25.10.1943, Ranieri Domenico e Lepore Giovanni e l’affondamento del RD22
di Nicola Aversa
Seconda Guerra Mondiale: Ranieri Domenico e Lepore Giovanni di Mola di Bari.
Caduti il 25 ottobre 1943 per affondamento del Rimorchiatore – Dragamine RD 22 avanti porto di Brindisi.
Alcune notizie sono state rinvenute dal fratello più piccolo di Ranieri Domenico (Sig. Pellegrino abitante a Mola di Bari).
Ranieri Domenico Marò (forse radio telegrafista), nato a Mola di Bari il 18 giugno 1920, nome del padre Paolo classe 1894 reduce della grande guerra e nome della madre Balzano Pasqua.
Da ragazzo faceva il contadino, aveva 5 fratelli e 4 sorelle. Nel 2017 sono tutti deceduti ad eccezione di Pellegrino classe 1935.
Abitavano in Via Bonghi 33 a Mola di Bari.
Il marinaio Ranieri Domenico insieme ad altro molese Sottocapo Lepore Giovanni sono Caduti il 25 ottobre 1943.
Avevano 23 anni e 26 anni, per affondamento dragamine, davanti le acque del porto di Brindisi.
Perirono tutti i 21 membri dell’equipaggio.
Dopo tre giorni dall’affondamento solo il corpo di Ranieri Domenico salì a galla, portato in infermeria dove fu dichiarato morto.
Fu riconosciuto dalla piastrina e da un dente rotto da un cognato.
Fu seppellito nel cimitero di Brindisi.
Dopo otto giorni dalla sepoltura il corpo fu riesumato e portato a Mola di Bari.
Il funerale si svolse nella Chiesa della Purificazione in piazza dei Mille dove accorse moltissima gente.
Attualmente la cassetta delle ossa di Ranieri Domenico si trona nel cimitero di Mola di Bari nello stesso loculo dove riposa un suo fratello di nome Vitantonio (dopo l’arco verso destra).
La nave sulla quale trovarono la morte due militari molesi (Ranieri Domenico e Lepore Giovanni) aveva la sigla RD 22 Rimorchiatore – Dragamine.
Fu costruito nei cantieri Navalmeccanica di Castellammare di Stabia e entrò in servizio nel 1918.
Lo scafo era in acciaio, possedeva attrezzature per il dragaggio meccanico delle mine.
Dislocamento 201 tonnellate, la lunghezza 38,1 metri, la larghezza 6 metri mentre l’immersione 2,2 metri.
Velocità 13 nodi. Era armato con 1 cannone da 76/40 sistemato sul castello a prora e da 2 mitragliatrici antiaeree da 6,5 mm. collocate sul ponte di comando.
L’equipaggio era composto da 21 uomini.
Il 25 ottobre 1943, durante la cobelligeranza, si accingeva ad iniziare il dragaggio davanti al porto di brindisi, il brillamento di una mina magnetica lo fece saltare in aria e affondò.
12 commenti
EZIO VINCIGUERRA
Buongiorno carissimo e stimatissimo Nicola Aversa, complimenti e grazie.
Il tuo lavoro encomiabile, per il ricordo di questi nostri fratelli Marinai meno fortunati, va a braccetto col tuo cuore pio e misericordioso di Marinaio per sempre.
Pellegrino Giuseppe
condivido
Peruzzi Alfiero
Buon giorno Ezio, condivido.
Guglielmo Evangelista
Gli RD navi modeste…Ma dei muli e tutti scarificsbili. Eppure qualcuno sopravvisse.
Gianluca Vallone
condivido
Antonino Casà
R.I.P. ***
Giuseppe Carlo Gino
r i p marinai
Enzo Ricci
Nella ricorrenza dei defunti onoriamo i caduti in Guerra
Pasquale Pellicoro
…una storia molto interessante R.I.P.
Salvatore Lanzetta
Riposa in pace.
Dario Loredan
Molte grazie per l’articolo, finalmente ho trovato qualcosa.
Anche mio padre Giordano Loredan di Trieste, di anni 31, secondo capo cannoniere, era imbarcato su quel RD 22. Era uno dei 21.
Come ho letto solo uno è riemerso, quindi tutti gli altri sono ancora la sotto.
Grazie
Matteo
Un mio compaesano, il marinaio Renzo Bertelli perì in quell’occasione. Onore ai caduti