Storia

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    6.4.2009, ore 03.32, L’Aquila è colpita. Noi eravamo lì impietriti ma non rassegnati

    …quel tragico 6 aprile 2009 l’Italia piangeva le vittime del sisma e le immagini della distruzione facevano il giro del mondo. Noi eravamo lì…
    AI MIEI AMICI MUSICISTI DEL CONSERVATORIO E ALLE “VITTIME” DI UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA.

    Trecentonove vittime, settantamila sfollati sono i numeri del terremoto che il 6 aprile 2009 ha distrutto L’Aquila e gran parte dei paesi vicini. Una scossa di magnitudo 5,8 della scala Richter inghiottiva case, monumenti, strade. Crollano Onna, Paganica, Tempere, San Gregorio. Nel capoluogo cedono alla furia del sisma anche gli edifici più nuovi, come l’ospedale e la Casa dello Studente, dove venti giovani perdono la vita schiacciati nei loro letti. La Prefettura, con l’insegna di pietra spaccata in più punti è la foto simbolo del terremoto. L’Aquila diventa il centro del mondo: il premier Berlusconi farà visita più volte all’Abruzzo devastato, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano visita la città martoriata e partecipa ai solenni funerali di Stato. Si allestiscono le tendopoli, la più grande in piazza D’Armi, molte famiglie vengono mandate negli alberghi della costa abruzzese. I “Grandi” della terra si impegnano a ricostruire i monumenti, danneggiati al cento per cento: solo all’Aquila, la città delle 55 chiese, non si è salvato nulla. A fare i conti dei danni ci pensa il ministro dell’Interno Roberto Maroni: per la ricostruzione servono 12 miliardi di euro. Le banche bloccano le rate dei mutui per tutto il 2009. Intanto, è polemica sulla previsione del terremoto fatta da Giampaolo Giuliani: nella settimana precedente al sisma aveva avvisato la protezione civile e i politici locali preoccupato dalle continue scosse e per la stabilità di alcune scuole. Le forze dell’ordine lo denunciano per procurato allarme e subito dopo il terremoto in molti si sono chiesti se, ascoltandolo, la tragedia sarebbe potuta essere evitata. L’inchiesta giudiziaria, sulle cause del sisma e sul perché di tanti crolli, è comunque partita: l’ipotesi di reato è disastro colposo e omicidio colposo plurimo. S’indaga sul perché per costruire l’ospedale è stata usata la sabbia del mare o perché la Casa dello studente si sia sbriciolata. Il premier promette che entro settembre dello stesso anno le tendopoli sarebbero state chiuse e a tutte le famiglie sarebbe stata assegnata una casa: il “Progetto CASE” prevede la costruzione di alloggi per centomila persone. A settembre sono state consegnate le prime casette di legno a Onna. Oggi gli sfollati sono tutti rientrati nelle loro case. In tutto, gli appartamenti assegnati sono stati 11.500. Il 2009 è stato anche l’anno del G8 in Italia: all’inizio pensato per essere realizzato alla Maddalena, si è svolto nella caserma della Guardia di Finanza di Coppito all’Aquila. Le foto di Obama tra le macerie fanno il giro del mondo. Protesta la gente, sfiancata dal caldo dell’estate nelle tendopoli.

