“Predatori del mondo intero, adesso che mancano terre alla loro sete di totale devastazione, vanno a frugare anche il mare: avidi se il nemico e’ ricco, arroganti se e’ povero, gente che ne l’oriente ne l’occidente possono saziare; loro soli bramano possedere con pari smania ricchezze e miseria. Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto, dicono che e’ la pace”. (Tacito, Agricola, 30).
nel 1963 avevo solo dieci anni eppure il ricordo di quella tragedia e ancora vivo come se fosse ieri …. che le vittime possano riposare in pace e i responsabili … pentirsi per non aver eseguito interventi che potessero evitarla. Anche se ancora oggi sulla stessa rima continua il degrado ambientale e strutturale a danno di chi vive in posti in cui ci sarebbe da intervenire e con immediatezza.
Pasquale Errico Una strage annunciata che nessuno cerco di evitare
Francesco Ortega Falcone questo è successo perché i lavori già allora venivano fatti alla pene di segugio . ciò vuol dire che in Italia questo e un male atavico risparmiare ( lucrare ) sui materiali e non tenere conto delle relazioni dei geologi !
Mauro Petruzzella riposino tutti in pace
Roberto Tento Condivido..lo stesso mio pensiero..Ciao Francesco..
Sandro Zazzaron Quando gli interessi economici superano il rispetto per la vita… e purtroppo queste lezioni non sono servite a nulla…
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14 commenti
Giorgio Guagliumi
Immane tragedia… annunciata
Jole Mariani
il 9 ottobre del 1963 il disastro del Vajont …condiviso
Roberto Tento
Sempre per la non curanza dell’uomo..R.I.P
Marco Mattei
Vajont – 9 Ottobre 1963 ore 22.39 –
“Predatori del mondo intero, adesso che mancano terre alla loro sete di totale devastazione, vanno a frugare anche il mare: avidi se il nemico e’ ricco, arroganti se e’ povero, gente che ne l’oriente ne l’occidente possono saziare; loro soli bramano possedere con pari smania ricchezze e miseria. Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto, dicono che e’ la pace”. (Tacito, Agricola, 30).
Giuliano Boggian
r.i.p. i colpevoli latitano ancora…
Bruno Capogrosso
Rip
Sergio Biffi
R.I.P.
Pino Salsano
condiviso
Danila Masetti
condiviso
Carlo Gianotti
Nella medaglia donata dagli Alpini ai soccorritori: “Vi chiamo’ il dovere, trovaste l’orrore, vi sostenne l’amore” ….
Guliano Boggian
r.i.p.
Francesco Paolo Disegni
nel 1963 avevo solo dieci anni eppure il ricordo di quella tragedia e ancora vivo come se fosse ieri …. che le vittime possano riposare in pace e i responsabili … pentirsi per non aver eseguito interventi che potessero evitarla. Anche se ancora oggi sulla stessa rima continua il degrado ambientale e strutturale a danno di chi vive in posti in cui ci sarebbe da intervenire e con immediatezza.
Marisella Virdis
R I P
Pagina fb Marina Militare Italiana
Pasquale Errico Una strage annunciata che nessuno cerco di evitare
Francesco Ortega Falcone questo è successo perché i lavori già allora venivano fatti alla pene di segugio . ciò vuol dire che in Italia questo e un male atavico risparmiare ( lucrare ) sui materiali e non tenere conto delle relazioni dei geologi !
Mauro Petruzzella riposino tutti in pace
Roberto Tento Condivido..lo stesso mio pensiero..Ciao Francesco..
Sandro Zazzaron Quando gli interessi economici superano il rispetto per la vita… e purtroppo queste lezioni non sono servite a nulla…