Sociale e Solidarietà

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    Francesco De Rizzo (Schio, 15.10.1921 – Mar Mediterraneo, 5.10.1943)

    Marinai di Spirito Santo

    (Schio, 15.10.1921 – Mar Mediterraneo, 5.10.1943) 

    Abbiamo ricevuto la seguente richiesta

    “Buongiorno, ho ritrovato delle vecchie lettere di mio zio marinaio caduto in battaglia; era imbarcato sul cacciatorpediniere Euro e quando fu attaccato da aerei tedeschi il primo ottobre 1943 a Lero, mio zio fu tra le vittime del bombardamento. Mio zio si chiamava Francesco De Rizzo, classe 1921, di Schio (Vi). Da una lettera in particolare, leggo di un tale sergente furiere Giovanni Ralla (*) e capisco che c’era una sentita amicizia tra i due. Sarei semplicemente curioso di sapere se questo Sergente (sopravvissuto a Lero, deportato in Germania, successivamente rientrato in Patria), è ancora in vita per chiedere notizie e foto su mio zio; qualora non lo fosse, potrei rivolgermi a degli eventuali famigliari. Vi chiedo gentilmente se voi potete aiutarmi o casomai a chi potrei rivolgermi.”
    Alberto

    Egregio sig. Alberto,
    purtroppo il tempo non gioca a nostro favore. Non sappiamo se il Sergente che Lei ha citato sia ancora in vita o se è già salpato per l’ultima destinazione; in separata sede le daremo dei consigli per la ricerca e comunque, qualora qualche familiare o conoscente ci contatti glielo faremo sapere. Dal Suo racconto e da quanto a nostra conoscenza, possiamo dare in ogni caso delle indicazioni e dei consigli.
    Come già pubblicato nel presente Blog il tutto incominciò ………..“Alle 9.05 del 26 settembre 1943 iniziò il primo attacco aereo tedesco sull’isola di Lero. Furono distrutte caserme, affondato il cacciatorpediniere greco “Principessa Olga“, dove era in visita una scolaresca locale, affondato il MAS 534, colpito un cacciatorpediniere inglese. Purtroppo senza la stazione di avvistamento verso Ovest dell’isola di Sira le batterie italiane furono colte di sorpresa e purtroppo, per i forti riverberi nella baia di Portolago, anche i radar britannici non riuscirono ad avvistare gli aerei. Il primo attacco era pienamente riuscito, non tanto per i danni materiali inflitti, quanto per le vittime di innocenti sul cacciatorpediniere greco ed i danni al cacciatorpediniere britannico.
    Nel pomeriggio furono danneggiati, ed in seguito affondarono, anche il piroscafo Prode ed il Taranrog (requisito ai Tedeschi a Rodi). Il nostro cacciatorpediniere Euro ed altri mezzi minori si salvarono diradandosi.
    Dal mattino del 26 settembre, sino a tutto il 31 ottobre 1943, l’isola subì una accanita e continua offensiva aerea.”
    1) IL CACCIATORPEDINIERE EURO E L’ISOLA DI LERO
    La sorte dell’Euro era stata solo rimandata poiché successivamente la nave fu gravemente danneggiata il 1º ottobre 1943, da alcune bombe cadute vicino allo scafo durante un attacco aereo tedesco, mentre era alla fonda nella rada di Parteni di Lero. Nuovamente colpita fu affondata nel bombardamento del successivo giorno 3. Tale ricostruzione spiega perché su alcuni testi sono riportate entrambe le date.
    Il Comandante Meneghini ed i superstiti dell’equipaggio combatterono sull’isola e furono tra gli ultimi ad arrendersi il 17/11/1943. Il comandante Meneghini venne fucilato e alla sua Memoria gli fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il resto dell’equipaggio fatto prigioniero fu rinchiuso inizialmente nel piccolo aeroporto di Zerocampo e successivamente con navi ad Atene e poi con carri ferroviari fu deportato in diversi lager tedeschi o in Polonia, come quelli di Schokken in Polonia o di Vilniansk in Ucraina.
    Sul Cacciatorpediniere Euro durante la guerra ci furono in totale 29 caduti. Se togliamo quelli deceduti prima del 26 settembre 1943 ne restano 21 dei quali 15 caddero a Lero, 1 a Rodi, 4 morino in prigionia e 1 morì al suo rientro in Italia.
    Le sia da conforto sapere che per coloro che sono deceduti a Lero la funzione religiosa fu celebrata da Padre Igino Lega, “l’uomo degli altri”, un cappellano militare gesuita che fu anche deportato in diversi lager tedeschi, perché voleva seguire la sorte dei ‘suoi’ Marinai. Ne tornò con l’ultimo dei convogli, provato nel fisico e duramente ferito nell’animo. Gli venne conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare per il suo operato spirituale. E’ in corso il processo di beatificazione.
    A Lero i marinai italiani dimostrarono al mondo intero che l’Italia non era morta ed essi, anzi, tenendo fede al giuramento, riaffermarono con forza la piena esistenza della propria Patria, gettando così le basi della sua rinascita.