    Le vittime accertate del terremoto
    Abdija Nurije nata nel 1968, Alena Airulai nata il 7/2/1998, Carmine Alessandri di 55/65 anni, Silvana Alloggia nata il 9/11/1942, Marco Alviani nato l’11/8/1967, Irma Andreassi nata il 27/9/1936, Maria Antonella Andreassi nata il 3/11/1958, Loreto Andreassi nato il 22/4/1931, Giuseppa Antonacci nata il 31/1/1924, Giusy Antonini nata il 9/7/1984, Maurizio Antonini nato il 2/3/1971, Genny Antonini nata il 17/11/1986, Stefano Antonini nato l’11/8/1999, Maria Assunta Antonucci nata il 16/09/1947, Vittorio Bafile nato il 22/2/1928, Silvana Balassone nata il 17/7/1936, Anna Basile nata il 24/11/1960, Agata Bassi nata il 6/12/1940, Ines Battista nata il 31/01/1933, Martina Benedetta Battista nata il 14/8/1987, Angela Belfatto nata il 2/10/1919, Achille Berardi, Maria Bernardi nata il 16/06/1949, Gaetano Bernardi nato il 26/10/1928, Giovanna Bernardini nata il 28/09/1978, Valentina Berti nata il 11/2/1975. Nicola Bianchi nato il 8/08/1986, Giovanni Biasini nato nel 1946, Elisabetta Biondi nata il 19/7/1936, Mirandolina Bobu Darinca nata il 29/09/1973, Anna Bernardina Bonanni nata il 16/11/1936, Daniela Bortoletti nata il 9/1/1987, Sara Bronico nata il 6/7/1997, Giulio Brunelli nato il 10/1/1937, Bruno Filippo Maria nata il 10/11/1992, Berardino Bruno nato il 23/04/1982, Luisa Brusco nata il 28/2/1913, Angela Calvi Bolognese nata il 4/05/1976, Maria Calvisi nata il 31/5/1926, Massimo Calvitti nato l’8/6/1959, Antonika Canu nata il 27/1/1931, Iolanda Capasso nata il 15/2/1963, Luciana Pia Capuano nata il 25/7/1989, Lidia Carletto nata il 30/1/1933, Anna Maria Carli nata il 18/1/1944, Augusto Carli nato il 3/1/1931, Giulia Carnevale nata il 10/7/1986, Claudia Carosi nata il 25/5/1979, Giovannino Carpente nato l’1/01/1953, Luigi Cellini nato il 17/11/1993, Ludovica Centi nata il 28/09/2008, Antonio Centi nato il 21/06/1947, Rocco Centi Pizzutilli, Davide Centofanti nato il 12/9/1989, Teresa Cepparulo nata l’8/5/1948. Francesca Cervo nata il 6/8/1945, Marija Chernova nata il 7/01/2001, Achille Chiarelli nato il 17/7/1934, Katia Cialone il 9/06/1975, Elvezia Ciancarella nata il 13/12/1958, Adalgisa Cicchetti nata l’8/05/1932, Anna Cimini nata il 27/4/1928, Concetta Cimorroni nata il 28/11/1945, Lorenzo Cini’ nato l’1/6/1986, Matteo Cinque nato il 5/8/1999, Davide Cinque nato il 22/10/1997, Elena Ciocca nata il 3/10/1919, Loris Ciolfi, Danilo Ciolli nato il 25/10/1983, Chiarina Cirella nata il 16/4/1921, Dario Ciuffini nato il 16/4/1983, Nadia Ciuffini nata il 21/9/1952, Fernanda Ciuffoletti