Emigrante di poppa

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    Quando l’emigrante di poppa va (per la 5^ volta) a Mare Nostrum

    “Concordia parvae crescunt, discordia maximae dilabuntur”

    Ciao caro Ezio,
    sperando di fare cosa gradita, ti invio questa foto fatta l’1 di ottobre, durante la missione “Mare Nostrum” …la nostra 5^ partecipazione da quando è stata attivata.
    Sono certo che un “emigrante di poppa” come te (..e come me!) apprezzerà questo istante di vita di bordo.
    Adesso siamo in trasferimento per l’isola di Santo Stefano, arcipelago di La Maddalena, per un’attività di rappresentanza.
    Venerdì dovremmo essere di ritorno dalle nostre famiglie.
    Tu che mi racconti?
    Spero tutto bene.
    Ti mando un abbraccio,
    a presto!

    Nave MAESTRALE - emigrante di poppa - www.lavocedelmarinaio.com

    Ezio Pancrazio  Vinciguerra (www.lavocedelmarinaio.com)
    Ciao carissimo va tutto bene grazie.
    So che state facendo un eccellente lavoro meritevole di stima e considerazione incondizionata.
    Noi, emigranti  di poppa da sempre, sappiamo l’amore che ci accomuna per i più deboli ed indifesi come Lui ci ha insegnato. Il 1° e il 2° Comandamento sono fondamentali per farci comprendere l’amore per la vita che Lui ci ha donato.
    Sabato 18 p.v. ci raduniamo a Roma gli ex Santa Rosa, siamo tantissimi, e spero di mettervi a conoscenza dell’evento in rete prima, durante e anche dopo …ma sempre col Suo permesso.
    In culo alla balena carissimo, salutami l’equipaggio e i tuoi cari e non mollate, lo sai il perché? Siamo nella storia, voi in particolare,
    Un abbraccio grande come il nostro mare, quello trasparente e sincero, quello che nessuno mai, per nessun motivo, potrà inquinarci. E’ il mare della solidarietà, il mare dell’amore come Lui ci ha donato.
    Ezio

    Emigrante di Poppa (Ezio Vinciguerra) www.lavocedelmarinaio.com

    Titolo: Emigrante di poppa;
    Autore: Ezio Vinciguerra;
    Romanzo Breve
    ISBN 978-88-96028-50-6
    Prezzo: € 3,00 + € 2,00 di spedizione
    In vendita presso:
    www.lavocedelmarinaio.com
    su internet digitando il titolo del libro.

     

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    Carlo Mignogna, emigrante di poppa e marinaio molisano

    di Carlo Mignogna

    …ovvero da Montanaro molisano a Marinaio della Marina, dal bianco e nero al colore!

    Caro Ezio,
    come promesso, voglio commentare le emozioni che il tuo libro “Emigrante di Poppa” ha fatto nascere in me,  confessandoti che da circa due ore ho ultimato la lettura. Due ore in cui, grazie a te e al tuo scritto, sono riaffiorati in me i ricordi di gioventù, quando ragazzino frequentatore delle elementari, vivevo con i miei nonni, visto che i genitori erano “emigranti partiti per la Germania in cerca di lavoro”.
    Leggendo il libro, riaffiorava il ricordo degli anni vissuti in quel paesello “Riccia”, in provincia di Campobasso, dove tutto era uguale e nulla cambiava mai; giorno e notte si susseguivano come fotocopie in bianco e nero, mai un colore a cambiare quella vita. Il colore, non è arrivato nemmeno quando i miei genitori sono tornati definitivamente dalla Germania e dopo varie peripezie ci trasferimmo in città a Campobasso. Il colore, non è apparso nemmeno quando frequentavo l’istituto tecnico Industriale o quando stanco iniziai a lavorare come termo idraulico.

    Veduta panoramica del Comune di Riccia (Campobasso) f.p.g.c. Carlo Mignogno a www.lavocedelmarinaio.com
    …Sta di fatto che un giorno, sfogliando un giornale, il colore apparve, il colore declamava così “Vieni in Marina e girerai il mondo”. Quasi per gioco e anche perché stanco del mondo in “bianco e nero”  compilai quelle quattro righe per avere notizie sulla Marina.
    Ricordo la gioia di quando arrivò la lettera che mi invitava a La Maddalena per arruolarmi. Un’isola che non avevo mai sentito neanche nominare…
    Di corsa presi un atlante per vedere dove si trovava, rimasi allibito dalla distanza che stavo per frapporre fra il “bianco e nero” e il “colore del mare” il resto si è svolto come un sogno, e di questo sogno ricordo che dal paesello emigravo alla città, verso nuovi lidi.

