De maris profundis – Soli si perde
di Pancrazio “Ezio”Vinciguerra
Questo articolo è dedicato al Gruppo Marinai di Zimella dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.
Ho ricevuto in regalo un libro dal titolo “De Maris Profundis – Dagli abissi del mare le vicende di tre Marinai di terraferma” di Lorenzo Longo e Luciano Crestan.
Il libro è la testimonianza ricordo di tre Marinai, tre ragazzi originari del territorio di Zimella (Verona) che non fecero ritorno alla base. Si erano arruolati nella Regia Marina Militare a 17 anni e sono morti fra la primavera e la tarda estate del 1941, caduti in guerra. Si chiamavano:
– Antonio Vicentini;
– Giuseppe Smeraldi;
– Luciano Minchio (*).
Il libro è bellissimo, autofinanziato e mi fa comprendere che siamo sulla giusta rotta, quella dell’umana solidarietà, quella dei Marinai di una volta, i Marinai per sempre.
Tempo fa mi sono imbarcato in questa avventura, quella di questo blog, e oggi ricevo graditissimi messaggi e lettere come quella di Lorenzo Longo, che allego di seguito, che impreziosisce la nostra “Banca della Memoria. Ogni altro mio commento o parola sarebbe inutile.
Mi si consenta di esprimere un desiderio, quello di rendere partecipi di questa mia gioia anche voi. Come? Inviando una lettera o cartolina di affetto e solidarietà marinara a:
Longo Lorenzo
Via del Fante, 13
37040 – Santo Stefano di Zimella
Anticipatamente ringrazio Lorenzo Longo, Luciano Crestan, l’A.N.M.I. e tutti coloro che hanno contribuito e partecipato alla realizzazione di questo lavoro di ricerca. A Voi e a tutti coloro che abitate in piccole comunità, anche se apparentemente lontani per nascita e tradizioni dalle italiche coste, possedete innatamente quel mare che non navigammo: il mare trasparente e sincero che nessuno mai, per nessun motivo, potrà mai inquinarci: il mare della vocazione (voce+azione).
(*) https://www.lavocedelmarinaio.com/2015/01/luciano-minchio-e-il-conte-rosso/
Un commento
Renato Simonetta
condivido