nata il 9/3/1919, Anna Cocco nata il 15/8/1928, Ada Emma Colaianni nata l’11/12/1926, Antonina Colaianni nata il 30/9/1926, Daniele Colaianni nato nel 1933, Elisa Colaianni nata il 10/10/1933, Giovanni Compagni nato l’11/03/1982, Alessandra Cora nata l’8/01/1986. Rocco Corridore nato il 5/4/1946, Giovanni Cosenza nato il 20/12/1926, Luigia Costantini nata il 7/1/1932, Armando Cristiani di 24 anni, Angela Antonia Cruciano nata il 13/6/1987, Andrea Cupillari nato il 11/1/197, Alice Dal Brollo nata il 24/12/1988, Giovanna Damiani nata il 4/4/1923, Osvaldo D’amore nato il 22/5/1951, Vinicio D’Andrea nato il 14/6/1926, Giannina D’Antonio di 60/70 anni, Lisa De Angelis nata il 3/2/1939, 22 – Jenny De Angelis nata il 18/3/1983, Fabio De Felice nato il 9/8/1987, Antonio De Felice nato il 14/1/1966, Alexandro De Felice nato il 30/1/2005, Lorenzo De Felice nato il 14/1/2006, Luigi De Iulis nato il 5/2/1927, Cursina Roberta De La Cruz nata il 4/2/1952. Maria Giuseppa De Nuntiis nata l’1/1/1925, Anna Maria De Paolis nata il 17/4/1949, Angelina De Santis nata il 20/4/1927, Panfilo De Vecchis nato il 25/10/1922, Sara De Vecchis nata l’1/2/1987, Pasquale De Vecchis nato il 12/12/1938, Maria Laura Del Beato nata l’ 8/3/1933, Marisa Del Beato nata il 4/7/1935, Serafina Deli nata il 18/11/1925, Lorenzo Della Loggia nato il 2/12/1983, Alfredo D’Ercole nato il 17/5/1942, Simona D’Ercole nata il 23/5/1979, Giuliana Di Battista nata il 4/3/1932, Luca Di Cesare 50 anni, Rosina Di Filippo nata il 26/2/1924, Maria Di Giacobbe nata l’1/11/1947, Stefania Di Marco nata il 12/2/1952, Paolo Di Marco nato il 30/3/1987, Alessio Di Pasquale nato il 14/10/1988, Alessia Di Pasquale nata il 10/8/1986, Gabriele Di Silvestre nato il 10/8/1989, Alessio Di Simone nato il 13/9/1984, Domeica Di Stefano nata il 23/1/1943. Odolinda Di Stefano nata il 5/7/1937, Caterina Di Vincenzo tra 55/65 anni, 22Assunta D’Ignazio nata l’ 11/11/1937, Corrado Dottore nato il 3/04/1963, Boshti El Sajet nato il 9/12/2005, Liliana Elleboro nata il 17/2/1933, Adriana Enesoiu nata l’11/05/1961, Andrea Esposito nato il 12/4/2006, Francesco Maria Esposito nato il 16/2/1985, Domenica Fabi nata il 12/2/1934, Delia Solidea Ferella nata il 5/5/1928, Filippo Ferrauto nato il 19/4/1932, Claudio Fioravanti nato il 28/3/1943, Liliana Fiorentini nata il 12/07/1931, Elpidio Fiorenza nato il 26/10/1983, Rosalba Franco, Mauran Frati’ nata il 13/1/1997, Wilma Gasperini nata il 29/8/1926, Giuseppina Germinelli del 2002, Chiara Germinelli del 1998, Micaela Germinelli nata il 16/8/1995, Rosa