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15 settembre 1943, Francesco Paolo Di Paola

di Sebastiano Lavecchia

QUANDO BARLETTA MARINARA EVOCA I SUOI EROI

Il pomeriggio del 9 settembre 1943, durante l’attacco aereo da parte dei Dornier tedeschi piombati sulla regia nave Roma, nello scontro in mare che produsse la più tragica ecatombe che la Regia Marina ricordi, veniva colpito ed affondato anche il regio cacciatorpediniere Ugolino Vivaldi.
Su una scialuppa di salvataggio, con il l’ammiraglio Camicia, presero posto naufraghi e feriti.
Tra questi il più grave, parve da subito, il marinaio Francesco Paolo Di Paola.
Senza acqua, viveri e farmaci, l’odissea dei naufraghi, si protrasse per giorni e, per dissetarsi, i naufraghi dovettero ricorrere all’acqua di mare e alla propria urina.
Nel primo pomeriggio del 15 settembre, preda di febbre, di stenti patiti, per sete e per l’ incalzare di una vasta infezione alla spalla ferita, l’eroico giovane marinaio barlettano esalò l’ ultimo respiro. I compagni di scialuppa, dopo averlo avvolto nel tricolore, recitarono la nostra preghiera e lo affidarono al buon Dio degli abissi.
Francesco Paolo Di Paola non fece più ritorno sul suolo natio e riposa negli abissi, a tomba degli Eroi.

“A TE, O GRANDE ETERNO IDDIO, SIGNORE DEL CIELO E DEGLI ABISSI, CUI UBBIDISCONO LE ONDE, BENEDICI IL MARINAIO FRANCESCO PAOLO DI PAOLA CLASSE 1920”.

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