Racconti

La Vespuccite

di Roberta – ammiraglia88

Caro Ezio, pensa che bello, ad inizio aprile visiterò i cantieri navali del Muggiano a La Spezia. Mi sto organizzando per questa “trasferta” e … non vedo l’ora! Prima di tutto spero di vedere, ed apprendere, tante cose interessanti e poi … sono contenta perché tornerò nella patria del mio bel Vespucci! Mi sa che sono proprio ammalata di Vespuccite acuta! Cosa ne dici?
Magari, detta così, non sembra, però ti assicuro che non è una cosa negativa, anzi … esserne stata colpita mi fa solo stare benissimo!
Spesso immagino l’affascinante nave scuola Amerigo Vespucci che si lascia guidare dal vento, che gonfia le sue immense vele (è proprio la nave a vela più bella del mondo); vedo l’azzurro dell’immenso mare, suo ambiente naturale, e quello del cielo divisi solo dall’orizzonte; sento il verso dei gabbiani che la rincorrono e la ammirano dall’alto; penso ai navigatori di un tempo e ai loro avventurosi viaggi e alle scoperte. Questo quadro immaginario, ma che rispecchia molto la realtà, il pensare a questa Signora Nave a vele spiegate, mi dà un senso di tranquillità e mi fa sentire bene! E’ una fantastica sensazione, non so come descriverla, è quasi come se il cuore si aprisse, come se ci fosse un improvviso refolo di aria fresca, un senso di immensità, di leggerezza, di libertà. A volte lo definisco proprio il mio tiramisù, e questo … ha il vantaggio che non fa ingrassare!
Succede anche che, se mi imbatto in qualcosa di marinaresco, il pensiero va sempre a lui, a questo fantastico veliero. A questa raffigurazione di forza, di imponenza, ma anche di leggerezza (scivola tra lo sciabordio delle onde) e di libertà. So che dall’altro lato della medaglia c’è sempre l’indaffarato equipaggio, ordinato e con le sue legittime regole, come in ogni eccellente comunità piccola o grande che sia, che deve faticare non poco per presentarci questo gioiello navigante.
Mi piace pensare a quel silenzio che regna in mezzo al mare, a quella tranquillità, a quel sentire solo la natura, a quel vivere senza frenesia (per avanzare si deve affidare al vento!), ed anche questo fa parte della Vespuccite.
Succede anche che, ogni volta che mi capita di sentire il nome di due città, mi si illuminano gli occhi, ed è quasi come quando la febbre ci fa venire gli occhi lucidi! Ecco un altro sintomo della mia Vespuccite. Le due città sono ovviamente La Spezia e Livorno. La prima perché è la casa del “mio” veliero, dove vive per parte dell’anno, quando non fa l’ambasciatore nel mondo, e dove si trovano delle persone specializzate (vista anche la sua veneranda età), che ogni anno, e in qualsiasi occasione sia necessario, si prendono cura di lui e lo riportano allo splendore originario. Come una bella signora (è la Signora dei Mari!) “nasconde i segni del tempo”, e si presenta ogni primavera sempre raggiante e senza mostrare alcuna debolezza. La seconda città, Livorno, come ben sai, è invece legata a questa nave perché è il porto di imbarco, e poi di arrivo, di tutti gli uomini e le donne, che vivono quell’esperienza unica durante la tradizionale annuale Campagna Addestrativa. Ma tutto questo ancora non è sufficiente, la Vespuccite si manifesta anche con il Vespucci come un grande ispiratore. Spesso quando penso a questa nave mi accade un’altra cosa particolare: mi si accende una lampadina; da un piccolo particolare, spontaneamente, nasce l’ispirazione per un aggiornamento del mio sito web amatoriale o, come accade in questo momento, per scrivere qualche frase simpatica alle poche persone, come te, con cui posso condividere questa passione. Dici che avrò bisogno di un periodo di quarantena, come era in uso ai tempi degli antichi velieri?
Non credo, ma tu, comunque, non ti preoccupare, perché in tutto questo trovo molto, e solo, giovamento e non ho intenzione di debellare la mia Vespuccite!

18 commenti

  • Salvatore

    Complimenti anche per la VESPUCCITE . Te lo assicuro che non guarirai mai da questa malattia. Auguri per la trasferta in quel di La Spezia.Ancora auguri per la S.Pasqua .

  • Mario

    Salve Roberta guarda sono veramente felice per tè che hai questa possibilità in bocca alla balena.