    Carlo Mignogna marinaio molisano per www.lavocedelmarinaio.com
    Si anch’io ero emigrante, come descrivi tu, però di prua perché guardavo dritto avanti  per la nuova vita, senza badare o ripensare a ciò che lasciavo dietro e, sul traghetto che da Civitavecchia ci portava ad Olbia, feci buona parte della traversata sveglio, in coperta, guardando avanti senza mai rivolgere il pensiero e lo sguardo a poppa, insomma senza guardare indietro.
    Proprio da questa prima traversata iniziò il mio grande amore che da “Montanaro” ho per il mare, quell’amore che fa palpitare il cuore ogni volta che recandoci in macchina verso San Salvo avvisto il mare.

    Marinaio Carlo Mignogna da bambinoa Riccia in Vico Campobasso 5  per www.lavocedelmarinaio.comMarinaio Carlo Mignogna a Riccia Vico Campobasso 5 oggi per www.lavocedelmarinaio.com

     

     

    Nostalgia che mi assale mentre scorro l’album delle foto  della mio passaggio nella Marina Militare.Si caro Ezio, nel bene o nel male siamo, siamo tutti “Emigranti”, non ha importanza come tu evidenzi benissimo  sul libro se nostalgici o avventurieri: nella vita bisogna adattarsi a tutto ed io, da buon meccanico motorista, trovavo sempre un  pezzo da adattare ai motori …e una chiave n° 19 che ancora conservo in ricordo della bellissima carriera che ho fatto come sottufficiale nella Marina Militare.
    Grazie Ezio, grazie per avermi dato la gioia di rivivere i momenti della mia infanzia mentre leggevo quelli tuoi.
    Con affetto Carlo

    Luogotenente motorista Carlo Mignogna per www.lavocedelmarinaio.com

    Dello stesso autore sul blog:
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2010/03/la-nostra-missione-30-anni-fa-il-vietnam/
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2012/03/cambio-vita/
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2012/06/il-vecchio-marinaio/
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2013/06/la-storia-di-un-onda/

    Emigrante di Poppa (Ezio Vinciguerra) www.lavocedelmarinaio.com

    Titolo: Emigrante di poppa;
    Autore: Ezio Vinciguerra;
    Romanzo Breve;
    ISBN 978-88-96028-50-6
    Prezzo: € 3,00 + € 2,00 di spedizione.
    In vendita presso:
    www.lavocedelmarinaio.com
    su internet digitando il titolo del libro.

     

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    Arditi emigranti di poppa a Venezia

    di Giuliano Bonaldi e gli amici di nave Ardito
    foto Angelo Mastore

    EZIO HO LETTO CON PIACERE IL TUO LIBRO E LO HO TROVATO BELLO E LEGGERO NELLA NARRATIVA DELLA TUA VITA ADOLESCENZIALE. SPERO LO AMPLIERAI CON RACCONTI DI ALTRE ESPERIENZE DA GRANDE.
    GRAZIE DI AVERMI DATO LA POSSIBILITA’ DI LEGGERLO E TI AUGURO DI CUORE DI RAGGIUNGERE LE METE PREFISSATE.
    UN FORTE ABBRACCIO GIULIANO E GLI AMICI DI NAVE ARDITO.
    CIAO

    Emigrante di poppa al Circolo Sottufficiali di Venezia foto Mastore Angelo per www.lavocedelmarinaio.com)

     

    Titolo: Emigrante di poppa;
    Autore: Ezio Vinciguerra;
    Romanzo Breve
    ISBN 978-88-96028-50-6
    Prezzo: € 3,00 + € 2,00 di spedizione
    In vendita presso:
    www.lavocedelmarinaio.com
    su internet digitando il titolo del libro

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    Cos’è la felicità per un Emigrante di poppa?

    di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    Dedicato a tutti voi lettori del blog che mi siete giornalmente vicini. Navighiamo in questa affollatissima piscina denominata “vita” per attraccare la barca al “porto dell’umana solidarietà”.
    Se vi dico che vi voglio bene, mi credete?

    Ezio Vinciguerra (www.lavocedelmarinaio.com)Mi sono chiesto cosa sono le umane relazioni e, soprattutto, cosa mi aspetto da te e tu che cosa ti aspetti da me in un rapporto relazionale?
    Ebbene, se il rapporto con noi stessi non funziona, non dobbiamo mai aspettarci che le nostre relazioni con gli altri vadano meglio. Nessun altro, se non te stesso in questo mondo, può renderti felice.
    La felicità è qualcosa che devi “guadagnare e raggiungere da solo, perseverando attraverso il rigore, la disciplina e il discernimento” ma per fare questo c’è un cammino da seguire: la condivisione con qualcun altro.
    Non è facile, lo so, ma mi sento di poter affermare che se prima ritenevo che la colpa della mia infelicità fosse stata causata degli altri, mi sbagliavo; ho iniziato a guardare dentro me stesso per scoprire che cosa mi mancava davvero ed ho sperimentato l’amore per il Lui e per il prossimo attraverso i rapporti relazionali con Voi.

