esseri umani, tutti uguali, l’unica cosa che ci differenzia è che ognuno di noi è, ed è stato, testimone o vittima di tragedie causate da incidenti stradali.
Quello che ci interessa capire ed approfondire è il disappunto, la solitudine e il dolore che queste tragedie portano in un contesto familiare.
Invochiamo “giustizia” per chi non è più tra di noi, esigiamo che lo “Stato”, attraverso le sue Istituzioni, sia garante e ci tuteli affinché queste stragi cessino.
Troppo comodo!
Serve il consenso di tutti, perché, purtroppo, nessuno è escluso tanto meno chi pensa: “a me non capiterà mai, io sono bravo alla guida”.
A molti di noi è capitata la disgrazia e fino a poco tempo prima pensavamo che mai poteva sfiorarci una tragedia simile.
Chi ignora il problema delle vittime della strada non è sensibile alla causa che si chiama “prevenzione”.
Tutti abbiamo figli, genitori, fratelli, amici e parenti, e mai vorremmo perderli.
Purtroppo si continua a morire sulla strada (i dati delle statistiche parlano chiaro ci sono 14 vittime al giorno per incidenti stradali, che fanno circa 6000 morti all’anno), per non parlare di chi rimane in coma vegetativo o disabile a vita.
Un bollettino di guerra!
Divulgare il rispetto delle norme, attraverso ogni mezzo di comunicazione, è l’unica speranza per salvaguardare la vita perché la vita è una sola e non deve spegnersi per una distrazione, specie quando siamo alla guida di un automezzo.
Ricordiamoci quando ci mettiamo alla guida di allacciare le cinture, moderare e rispettare i limiti di velocità, guidare sobri e rispettare le norme del codice della strada.
Quando siamo alla guida di un autoveicolo ricordiamoci di rispettare la vita: quella nostra e quella degli altri.

2 commenti

  • Marino Miccoli

    Sì, purtroppo il bilancio annuale relativo ai sinistri stradali in Italia sembra essere veramente un bollettino di guerra.
    L’autoveicolo diventa un’arma micidiale in mano a quegli sconsiderati e irresponsabili pirati, soprattutto nel fine settimana. E chi ne paga le spese? Il povero sfortunato che si trova a passare in quel momento, magari insieme ai suoi familiari, su quella strada percorsa dal conducente omicida di turno…
    Un momento… un solo momento e tutto può finire in tragedia!
    Ecco che il rispetto delle regole, non disgiunto dalla prudenza, dalla perizia e dal buon senso della persona responsabile che guida un qualsiasi veicolo, divengono elementi necessari, anzi indispensabili al fine di evitare che l’asfalto si bagni del nostro e dell’altrui sangue.
    Per questo dobbiamo un riconoscimento a tutte le forze dell’Ordine che svolgono il loro prezioso e insostituibile lavoro sulle nostre strade.

  • ezio

    Sara Hazan

    Grazie tanto Ezio per il tuo bello messagio, hai ragione consevare la voglia di vivere é la migliore cosa. Sei molto gentille.
    Sara Hazan

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