  • Roberta

    Grazie!
    E un grandissimo grazie ad Ezio che ha pubblicato le mie “due righe” in questo Oceano del Web.
    Lunga vita al Vespucci e a tutti i suoi ammiratori.

  • ezio

    Carissimi amici io penso che Roberta ci ha fatto perdere nell’oceano di questo bellissimo incantesimo o virus chiamato “vespuccite”. Sei immensa Roberta.

  • Renza

    sono una collega di Roberta mi sembra che il virus della “Vespuccite” stia contagiando anche me (positivamente)

  • ezio

    Carissima Renza sta contagiando tutti e la portatrice sana è la nostra amica Ammiraglia

  • Alessandro

    Mia cara Roberta, la tua innata passione per questo Vascello è a dir poco, superiore alla media, sembra quasi che nelle tue vene scorra acqua di mare e negli alveoli dei tuoi polmoni vi aliti il soffio del mare. Giovane amica, non smettere di sognare di avventure o di lidi lontani oltre gli orizzonti, perché tutto ciò è vita, una meravigliosa vita che si affaccia sulla distesa del globo e porta con se un messaggio di gioia e di serenità. Chi te lo dice è un marinaio che ha vissuto sul mare, assaporandone l’essenza e lo spirito, quello vero… e perché no, anche sorvolando gli infiniti spazi, dall’alto dei quali ho potuto godere della vista di quel magnifico veliero, ADIMENTOSO, SOLARE E ASSOLUTO come il mare. Ciao e… ALI AL VENTO
    C.te Telemaco

  • Eletta

    CIAO ROBERTA, ricordo…
    era circa un anno fa grazie al web, sono approdata sulla tua rotta :AMMIRAGLIA 88…
    Sono ” SALTATA DENTRO” e quel Viaggio di Immagini e Storia per me è stato Appagante.
    Ho appreso dalla Tua Sensibiltà,e oggi Questo Tuo Dono…”Virale positivo..”Solamente Tu puoi Trasportarcelo…anche su facebook.

    ROBERTA CARA, grazie Per La Vespuccite SEI UNA VERA…AMBASCIATRICE !

    Eletta Bimba

  • ezio

    In cuor mio Nave Palinuro è di gran lunga più bella …
    La vespuccite a cui si riferisce Roberta Ammiraglia 88, nativa del sud Tirolo, è per noi marinai, e per lei in particolare, quel virus della nostra idea di libertà.
    Quando coniai all’ufficio immagine e promozione il detto “marinai una volta marinai per sempre” piacque tanto all’ANMIPRES che lo volle suo mentre quella pubblicità e quel progetto fu cestinato dai miei Superiori (… ancora faccio finta di ignorare il motivo).
    Adesso mi taccio per non infierire sulla stupidità di alcuni illuminati di niente…
    Si può essere marinai virtualmente e realmente a noi la scelta ma di una cosa sono certo e non ho alcun dubbio: Roberta è marinaia!

  • ezio

    al volo …
    ti dò l’ok che ho ricevuto dai coniugi per la pubblicazione del loro commento a “La Vespuccite” (che ti riporto in fondo).
    Testualmente ha scritto:
    “Aderiamo di buon grado all’iniziativa. I giovani siete la sola speranza del futuro in un mondo che ha tanto bisogno di speranza e di futuro.
    Grazie I Garofalo ”

    Come vedi il loro cognome è Garofalo, io direi di stare però nel generico e dire “i coniugi”. Vedi tu come è meglio fare! di solito con me si firmano “I coniugi Garofalo”
    Ah, credo che si dica “ad maiora”, giusto? Forse è meglio correggere quel ad meliora che hanno scritto in finale, o no?

    Oggi sono in partenza, verso le 13 comincerò il mio bel viaggetto verso la “particolare” La Spezia.

    Ho visto che vai avanti con il vento in poppa con il tuo blog, una marea di articoli nuovi … ottimo lavoro!
    Buona giornata e buon fine settimana ciao ciao
    Roberta

    —– Messaggio Inoltrato —–
    Da :
    Data : Wed, 7 Apr 2010 19:40:16 +0200

    Abbiamo letto gli articoli e l’aggiornamento. Complimenti.
    Mi è stato spontaneo commentarlo a mia moglie con queste parole” Vorrei essere amato da una donna come Lei (Roberta) ama e ammira il Vespucci. Con lo stesso ardore, trasporto, fremito e passione di chi affida i propri sogni e i propri sentimenti a un ambasciatore di gioia, che percorre gli immensi mari del mondo con le ali del vento”. Questo vuol dire vivere intensamente: finchè è presente questa forza
    è impossibile invecchiare”. Ad meliora! I coniugi

