17.6.1970, accadeva su nave Vittorio Veneto
di Enzo Turco
Il 17 giugno 1970 si gioca la mitica semifinale del Campionato mondiale di Calcio in Messico ITALIA – GERMANIA 4 a 3.
Quel giorno, nave Vittorio Veneto è ormeggiata affiancata ad una banchina del porto interno di San Juan de Portorico. Siamo in trepidante attesa di effettuare il giorno successivo i primi lanci di due missili antiaerei Terrier e il 19 un missile antisom ASROC. Siamo anche un tantino preoccupati perché il poligono di lancio è in pieno Triangolo delle Bermude, ampiamente noto per le sue stranezze e per la scomparsa di aerei e di unità navali. Già un paio di giorni prima, in fase di arrivo a san Juan avevamo testato il poligono e ci erano saltate (cosa molto strana) due girobussole e per una mezzoretta la bussola magnetica (la bussola di chiesuola) sembrava quasi impazzita con errori mai misurati prima. Anche i radar avevano avuto delle avarie non molto serie ma pur sempre avarie che gli stessi tecnici della ditta costruttrice riuscivano a giustificare. Stranezze operative a parte, la quasi totalità dell’equipaggio stava smaltendo la delusione causata dal rifiuto della USN di metterci a disposizione un aereo per portare una parte di noi a Città del Messico per la famosa semifinale. Ancora un’altra delusione ci attendeva poche ore prima dell’inizio della partita: Messico e Portorico trasmettevano e ricevevano con due sistemi TV diversi ed incompatibili.
La partita non si poteva vedere, ancora peggio non la trasmettevano neanche per radio perché il “soccer” all’epoca non entrava nelle grazie degli USA e degli staterelli satelliti. Ci fu una riunione Capi Servizio e Ufficiali Addetti in quadrato; i cervelli fumavano a tal punto che si dovettero aprire gli oblò. Il tempo scorreva ma l’idea buona non veniva a nessuno…fino a che uno dei più giovani del Servizio Operazioni sussurrò:
- “perché non cerchiamo di intercettare con gli apparati di GE qualche radio di lingua spagnola qualcosa la capiremo!”.
La potenza di trasmissione delle radio dell’America centrale era molto bassa per cui dovemmo rinunciare. E fu a questo punto che il genio Latino si scatenò: cercammo di intercettare le trasmissioni che la RAI faceva in Onde Corte per gli Italiani all’estero certi che la partita almeno l’Italia l’avrebbe trasmessa su tutte le frequenze radio.
Im effetti riuscimmo a sentire qualcosa ma in modo quasi inintellegibile.
A questo punto furono i nocchieri a scatenarsi; un paio di loro riuscirono a stendere un’antenna volante tra gli alberi che migliorò considerevolmente la ricezione che per la gioia di tutti venne data sulla rete radio interna e con la centralizzazione operativa nei locali operativi dove si poteva ricevere in cuffia. Alla rete dell’Italia scoppiò il finimondo qualcuno riuscì anche a dare fiato al typhon. I problemi li avemmo al corpo di guardia a poppa perché nella banchina vicina (V. cartina) a 90° e poppa a poppa con noi era ormeggiato l’incrociatore tedesco Lutjhens.
42 commenti
Gabriele Demeglio
Graditissimi ricordo, ti ringrazio
Filippo Bassanelli
Ciao Capo stavamo veramente bene
Alessandro Francalacci
Grazie
Giuseppe Di Vico
Grazie infinite e sempre vento in poppa
EZIO VINCIGUERRA
Si ringrazia Enzo Turco per questi ricordi densi di emozioni irripetibili
Girolamo Trombetta
condivido
Marinaio Leccese
Grazie immarcescibile Enzo Turco per questo racconto pieno di emozioni irripetibili e non penso solo per i marinai, allora ci si sentiva una Patria …
Domenico Tringali
Enzo io c’ero e ricordo di aver ascoltato la radio cronoca in lingua spagnola o portoghese c/o il quadrato sergenti. Ricordo male?
Enzo Turco
Ero imbarcato sul Vittorio Veneto che era negli USA per la valutazione operativa di apparati e armi di costruzione americana.
Moreno Vannini
Io c’ero ero di guardia al barca rizzo ma cio’ non mi precludeva di andare in C.O.C. ad ascoltare la partita, sono ricordi che porterò per tutta la vita.
