Recensioni

La passione di collezionare “crest”

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Il crest non è altro che un emblema metallico, in ottone, bronzo, metallo, ceramica e di recente anche di vetro grazie ai maestri veneziani, che viene incollato su una targa in legno normalmente a forma di scudo o altre forme.
Il crest (che dalla terminologia inglese significa “cresta di gallo”) viene solitamente regalato al personale militare o civile all’atto del cambio di incarico tra una destinazione di servizio ed un’altra. Nell’ambito del mondo militare è usato anche come ricordo di un ente o di una nave. Spesso questi oggetti vengono scambiati in occasione di incontri, meeting, esercitazioni ecc. dai componenti delle delegazioni dei numerosi corpi o Enti dello Stato Italiano.
Nella Marina Militare hanno fatto la prima apparizione negli anni ’60 ma originariamente il crest era una figura decorativa che sormontava l’elmo oppure era posta sulla corona o usato come distintivo personale.
Esiste un vero e proprio collezionismo di questi oggetti e addirittura molti musei li esibiscono lungo le pareti o in apposite teche costruite “ad hoc”. Particolarmente interessante è la mostra adibita ai crest presso il “Museo Navale di Venezia”.
Anche in occasione dei raduni fra commilitoni o delle varie associazioni è frequente l’uso di scambiarsi i crest.
Ho avuto l’occasione anch’io,essendo un appassionato, di visitare parecchie musei e mostre.
Particolarmente interessante al riguardo e stata quella svolta in occasione del 60° anniversario dell’associazione marinai “Cap. G.N. Eugenio Corradino Amatruda” di Crotone presso la Torre Comandante dell’imponente castello spagnolo che domina l’area portuale della città calabrese.
La mostra curata da Antonio Zingali (*), un sottufficiale della Marina Militare ora in congedo, ha esposto parecchi esemplari di questo pregevole oggetto.
La passione di collezionare crest Antonio Zingali l’ha avuta fin da bambino grazie alla complicità, come lui stesso racconta, di uno zio sommergibilista durante la seconda guerra mondiale, che gli ha trasmesso la passione per il mare, per le navi e, in particolare, per i crest. A dodici anni racconta Antonio di aver ricevuto in regalo da  un amico di famiglia il crest della nave Giuseppe Garibaldi e adesso, in vent’anni di paziente e sistematica raccolta, è riuscito a mettere insieme oltre un centinaio di pezzi, offrendo ai visitatori delle sue mostre una panoramica storico-culturale ed anche tecnica della Marina Militare.
I crest, esposti in eleganti bacheche, sono affiancati da schede informative che esplicitano la storia, il significato dei motti delle navi e le loro principali caratteristiche.
A corredo della mostra ho avuto modo di ammirare anche cimeli storici e altri emblemi araldici di cui Antonio Zingali è giustamente geloso e orgoglioso allo stesso tempo.

(*) Per informazioni: azingali@libero.it

http://www.naveardito.it/Bacheca%20Avvisi/CrestZingali.htm
http://www.naveardito.it/Bacheca%20Avvisi/FotoCrestZingali/album/index.html

2 commenti

  • Roberta

    Bell’articolo!
    Avevo già letto qualcosa nel sito di un amico del web, Alessandro (http://www.elicotterienavi.com), incuriosita ancora di più dopo averne ricevuto uno, molto bello, in regalo.

    Una bella e vasta collezione di Crest è presente a bordo del Vespucci che, durante la sua lunga carriera, ne ha ricevuti (e ne continua a ricevere) veramente tanti. Quel veliero ha ospitato veramente molta gente!

  • antonio zingali

    grazie pancrazio hai scritto un bel articolo sulla mia mostra di crest e ti ringrazio la passione per i crest unisce il mio sentimento e amore per la marina militare.

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