  • ezio

    Hai l’ok della pubblicazione anche del messaggio di Cristina.
    Te lo inoltro qui sotto. … poi … vedrai che non ti riempirò la casella di posta con altre e-mail per qualche giorno ah ah ah
    Buon fine settimaaaaaaaaaaaaana
    Roberta

    —– Messaggio Inoltrato —–

    complimenti Roberta
    stai diventando famosa comunque ti ammiro molto perché scrivi con il cuore il tuo messaggio è curativo – dona tranquillità e voglia di iniziare a conoscere questo mondo che ha qualcosa di
    fantastico la tua amica Cristina.

  • alvaro

    13/04/2010

    alvaaro

    complimenti Roberta

    Sei lo sponsor più grande della nostra grande Ammiraglia,il tuo amore per lei contagia tutti

  • Roberta

    Ciao Ezio,
    ho ricevuto via e-mail una precisazione riguardo a quel Ad meliora e Ad majora.
    Non avendo studiato il latino, non sapevo la differenza.
    Penso che sarai d’accordo se ti riporto il dettaglio di questo “modo di dire”.

    In latino melior e maior (anzi major) sono comparativi rispettivamente di bonus e magnus, con due diversi significati. Mancando nella madrelingua latina l’articolo, il superlativo relativo generico veniva coniato con il caso neutro, il cui accusativo plurale, retto dalla particella ad, era appunto “Ad majora” (per augurare più grandi eventi per esempio nei motti militari) e “Ad meliora” (per augurare migliori fortune, soprattutto in campo intellettuale).
    Cito, per fugare ogni dubbio, i due casi del celeberrimo brano di Seneca, tratto dal De brevitate vitae che così inizia:
    “Recipe te ad haec tranquilliora, tutiora, majora! (Rifugiati in queste cose più sicure più tranquille. più grandi!”…… omissis
    E ancora:
    “Nunc dum calet sanguis, vigentibus ad meliora eundum est” (Ora, finchè il sangue è caldo, pieni di vigore dobbiamo tendere a cose migliori)

  • dott. Piergiorgio

    beh, quoto e sottoscrivo; quando mi viene la Vespuccite “estrema” arrivo persino a una progettazione di massima del rimpiazzo (basti dire che manca l’ adeguato addestramento per i cadetti GN, quindi l’ apparato motore ausiliario che ho in mente e’ a vapore con una bella macchina alternativa (e non a triplice espansione, eh ! ma una ben più temperamentale compound orizzontale 😉 ) ah, e a proposito, QUANDO SI DECIDONO A LEVARE QUELL’ ORRIBILE FUMAIOLO ANNI ’30 E METTERNE UNO STILE PIROVASCELLO DEL 1860 (tralaltro “filologicamente corretto” rispetto a Nave Vespucci ?????

  • Roberto

    Ciao Roberta, a Trento ti ho vista molto interessata specialmente nel guardare il modello dell’Amerigo, e questo mi fa capire quanto tu possa amare questo Veliero grazie Ciao alla prossima e Buon Vento

    Roberto da Venezia Ciao

  • Damiano Golia

    Cari marinai di fatto ,di cuore,di adozione grazie a Roberta ” Ammiraglia88″ ho scoperto il vostro blog.
    Con l’Associazione Marinai di Collegno (TO) ho avuto
    la grande occasione di visitare il Cavour a Muggiano il 13/5 u.s..
    Grande nave .
    Un complimento a tutto l’equipaggio ,per far muovere una nave così occorre professionalità.
    Grazie ai nostri Ciceroni che ci hanno fatto gustare il Cavour , mi sfuggono i nomi un Sottoten di vascello comm. ed un Capo di 1 classe .
    Un grazie al Sig. Comandante per la squisita ospitalità. Sono orgoglioso di Voi tutti.

  • ezio

    Grazie Damiano per avere lasciato una scia su questo nostro piccolo diario di bordo.
    Roberta è un marinaia e soprattutto un esempio di vita.
    Un abbraccio Ezio

  • Mario

    Ciao carissima Roberta sono coerente che sei in grande lavoro sai un poco ti invidio per la grande costanza che hai nell’anima per la M.M io sicuramente non sarei cosi costante sei veramente brava un cordiale saluto da un ex Marinaio.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *