Velieri
-
11-13.8.2022, nave Vespucci sosta a Cadige
- Marinai, Marinai di una volta, Naviglio, Per Grazia Ricevuta, Pittori di mare, Recensioni, Storia, Velieri
10.8.1860, il brigantino Mercurio (Capitano Mortola)
-
Tutti salvi per grazia ricevuta
a cura Sergio Pagni
PER GRAZIA RICEVUTA
Ex voto di proprietà del Museo storico navale di Venezia proveniente dalla Chiesa della Madonna del Carmine di Torre del Greco presso Napoli.
Il quadretto ad olio, che misura cm. 51 x 64, reca in corsivo questa scritta:
“Voto fatto nella Spiaggia San Nicolò Montenegro da N. Muro e R. Loffredo”.
Le sigle V.F.G.A. su questi quadri o foto stanno per: “votum fecit gratiam accepit” (fece un voto e ottenne la grazia). -
6-8.8.2022, nave Vespucci sosta a Casablanca
- Marinai, Marinai di una volta, Naviglio, Per Grazia Ricevuta, Pittori di mare, Recensioni, Storia, Velieri
Il veliero Esther Roy salvo dalla tempesta
a cura Sergio Pagni
PER GRAZIA RICEVUTA
Questo ex voto è custodito presso il Civico museo marinaro Gio Bono Ferrari di Camogli (*).
Su quadro si legge:
“Uragano sofferto dalla nave Esther Roy nel golfo di Stream, in latitudine 32° 08 e longitudine 72° 33. La violenza del mare e del vento ruppe ed empì la nave d’acqua. L’equipaggio, dopo due giorni, fu, per intercezione della Beata del Boschetto, salvato.
Offre quindi il presente per gratitudine e riconoscenza”.
Non vi è data(*) si consiglia la visita al museo.
-
3-9.8.2022, nave Palinuro in sosta a Messina
-
1.8.1812, vascello Gioacchino
di Antonio Cimmino
Il vascello da 74 cannoni Gioacchino fu varato a Castellammare di Stabia il 1° agosto 1812. Costruito per la Marina di Gioacchino Murat (Regno di Napoli 1806 – 1815) era una variante minore della classe francese Temeraire costruita da Jean Francois Lafosse e Philippe Greslé sia progetto di Jacques-Noel Sané.
Caratteristiche tecniche
Dislocamento: 2.966 (5.260) tonnellate
Dimensioni: 55,87 x 14,90 x 7,25
Scafo in legno con carena ramata, 3 Ponti, 2 batterie coperte (ponte inferire: 28 cannoni da 36 libbre; ponte superiore 30 da 24 libbre; castello e cassero: 18 da 8 libbre e 4 carronate da 36 libbre. Tre alberi (trinchetto, maestra, mezzana) con randa alla mezzana e bompresso.Ritornati i Borbone a Napoli, nel settembre 1816 fu ribattezzato San Ferdinando.
Il 10 maggio 1820 fu danneggiato nel porto di Napoli.
Nel 1821 fu radiato, venduto e demolito.