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Il Maelström

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Il Maelström è la più temuta fra le correnti vorticose marine. Si forma nello stretto mare fra l’isolotto di Moskeu e la punta meridionale dell’isola Moskensocy ed è una corrente di marea resa violentissima dalla strettezza del passaggio. Diventa pericolosissima durante le tempeste generando immensi vortici. Fu già leggendaria per la minaccia che rappresentava per i naviganti e si favoleggiava di navi rapite dai suoi gorghi. Si credeva anzi la presenza di un abisso che generasse il vortice. Due volte al giorno il flusso di marea scorre avanti e indietro nello stretto tra Lofotodden e Vaeroy: a causa della conformazione dello stretto, angusto e poco profondo, si genera una corrente molto forte, con onde e vortici che rendono pericolosa la navigazione specie con navi di piccole dimensioni. Il maelström è noto soprattutto per essere stato descritto da due celebri scrittori: Edgar Allan Poe, nel racconto “Una discesa nel maelström e Giulio Verne, nel romanzo “Ventimila leghe sotto i mari”. Recentemente Felice Vinci, nel suo libro “Omero nel Baltico”, ha avanzato l’ipotesi che il gorgo di Cariddi, affrontato da  Ulisse durante le sue peregrinazioni (che, secondo Vinci, si sarebbero svolte nell’Oceano Atlantico e non nel Mar Mediterraneo), altro non fosse che il Maelström.
…questo articolo è dedicato a Riccardo “Chen” Lazzeri che nel lontano 1975 all’Accademia Navale di Livorno, unitamente ad altri aspiranti allievi, dedicarono al Maelstrom il loro corso da ufficiali. Riccardo continuò la sua esperienza in Accademia in qualità di insegnante militare di navigazione ed astronomia.

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