    Padre Igino Lega celebra la messa sull’isola di Lero

    2) LA SEPOLTURA
    Per quanto riguarda Francesco De Rizzo nell’Albo d’Oro della Marina Militare ed in quello di ONORCADUTI è riportata come data di morte quella del 5 ottobre 1943.
    https://www.difesa.it/Il_Ministro/CadutiInGuerra/Pagine/default.aspx

    Sul sito dello stesso ONORCADUTI in cui sono riportate invece le sepolture la data di morte è quella del 1 ottobre 1943:
    https://www.difesa.it/MINISTRO/COMMISSARIATO_GENERALE_PER_LE_ONORANZE_AI_CADUTI_IN_GUERRA/Pagine/Ricerca_sepolture.aspx

    Mistero dell’informatica o mancato incrocio dei dati? In realtà una spiegazione può essere data, fermo restando il mancato incrocio dei dati, possiamo condividere che suo zio è morto l’1 ottobre e sepolto a Lero cosa che è stata registrata da ONORCADUTI solo dopo il rientro dei resti da Lero leggendo il verbale R.O. 738. In particolare, i caduti di Grecia ed Albania della 2 guerra mondiale sono stati tumulati nel Sacrario Militare d’Oltremare di Bari a meno di quelli i cui parenti hanno chiesto di seppellirli vicino alla propria famiglia. Per avere conferma basta richiedere ad ONORCADUTI se possono dare copia del già citato verbale R.O. oppure avere un estratto delle notizie relative a suo zio in esso contenute.
    Veniamo ora al Sacrario di Schio. Confermo che nell’elenco del Sacrario è riportato il nominativo “De Rizzo Francesco”. Il nominativo è riportato in colore blu e in fondo all’elenco è scritto che in blu sono indicati i civili e militari morti a Schio causa incursioni aeree (sepolti all’interno della Chiesetta). Questo chiaramente non torna. Cosa fare? Semplice, telefonare al sacrario e fare presente/correggere l’anomalia chiedendo, eventualmente, una diversa collocazione della salma. Può contattare il Sacrario al tel. 0424.463088 oppure inviare una e-mail al seguente link: asiago@onorcaduti.difesa.it. Qualora, invece, volesse andare di persona il Sacrario è aperto i giorni feriali, escluso il lunedì, dalle ore 09.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.30, e nei giorni festivi dalle ore 09.00 alle ore 13.00.

    3) COME CERCARE ULTERIORI NOTIZIE
    Innanzitutto deve sapere che l’Associazione Marinai di Foligno è intitolata in ricordo della Medaglia d’Oro Vittorio Meneghini loro concittadino allora comandante del Cacciatorpediniere nave Euro. Non posso escludere che possano darle una mano nella ricerca (0742 344717). Infine può rivolgersi ai seguenti Enti:

    a) per richiedere una eventuale copia del Verbale R.O.738
    Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra
    Inviando una email al seguente indirizzo: onorcaduti@onorcaduti.difesa.it  
    oppure tramite posta ordinaria al seguente indirizzo:
    Ministero della Difesa
    Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra
    Direzione Storico Statistica
    Via XX Settembre, 123/a – 00187 ROMA
    Può anche rivolgersi ai seguenti numeri telefonici: +390647355135 +390647354990.