Germinelli nata il 29/3/1992, Costantin Ghiroceanu Laurentiu nato il 19/12/1968, Antonio Iavan Ghiroceanu nato il 12/11/2008, Aurelio Giallonardo nato il 16/6/1930, Salvatore Giannangeli nato il 25/9/1934, Vincenzo Giannangeli nato il 9/10/1973, Riccardo Giannangeli nato il 13/05/1977, PIervincenzo Gioia nato il 7/06/1963. Luigi Giugno nato l’1/8/1974, Francesco Giugno nato il 20/9/2007, Armando Giustiniani nato il 30/4/1916, Kristina o Marina Grec di 3-5 anni, Alberto Guercioni nato il 16/8/1973, Demal Hasani nato il 15/12/1967, Refik Hasani nato l’1/05/1965, Hamade Husein nato il 28/7/1987, Franca Ianni nata il 17/3/1948, Michele Iavagnilio nato il 20/9/1983, Maria Incoronata Iberis nata il 2/4/1927, Pierina Innocenzi nata il 3/9/1952, Carmelina Iovine nata il 15/12/1986, Giuseppe Italia nato il 2/8/1963, Vassilis Koufolias nato l’8/9/1981. Ivana Lannutti nata il 3/7/1986, Maria Leonetti nata il 21/3/1928, Vezio Liberati nato il 12/6/1946, Vincenzo Liberati nato il 6/11/1941, Giovanna Lippi nata l’1/1/1955 , Giuseppe Lippi nato il 3/12/1918, Pasqualina Lisi nata il 3/3/1950, Laura Longhi nata il 10/5/1935, Lidia Lopardi nata il 18/3/1917, Luca Lunari nato il 15/3/1989, Ada Magno nata il 5/10/1916, Francesca Marchione nata l’8/8/1984, Elide Marcotullio nata l’11/2/1939, Maria Marcotullio nata il 6/11/1939, Bruno Marcotullio nato il 13/5/1942, Carmine Marotta nato il 13/1/1962. Maria Gilda Marrone nata il 24/7/1920, Lina Loretta Marrone nata il 15/4/1927, Maria Fina Marrone nata il 29/10/1923, Giuseppe Marzolo nato l’11/4/1976, Patrizia Massimino nata il 19/8/1954, Luana Mastracci nata il 5/12/1961, Luisa Mastropietro nata il 16/1/1935. Anna Mazzarella 6/9/1929, Valeria Mazzeschi nata il 23/9/1924 , Giuseppe Miconi nato il 19/3/1920, Roberto Migliarini nato il 6/12/1966, Maria Civita Mignano nata il 20/8/1984, Francesca Milani nata il 10/1/2000, Erminia Monti Vicentini nata l’11/11/1945, Federica Moscardelli nata il 19/4/1984, Silviu Daniel Muntean nato il 22/11/2002, Liberio Muzi nato il 26/4/1920, Lucilla Muzi nata il 13/12/1961, Cesira Pietrina Nardis nata il 3/4/1934, Maurizio Natale nato il 7/12/1987, Vincenzi Negrini nata il 25/2/1929, Ondrey Nouzovsky nato il 25/5/1991, Francesca Olivieri nata il 3/8/1986, Francesco Olivieri nato il 19/2/1951, Valentina Orlandi Argenis nata l’1/1/1986. Valbona Osmani nata il 13/4/1996, Arianna Pacini nata il 30/7/1982, Anna Palumbo nata il 9/6/1947, Maria Gabriella Paolucci nata il 3/3/1959, Arturo Papola nato il 9/5/1942, Elena Papola nata il 24/2/1935, Maria Paola Parisse nata il 