    Natività di Martina Benedetti diritti riservati dell'autrice. Acrilico su tela copia per gentile concessione a www.lavocedelmarinaio.comNatività (acrilico su tela di Martina Benedetti – diritti riservati). Foto per gentile concessione dell’autrice a www.lavocedelmarinaio.com

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    14.8.2004, Cheikh Sarr un emigrante di poppa

    di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    Ezio Vinciguerra (www.lavocedelmarinaio.com) Emigrante di poppaCheikh era un muratore, 27enne, senegalese, di fede islamica, in Italia da cinque anni con un lavoro regolare di muratore, il 14 agosto 2004 si era tuffato nelle acque agitate del mar Tirreno, di fronte a Castagneto Carducci, nel tentativo di salvare un uomo bianco che stava affogando. Ceikh riesce a salvare l’uomo bianco, a quanto sembra un italiano, fuggitivo dopo l’avvenuto salvamento, ma lui non ce la fa: viene inghiottito dai flutti e il suo corpo è restituito dalle onde due giorni dopo.
    Quella vigilia di ferragosto la giornata era calda ma allo stesso tempo tirava un alito di vento in spiaggia e il mare era agitato ma non tanto minaccioso da dissuadere la gente affamata di refrigerio dall’affrontarlo spensieratamente.
    Ceikh faceva il solito giro della spiaggia distribuiva sorrisi e vendeva collanine. Arrotondava lo stipendio di muratore e come molti della sua età sognava un avvenire migliore. Lui non si trastullava sotto l’ombrellone e raramente si concedeva una pausa, giusto per asciugarsi il sudore che gli colava dalla fronte.
    Ma quel giorno tragico 14 agosto 2004 quella pausa gli fu fatale. Tutto accadde in un attimo, Cheikh non ebbe il tempo di pensare, spinto da quella solidarietà umana senza i pregiudizi che noi abbiamo perso da tempo, si tuffò in mare per salvare qualcuno che appariva in grave difficoltà. Non aveva valutato il rischio, riuscì a malapena a salvare quell’uomo bianco ma si trovò senza le forze per salvare se stesso.
    Il mare lo restituì senza vita qualche giorno dopo agli amici e alla famiglia. Un nero aveva salvato un bianco. Evidentemente questo “imbarazzo” aveva indotto chi gli doveva la vita a dileguarsi senza una parola di ringraziamento, di cordoglio, di partecipato dolore e ancor’oggi  non si conosce il nome di questo vile individuo.
    La storia dell’uomo bianco fuggitivo, di per sé, crea qualche imbarazzo. Non un ringraziamento, non un cenno. Non se ne si conosce neppure l’identità.
    La tragedia di Cheikh Sarr esclude il lieto fine, ma ha un significato altrettanto denso.

    Cheikh Sarr - emigrante di poppa - www.lavocedelmarinaio.com
    Ricordarlo oggi può forse servire a riflettere sulle distorsioni dei modelli di riferimento propinati dalla televisione ad un pubblico forse dimentico dei suoi veri eroi, che pure nel corso della storia sono stati tanti.
    Non ci siamo dimenticati delle parole di commiato espresse dagli amici: “Quando guarderemo il mare e vedremo la sua bellezza, sentiremo la tua voce. Ciao Cheikh” così come non ci siamo dimenticati le parole di un imbarazzatissimo Presidente, toscano, che consegnò ai parenti quella meritata medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione:
    Mentre si trovava nella spiaggia della località Marina di Castagneto Carducci, udite le invocazioni di aiuto di un bagnante in grave difficoltà, si gettava in mare, unitamente ad altre persone, per cercare di soccorrerlo. Dopo aver compiuto il salvataggio veniva sopraffatto dalla violenza del mare che lo trascinava lontano senza possibilità di scampo. Fulgido esempio di eccezionale coraggio, nobile spirito di altruismo e preclara virtù civica”.

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    Quel profumo di zagara di Sicilia

    Maria Sterrantino in Vinciguerra (10.8.1992 - 29.7.2012) www.lavocedelmarinaio.com - Emigrante di poppa_2Oggi 29 luglio, scrivo piano piano a te che ho amato al mondo, a te che mi sorridi e mi abbracci, a te che mi hai lasciato addosso l’inconfondibile profumo di zagara di Sicilia che ho annusato tante volte avvicinandomi ai tuoi capelli ricci neri, proprio come i miei. Hai saputo avvolgermi nei momenti di bisogno e poi mi hai fatto camminare lungo questo cammino che mi ha portato lontano da te e che mi ricongiungerà a te. Te ne sei andata via, in punta di piedi, senza lamentarti, come tua abitudine, lentamente. Appena in tempo per assaporare l’ultimo sorriso, abbracciarti per l’ultima volta e sentire addosso quell’inconfondibile profumo di acqua di colonia “Fiore d’Arancio”.
    Mi viene da piangere ma non verso una lacrima perché quando chiudo gli occhi, e ti penso,  sto bene e  sono felice, e proprio come allora vedo il tuo sorriso, sento il calore del tuo abbraccio, e annuso tra i tuoi capelli neri ricci, proprio come ai miei, il profumo della zagara di Sicilia.