Angelo BETZU
C’ero….Sc Rt…..giornata fantastica….alla fine fu una grande festa, mi ricordo lo stupore della gente del posto quando sentivano il boato che usciva dalla Nave per ogni goal che segnava l’Italia…..che tempi!!!!! Ricordi undelebili…
un saluto a tutti.
Angelo BETZU
C’ero…SC Rt..giornata fantastica….ricordo lo stupore della gente del posto quando sentivano il boato che usciva dalla nave a ogni goal dell’Italia. Periodo indelebile per tutto la vita. un saluto a tutti.
+
Corona Gianfranco
Bella nave
Luigi Agneto
LA VICINA DI CASA !!!!!!!!!!!!!!!!!!
Nicola Finuoli
Anche al V.veneto abbiamo dato un pezzo della nostra vita e rimane sempre nei nostri ricordi
Angelo Brozzu
Io ero li.
Salvatore Viviano
Ogni marinaio desideravs a calpestarne le lamiere
Antonio Cuccuru
Onorato per averlo fatto
Maurizio Fiore
1981/82 9 mesi innescato di questa meraviglia
Giacomo De Martino
condivido
Andreoli Salvatore
La mitica partita della semifinale con la Germania l’abbiamo vista a Kiel ( televisore a colori) eravamo in crocera con il Duilio bellissimi ricordi
Paolo De Martino
con il Doria, per la partita con la Germania, eravamo a Palermo e qualche giorno dopo in rada a Malta… il 4×1 BrasilexItalia grande problema… essendo io fra 500 persone di equipaggio, l’unico nato in Brasile, durante la sconfitta dell’Italia, sono stato cacciato dalla visione della partita dalla mensa equipaggio, durante la stessa. Allora ho ringraziato il mio grande amico Domenico Lachina, rt corso 66 che mi ha fatto sentire in sala radio il termine della partita stessa. Tanto amici che abbiamo suonato per qualche anno nel gruppo rock 553 dimention group di nave Doria. Post in omaggio per Domenico e Luigi Brandolini (componenti del gruppo) che prematuramente ci hanno lasciato. Grazie per la lettura a tutti voi.
Daniele Cicero
Che ricordi ero lì su dal 1990 al 1992
Renato Menegazzo
condivido
Tommaso Todaro
Emozionante.
Enzo Pasini
Io c’ero, ero in stazione rt e se ricordo bene, riuscimmo a seguirla in qualche modo…emozione unica!
Ottavio Fratarcangeli
Ho vissuto quei momenti indimenticabili!!
Franco Ruggiero
Io c’ero Bel ricordo
Cosimo Quarta
Presente sgt inf. Radiologo sul Veneto dal 1967
Alfredo Esposito
C’ero anch’io….bei tempi…Ciao Enzo lupo di mare
Cosimo Quarta
Molti di voi che hanno fatto l’allestimento del Veneto dal 1967 venivano da me all’infermeria di maricorderia per avere l’esenzione allo scopo di sfuggire dalle grinfie del comandante papili
Luigi Frallicciardi
Ciao a tutti. Ero di guardia al barcarizzo
Mattia Citro
Grazie bellissima emozione
Domenico Tringali
Ho tentato di scoprire dove mi trovavo io e non mi sono trovato; tra l’altro non ricordo dove allora mi ero posizionato, eh la memoria fa brutti scherzi, però è anche vero che sono passati 47 anni. Un abbraccio a tutti.
Marinaio di Lago
Buonasera ammiraglio … come passa il tempo. Chissà se si ricorda di un sergentino che apostrofava i perfidi brown con un “Minkia si accomodasse ma come fate a regolarvi co tutte le lineette e stanghette?” Un abbraccio
Piga Carlo
Ezio i tuoi articoli sono sempre graditissimi, seguo sempre con interesse tutto cio’ che fai e ci proponi, ti ringrazio un abbraccio ee buon vento
Roberto Gatto
condivido
Guido Baroncelli
Il suo post mi è piaciuto molto, infatti mentre nascevi mio padre era imbarcato sul veneto ………. Mi sono emozionato molto!
Salvatore Lanzetta
Bel ricordo il ponte girevole. Servizio al Castello di Taranto.Anno 1961. Classe 1°/41. Un saluto ai Marinai in servizio e non.
Roberto Tento
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Nicola della Malva
condivido
Giovanni Scialò
Io sono il sarto Giovanni Scialò pure io c’ero.