10/5/1993, Domenico jr Parisse nato il 7/8/1991, Domenico Parisse sr nato il 31/10/1934. Anna Parobok nata il 25/7/1990, Fabiana Andrea Passamonti nata il 6/7/1970 , Sonia Pastorelli nata il 18/7/1964, Aleandro Pastorelli nato il 19/7/1921, Sara Persichetti nata il 2/1/1986, Tommaso Pezzopane nato il 5/2/1928, Iole Pezzopane nata il 13/6/1918, Susanna M. Celeste Pezzopane nata il 4/10/1983, Bendetta Pezzopane nata il 16/8/1982. Ilaria Placentino nata il 10/11/1989, Paola Puglisi nata il 18/12/1940, Andrea Puliti di 30-40 anni, Ilaria Rambaldi nata il 24/1/1984, Rossella Ranalletta nata il 22/10/1984, Oreste Ranieri nato il 24/04/1932, Carmen Romano nata il 24/05/1988, Giustino Romano nato il 6/9/1984, Elvio Romano nato il 31/8/1984, Maurizio Rocco Romualdo nato il 6/10/1920, Antonina Rosa nata il 7/12/1925, Michela Rossi nata il 27/4/1971, Valentina Rossi nata il 22/4/1975, Silvana Rotellini nata l’11/19/1933, Annamaria Russo nata il 24/1/1970, Serenella Sabatini nata il 7/9/1960, Martina Salcuni nata il 31/3/1988, Antonio Salvatore nato il 10/2/1931, Anna Santilli nata il 9/7/1934, Marco Santosuosso nato il 5/9/1988. Edvige Sbroglia di 45-50 anni, Maria Santa Scimia nata il 12/1/1935, Serena Scipione nata il 5/5/1984, Lorenzo Sebastiani nato il 28/9/1988, Maria Grazia Semperlotti nata il 17/9/1965, Ernesto Sferra nato il 26/10/1925, Emidio Sidoni nato l’8/1/1922, Emanuele Sidoni nato il 10/06/1948, Vittoria Silvestrone nata il 20/11/1917, Francesco Smargiassi nato il 26/2/1944, Flavia Spagnoli nata il 4/4/1989, Sandro Spagnoli nato il 25/12/1957, Assunta Spagnoli nata il 4/2/1949, Claudia Spaziani nata nel 1963 , Aurora Sponta nata il 25/2/1936, Michele Strazzella nato il 22/1/1981, Suor Lucia Rosina Ricci nata il 3/11/1926, Vittorio Tagliente nato il 11/7/1983. Marino Tamburro nato il 18/12/1930, Giuliana Tamburro nata il 9/01/1963, Enza Terzini nata il 2/2/1988, Ivana Testa nata il 6/10/1930, Evandro Testa nato il 7/6/1913, Noemi Tiberio nata il 2/2/1975, Paola Tomei nata il 28/5/1960, Raffaele Troiani nato il 19/1/1975, Giuliana Turco di 55-65 anni, Maria Urbano nata il 23/3/1989, Mario Valente nato il 26/3/1926, Matteo Vannucci nato il 21/6/1986, Vittoria Vasarelli nata l’1/1/1924, Giuseppina Vasarelli nata il 2/9/1929, Paolo Verzilli nato l’11/4/1982, Daniela Visione nata il 20/3/1966, Fabrizia Vittorini, Armedio Zaccagno nato il 7/9/1923, Sergio Zaninotto nato il 4/9/1940, Roberta Zavarella nata il 23/12/1983, Marta Zelena nata il 15/7/1992, Guido Zingari nato il 17/1/1949, Giuseppina Zugaro nata il 17/6/1956.

