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La Madonna Noste

di Carlo Di Nitto
Le fotografie sono di Carlo Di Nitto per gentile concessione a www.lavocedelmarinaio.com

… di Porto Salvo – Gaeta

Ogni anno, nel mese di agosto, a Gaeta si festeggia la Madonna di Porto Salvo considerata da secoli la Protettrice dei Marinai, dei Pescatori, della Gente di Mare e dei marittimi che in Lei confidano per ottenere, nei loro lunghi viaggi, buone navigazioni ed un felice ritorno al porto di partenza.
La chiamiamo familiarmente la “Madonna Noste” (la Madonna nostra) ed è particolarmente venerata nel vecchio Borgo della città, nella omonima chiesa.
Il culto della Madonna Noste si fa risalire al tardo medioevo e si è localizzato nell’antico Borgo la cui popolazione era dedita quasi esclusivamente alla pesca, alla navigazione e alla cantieristica navale. Una piccola cappella a Lei dedicata, con annessa abitazione per un custode addetto al mantenimento della struttura, venne edificata sulle pendici del Colle Atratino. Ma le prime notizie certe risalgono all’anno 1624 quando, in quel sito, sorse un convento dei Padri Agostiniani Scalzi che incorporò la primitiva chiesetta.

La tradizione vuole che nel 1655 la Madonna apparve all’equipaggio di una tartana in procinto di naufragare durante una violenta tempesta e ne consentì il salvataggio con il rientro in porto presso i cari. La cappellina, annessa alla chiesa principale, ampliata ed abbellita in stile barocco, trasformata in oratorio, divenne sede nel 1777 di una congregazione di marinai e luogo delle loro sepolture Il culto della Stella del Mare si consolidò e ancora oggi costituisce un sentito momento di preghiera e di aggregazione.
Nei secoli successivi il convento degli “Scalzi” subì danni varie vicissitudini, a causa di assedi e variazioni di dominazioni sul territorio, ma la venerazione per la Signora del Mare rimase immutata.
Originariamente Maria SS.ma di Porto Salvo era raffigurata in un quadro di buona fattura mentre soccorre una tartana in difficoltà.
Nel 1831 venne realizzata la statua attuale della Madonna, ricoperta da una ricca veste di gala in broccato con ricami in oro; ha un dolce volto pieno di maestà e di grazia come l’effigie del Santo Bambino che porta in braccio. E’ avvolta in un ricco manto di seta celeste costellato di stelle d’oro recanti ognuna il nome di un navigante.

In occasione dei festeggiamenti che, come si è detto, si svolgono nel mese di agosto, la sacra icona veniva portata in processione che aveva luogo non tutti gli anni e in circostanze particolari. “di prima sera, dalla Chiesa a Montesecco, e collocata sull’imbarcazione preparata, veniva solo illuminata, quando la barca era nel bel mezzo della rada, e improvvisamente appariva fra le luci a petrolio prima, a gas acetilene poi, la bella Madonna, che restava lì sola, per essere riportata a terra e in Chiesa, al termine della serata di festa.”.
Dal 1926 la processione a mare è diventata annua; la statua della Vergine, dopo essere stata portata solennemente in processione a terra, viene imbarcata e portata al largo di Punta Stendardo con al seguito tantissime imbarcazioni tutte decorate ed imbandierate. Qui, viene benedetto il mare invocando la protezione su quanti vi operano. Poi una corona d’alloro benedetta viene deposta sulle acque in onore di quanti, in pace ed in guerra, hanno perso la vita in mare.
Al rientro della processione, la festa prosegue per tutta la sera nel borgo marinaro, con musiche, spettacoli e bancarelle.
Sull’altare dell’antica confraternita di Porto Salvo è riportata una frase tratta da una preghiera di San Bernardo: “Respice stellam, voca Mariam” (guarda la stella, invoca Maria!).
Il manto di Maria SS.ma di Porto Salvo è stato paragonato al cielo stellato, dove Lei è la stella più fulgida, la stella del mattino che aiuta i naviganti e tutta l’umanità nelle difficoltà, guidandoli nel sicuro porto della vita Eterna. Sotto una di quelle stelle del Santo manto c’è anche il nome di mio padre che mi indicò la rotta da seguire nella vita con l’aiuto della Grande ed Eterna Signora del Cielo. Continua ad essere con me e a guidarmi, altra stella, insieme alla Stella più fulgida del creato”.

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