    b) per lo stato di servizio
    Ministero della Difesa
    Direzione Generale per il Personale Militare V Reparto
    viale dell’Esercito, 186 – 00143 Roma;

    c) per il foglio matricolare
    Centro Documentale (ex Distretti Militari) e/o all’Archivio di Stato competente per territorio, in base alla provincia di nascita del Caduto;

    d) per la documentazione anagrafica (atto di nascita, atto di morte, ecc..):
    al Comune di nascita del Caduto;

    e) per le notizie/documenti relative alla definizione dello “staus giuridico matricolare” di Caduto/Disperso in guerra e relativo inserimento nell’Albo d’Oro:
    Ministero della Difesa
    Direzione Generale della Previdenza Militare, della Leva e del Collocamento al Lavoro dei Volontari Congedati – III Reparto – 10^ Divisione Albo d’Oro
    viale dell’Esercito, 186 – 00143 Roma;

    f) per le vicende storiche del reparto/unità di appartenenza del Caduto:
    agli Uffici Storici dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare e dell’Arma dei Carabinieri, i cui recapiti potranno essere reperiti sui rispettivi siti internet (normalmente non fanno ricerche per conto terzi per cui occorre andare di persona. Deve prima contatttarli);

    g) per le onorificenze e le decorazioni relative al Caduto:
    Ministero della Difesa
    Direzione Generale per il Personale Militare
    V Reparto – 10^ Divisione Ricompense ed Onorificenze
    viale dell’Esercito, 186 – 00143 Roma.

    h) Sacrario di Schio
    Può contattare il Sacrario al tel. 0424.463088 oppure inviare una e-mail al seguente link: asiago@onorcaduti.difesa.it

    4) RIFERIMENTI
    Maggiori notizie sul Cacciatorpediniere Euro e sull’isola di Lero può trovarle ai seguenti link e sui seguenti documenti:
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2017/10/il-valoroso-regio-cacciatorpediniere-euro-2/
    https://it.wikipedia.org/wiki/Euro_(cacciatorpediniere_1927)
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2018/03/23-3-1951-in-ricordo-di-padre-igino-lega/
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2017/09/giacomo-corti-deceduto-nel-2003-e-lero-lisola-degli-eroi/
    http://www.leros.org/lerostouristhttp/wwiileros_video_books.htm
    https://www.youtube.com/watch?v=QZSDtGVjxXw
    https://www.limoney.it/projects/7-la-storia-di-leros-l-isola-dimenticata-andrea-villa

    • “Lero” di Virgilio Spigai – Editore: Società Editrice Tirrena Livorno Ed. 1949
    • “Una sigaretta sotto il temporale (storia di una fuga dall’isola di Leros)” di Angelo Martinelli – Editore: Marino Solfanelli Editore Chieti Ed. 1988
    • “Lero Eroica (dagli scritti di Padre Igino lega S.J.)” a cura del Centro Veritas et Amor – Editore: Editrice Italica Pescara Ed. 1974
    • “Avvenimenti in Egeo dopo l’Armistizio Vol. XVI” – Editore: Ufficio Storico della Marina Militare Ed. 1972
    • “La Marina Militare nella seconda Guerra Mondiale. Tomo II – Navi Mercantili” Ufficio Storico della Marina Militare ed. 1952
    • “The Aegean Mission” di Jeffrey Holland – Editore: Greewood Press Ed. 1988
    • “Diario dall’Egeo” di Giuseppe Corrado Teatini – Editore: Mursia Ed. 1990
    • “P. Jgino Lega” di A. Scurani S.J. – Editore: Selecta Ed. 1958
    • “De Vecchi, Bastico, Campioni (ultimi Governatori dell’Egeo)” di Ruggero Fanizza – Stabilimento Tipografico Valbonesi Forlì Ed. 1947
    • “Il Poema di Lero” di Umberto Galeota – Editore: ALA Napoli Ed. 1952.
    •  “Guerra in Egeo (1940-1945) – Un marinaio racconta…” di Domenico Pischedda della Casa editrice Antonio Lalli Editore.

    (*) Non abbiamo trovato notizie sul sergente furiere Giovanni Ralla.

  • Sociale e Solidarietà

    13.10.1943, la strage dimenticata di Monte Carmignano (Caiazzo – La Marzabotto del Sud)

    di Antonio Cimmino e Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

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    La storia va tramandata, letta, studiata e meditata in ogni sua direzione: da nord a sud, da est a ovest, da destra e da sinistra, dall’alto e dal basso, dallo Zenit al Nadir, dall’Alfa all’Omega. Non va attualizzata e strumentalizzata. Quanti morti (anche del mondo animale e vegetale), quanta ferocia della belva umanica dobbiamo sacrificare per raggiungere il Regno di Dio? Tutto questo genocidio non ci ha fatto ancora comprendere quanto strada dobbiamo compiere per arrivare, se Lui lo permette, alla Sua Gerusalemme Divina? Riposate in pace e perdonate.

    13-10-1943-la-strage-di-monte-carmignano-www-lavocedelmarinaio-com