  • Curiosità,  Marinai,  Marinai di una volta,  Pittori di mare,  Recensioni,  Storia

    Marinaio e macchina per cucire

    di Carlo Di Nitto

    Una nave era ed è come una piccola città, con le sue attività e le sue necessità quotidiane risolte dai suoi “piccoli” marinai artigiani.

    In questa simpatica cartolina pubblicitaria, databile agli anni ’20 dell’appena trascorso secolo, vediamo rappresentati marinai della Regia Marina intenti a confezionare bandiere seduti dietro due macchine per cucire Singer. Lo avreste mai pensato? Oggi sarebbe inimmaginabile, ma erano altri tempi …

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    5.4.1939, impostazione del regio sommergibile Capitano Tarantini

    a cura Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    Regio sommergibile Tarantini
    Dislocamento: in superficie: 1166 t. – sommerso: 1484 t.
    Lunghezza: 76,1 m.
    Larghezza: 6,98 m.
    Motori: principali 2D3500 HP – secondari 2E1500 HP
    Velocità: in superficie: 18 nodi – sommerso: 8 nodi
    Equipaggio. 7 Ufficiali – 50 Sottufficiali e comuni.

    Breve storia
    Il regio sommergibile Capitano Tarantini fu impostato il 5.4.1939 presso il Cantiere Tosi -Taranto.
    Fu varato il 7.1.1940 e consegnato alla Regia Marina il 16.3.1940.
    Il 16.6.1940, al Comando del Capitano di corvetta Alberto Iaschi,  era in missione nelle acque di Gaudo  per effettuare opera di sbarramento presso i Dardanelli.
    Il 27.6.1940 fu impiegato per pattugliamento nelle acque antistanti Haifa, ma il giorno successivo in Mar Jonio, mentre si trovava  in navigazione di superficie fu attaccato, senza subire danni, da un aereo nemico.
    Il 31.8.1940, dopo aver effettuato missioni in Mediterraneo,  il sommergibile salpò da Trapani per trasferimento a  Bordeaux.
    L’11.11.1940, salpo dalla base di BETASOM per operare nelle acque antistanti la Scozia ma venne travolto da una forte burrasca rendendolo non operativo.
    Tra il 2 e il 4 dicembre venne avvistato da forze nemiche  che gli provocarono avarie gravi.
    Il giorno successivo, a causa di violentissima tempesta, perse in mare il 2° C° N Sergio Ciotti.
    Il 9 dicembre intraprese nuovamente la navigazione, scortato da unità tedesche.
    Il 15.12.1940  fu colpito da un siluro del sommergibile Thunderbolt, che lo affondò.
    Il relitto del regio sommergibile Capitano Tarantini giace ancora sul fondale sabbioso nel punto 43°30’102 N e 001°22’839 O a circa 15 miglia dalla costa, ad una profondità compresa tra i 35 ed i 40 metri.
    Sopravvissero solo 5 membri dell’equipaggio.
    Fu radiato il 18.10.1946.

    Non fecero rientro alla base

    Carmine Abate, sottocapo
    Giovanni Arpe, comune
    Corrado Baldini, comune
    Francesco Basile, sottotenente di vascello
    Valentino Borghetti, comune
    Ugo Bucciol, secondo capo
    Pasquale Bufalo, comune
    Giorgio Caira (o Caita), comune
    Salvatore Campisi, comune
    Fulvio Campolongo, secondo capo
    Alfonso Caradonna, sottocapo
    Francesco Cassisa, comune
    Angelo Catania, sottocapo
    Agostino Cavallo, secondo capo
    Giusto Centini, comune
    Raffaele Ciccarelli, comune
    Gino Cocozza, sottocapo
    Domenico Colombo, comune
    Giorgio Corazzi, guardiamarina
    Leonardo Covelli, secondo capo
    Amleto D’Alicis, secondo capo
    Leo Ferdinando Del Ben (o Del Bene), comune
    Francesco Ferrando, comune
    Carlo Genovese, secondo capo
    Romualdo Gerentini, sergente
    Alfredo Grassano, sottocapo
    Alfredo Iaschi, capitano di corvetta (comandante)
    Antonio Ivaghes, sottocapo
    Angelo La Greca, sottocapo
    Dino Lamponi, comune
    Calderoro Longo, comune
    Salvatore Marra, sottocapo
    Giovanni Maviglio, comune
    Italo Mazzella, comune
    Agostino Miotto, sottocapo
    Onofrio Mommo, comune
    Giuseppe Mongelli, comune
    Carmelo Moschella, secondo capo
    Giacomantonio Muccilli, comune
    Giuseppe Papini, comune
    Gioacchino Pastanella, capo di terza classe
    Francesco Petracca, comune
    Giuseppe Raimondi, secondo capo
    Augusto Raiteri, capitano del Genio Navale (direttore di macchina)
    Antonio Romano, comune
    Enrico Rossini, capo di seconda classe
    Angelo Rusconi, comune
    Guido Sgattoni, comune
    Francesco Taricco, tenente del Genio Navale
    Biagio Tramontana, comune
    Manlio Valchera, sottotenente di vascello
    Ernesto Versa, tenente del Genio Navale
    Giobatta Vigezzi, comune
    Nello Zambelli, comune
    Aldo Zunarelli, comune
    Antonio Zuppelli, sottocapo
    (fonte conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.com)

  • Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Recensioni,  Storia

    5.4.1901, entra in servizio la regia nave Varese

    a cura Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    L’incrociatore corazzato Varese, nei primi anni di servizio, fu una delle tra unità della classe “Giuseppe Garibaldi” costruite per la regia Marina Italiana; altri sette simili unità furono venduti all’estero, quattro all’Argentina, due al Giappone e una alla Spagna.

    Dati Tecnici
    Nome: Varese
    Tipo: incrociatore corazzato
    Classe: Giuseppe Garibaldi
    Cantiere Orlando, Livorno
    Impostazione: 21 aprile 1898
    Varo: 6 agosto 1899
    Completamento: 1901
    Servizio: 5 aprile 1901
    Dislocamento: normale 7.350 tonn. – pieno carico 8.100 tonn.
    Dimensioni: lunghezza f.t. 111,76 m. – lunghezza p.p. 104,86 t. – larghezza 18,25 m. – immersione 7,10 m.
    Motore: 2 motrici alternative verticali a triplice espansione – 24 caldaie – potenza 14.000 ihp – 2 eliche
    Velocità: 20 nodi
    Autonomia: 4.300 miglia a 10 nodi
    Combustibile: carbone 1.200 tonn.
    Protezione acciaio cementato sistema Harvey – ponte da 38 a 50 mm. – cintura da 50 a 150 mm. – batterie 50 mm. – scudi artiglierie da 100 a 150 mm. – torrione da 50 a 150 mm.
    Armamento: 2 pezzi da 203 mm. / canna 45 calibri – 1 pezzo da 254 mm. / canna 40 calibri – 14 pezzi da 152 mm. / canna 40 calibri – 10 pezzi da 76 mm. / canna 40 calibri – 6 pezzi Hotchkiss Mk I da 47mm. / canna 50 calibri / proietto 3 libbre – 2 mitragliere Maxim MG – 4 tubi lanciasiluri da 450 mm.
    Equipaggio: permanente effettivo 549 di complemento 1.200
    Radiazione: 4 gennaio 1923.

    Progettata dall’Ispettore Generale del Genio Navale Ing. Edoardo Masdea su indirizzo dell’Ispettore del Genio Navale Benedetto Brin, risultò un’eccellente unità sia per progetto sia per costruzione.
    Modello intermedio tra la corazzata e l’incrociatore, univa la potenza di fuoco della prima alla velocità e manovrabilità del secondo.
    Note storiche Partecipò alla guerra italo – turca e al primo conflitto mondiale.
    Dal 1920 al 1922 fu impiegata come Nave Scuola per gli allievi dell’Accademia Navale.
    Fonte www.marina.difesa.it

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    5.4.1877, il bastimento Bartolomeo Marciani

    a cura Sergio Pagni

    PER GRAZIA RICEVUTA

    Ex voto custodito al Civico museo marinaro Gio Bono Ferrari di Camogli (*).
    Sul quadro si legge:
    Orribile uragano sofferto dalla nave denominata Bartolomeo Marciani, capitano Antonio Brignati. Trovandosi al 36’55 di latitudine e al 72’ 48 di longitudine Greenwich il 5 aprile 1877, il vento furioso le portò via tutte le vele che erano spiegate e di più anche mezza vela di maestra, che era data a volta, e sbandò il bastimento come qui sopra si vede. Tutto l’equipaggio non vedeva più altro scampo che in Dio e Maria Santissima del Boschetto, dai quali invocavano grazia ed aiuto. Infatti l’ottennero. Cessò il maltempo e, a poco a poco, riuscirono a raddrizzarsi e proseguire il loro viaggio a salvamento. Perciò il suddetto capitano dona il presente al Santuario in omaggio e ringraziamento di tanta grazia ricevuta”.

    (*) se ne consiglia vivamente la visita.

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    5.4.1923, radiazione della regia nave Espero (1°)

    a cura Carlo Di Nitto

    Appartenente alla classe “Nembo”, dislocava 386 tonnellate. Varato il 09/07/1904 presso i Cantieri Pattison di Napoli, entrò in servizio nella Regia Marina il 1°aprile 1905.
    Durante la Grande Guerra fu particolarmente attivo nelle acque dell’Adriatico per servizi di scorta convogli e di pattuglia.
    L’8 dicembre 1920, durante le tristi vicende dell’occupazione di Fiume da parte del poeta Gabriele d’Annunzio e della Reggenza italiana del Carnaro, l’ “Espero”, che svolgeva compiti di scorta sulla rotta Trieste -Sebenico, passò dalla parte di d’Annunzio e raggiunse Fiume con altre unità.
    Il 26 dicembre successivo, durante il cosiddetto Natale di Sangue, fu cannoneggiato ed incendiato dalla corazzata Andrea Doria, riportando gravi danni e la perdita di un suo marinaio: Desiderato Rolfini.
    Nel gennaio 1921 l’Espero rientrò a Pola e, come le altre navi che si erano schierate con i legionari fiumani, fu disarmato e radiato per essere subito re-inscritto nei ruoli del naviglio militare con il nome Turbine, appartenuto ad una unità gemella perduta in guerra.
Declassato a torpediniera nel luglio del 1921, fu radiato definitivamente il 5 aprile 1923 e quindi avviato alla demolizione.

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    5.4.1901, entra in servizio la regia nave Giuseppe Garibaldi (2°)

    di Carlo Di Nitto

    Il regio incrociatore corazzato “Giuseppe Garibaldi” (2°), classe omonima, dislocava 8100 tonnellate. Fu la seconda unità italiana a portare il nome dell’Eroe dei Due Mondi. Venne impostato l’8 giugno 1898 presso i Cantieri Ansaldo di Sestri Ponente. Varato il 26 giugno 1899, entrò in servizio il 5 aprile 1901.
    Partecipò alla la guerra italo – turca nelle acque della Libia, dell’Egeo e del Levante e, sotto le insegne del Contrammiraglio Thaon de Revel, svolse importanti azioni durante le campagne di Tripoli, Tobruk, in Siria e nei Dardanelli.
    Il 24 febbraio 1912, insieme alla gemella “Francesco Ferruccio”, affondò la cannoniera turca “Avnillah” al largo di Beirut.
    Andò perduto di fronte alle coste dalmate il 18 luglio 1915 per siluramento da parte del sommergibile austriaco U 4, mentre era impegnato nel bombardamento della linea ferroviaria Ragusa – Cattaro.In seguito al siluramento furono fortunosamente tratti in salvo 525 uomini dell’equipaggio del “Garibaldi”, mentre 53 scomparvero con la nave.

    Nell’opera austriaca “Die Unterseeboote österreich-ungarns” (I sottomarini dell’Austria-Ungheria) è riportato un episodio significativo, esempio delle norme cavalleresche che ancora regolavano la guerra in mare. Un incrociatore italiano – probabilmente il “Vettor Pisani” – accorse in aiuto dell’unità colpita innalzando la bandiera della croce rossa. Malgrado il sommergibile responsabile dell’attacco costituisse una preda appetibile – se non altro per spirito di vendetta – non accennò minimamente ad aprire il fuoco contro di esso, preferendo dedicarsi al recupero dei naufraghi. Dal canto suo, il comandante dell’unità austro-ungarica, T. V. Rudolf von Singule, assolutamente non volle approfittare della situazione e attaccare una nave avversaria, resa vulnerabile dall’opera di recupero che si accingeva a portare a termine.
    Questa unità lega il suo nome alla Città di Gaeta in quanto vi fu letta a bordo non ufficialmente ma per la prima volta la Preghiera del Marinaio.
    Era il mese di gennaio 1902 e l’unità era dislocata in rada. Il mese successivo, trasferitosi a Genova gli venne consegnata la Bandiera di Combattimento; durante questa cerimonia fu recitata e ufficializzata la lettura della Preghiera del Marinaio.
    Il suo motto fu: “Obbedisco”.
    ONORE AI CADUTI !