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Vittorio Giannattasio (13.8.1904 – 29.3.1941), la regia nave Zara e altro

a cura Antonio Cimmino


Vittorio Giannattazio, Capitano di Fregata, nato a San Giuseppe (Napoli) il 13 agosto 1904 (gli è stata intitolata la sezione A.N.M.I. di Pompei).

MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE “alla memoria- sul campo”
Comandante in 2° di incrociatore, fedele, intelligente, appassionato collaboratore del suo comandante, quando la nave, sotto il tiro, a brevissima distanza dei grossi calibri di una squadra nemica comprendenti più navi da battaglia, veniva smantellata e incendiata, era dovunque fosse maggiore il pericolo, pronto per riparare un’avaria, per domare un incendio.
Vicino all’Ammiraglio e al Comandante, quando venne deciso l’abbandono della nave, riunì a poppa i superstiti per l’estremo saluto, li rincuorò, li animò, ne curò la salvezza. Di sé non ebbe pensiero, perché la sua opera non era compiuta.
All’ordine del comandante di affondare la nave, cercò e subito trovò un compagno che si calasse con lui nel deposito delle munizioni.
Scesero insieme in Santa Barbara; diedero fuoco alle cariche e non tornarono più”. (Mediterraneo Orientale, 28 marzo 1941).

Vittorio Giannattasio, a soli 13 anni entrò all’Accademia Navale e nel luglio 1922 conseguì la nomina a Guardiamarina. Promosso Sottotenente di vascello nel gennaio del 1924 e Tenente di vascello nel 1927, si specializzò nella Direzione del Tiro divenendo insegnante di Artiglieria e Balistica all’Accademia Navale negli anni 1931-1934.
Promosso Capitano di corvetta nel 1936, imbarcò prima sull’incrociatore Gorizia nell’incarico di 1° Direttore del Tiro e nel 1938 ebbe il comando di una squadriglia di torpediniere, con insegna sulla torpediniera Cassiopea. Promosso Capitano di fregata nel 1939, venne nuovamente destinato all’Accademia Navale nell’incarico di insegnate al Corso di Specializzazione D.T.
Con l’inizio del secondo conflitto mondiale imbarcò, a domanda e nell’incarico di Comandante in 2° sull’incrociatore Zara, a bordo del quale si distinse nella battaglia navale di Punta Stilo.
Nello scontro notturno di Capo Matapan sulla notte del 28 marzo 1941 e nel quale l’unità, gravemente danneggiata e con incendi a bordo si trovava nell’impossibilità a manovrare, all’ordine di autoaffondamento impartito dal Comandante si portava immediatamente, seguito dall’ufficiale addetto al deposito Sottotenente del C.R.E.M. Umberto Grosso, nella santabarbara e coscientemente provvedeva all’innesco degli esplosivi, scomparendo nell’immane esplosione avvenuta alle ore 02,30 circa del mattino del 29 marzo, unitamente al Ten. Col. G.N. Domenico Sebastianini di Tuscanica, anch’egli insignito di M.O.V.M.
La nave, colpita da aerosiluranti, fu finita con i siluri dei cacciatorpediniere inglesi Jervis e Nubian.
Il Comandante C.V. Luigi Corsi di La Spezia, insignito di M.O.V.M. “alla memoria”, attuate tutte le misure necessarie per la salvezza dei superstiti, diede l’ordine dell’autoaffondamento, rifiutandosi di salvarsi.
Furono, inoltre, conferite M.A.V.M. a: C.F. Bravelli Franco di Milano “alla memoria”, GM Moni Sergio di Pisa “ alla memoria”, Cap. G.N. Parodi Salvo Giuseppe di Genova “ alla memoria”, Sc. mecc. Pellico Luigi di Manfredonia “ alla memoria”, Capo IEF 2° Cl. Piazzi Carlo di Bologna “alla memoria”, Cap. G.N. Quercietti Lamberti di Giulianova, GM Renato D’Antonio di Salerno.

Incrociatore ZARA
Capo classe di 4 unità (Fiume, Gorizia, Pola), il Zara aveva un dislocamento di 11.870 tonnellate, una lunghezza di 182 metri, una larghezza di 20,6 ed un’immersione di 6,2 metri; sviluppava una potenza di 95.000 HP ed una velocità di 35 nodi. Aveva un equipaggio di 841 uomini. Il suo armamento consisteva in 8 cannoni da 203/53; 16 cannoni da 100/47; 4 pezzi da 40/49 e 8 mitragliatrici da 13,2, nonché 2 aerei.

Nel 1943, prima dell’Armistizio, si pensò di costruire 20 cacciatorpediniere della classe Comandanti Medaglie d’Oro, meglio armate e con migliori qualità nautiche delle navi della classe Soldati.
Una era intitolata al Comandante Giannattasio, da costruirsi presso il cantiere navale CRDA di Monfalcone. Le altre erano:
Comandante Baroni (O.T.O. – Livorno),
Comandante Borsini (O.T.O. – Livorno),
Comandante Botti (C.R.D.A. – Monfalcone),
Comandante Casana (C.N.R. – Ancona),
Comandante Corsi (C.R.D.A. – Monfalcone),
Comandante De Cristofaro (Cantieri del Tirreno – Riva Trigoso),
Comandante Dell’Anno (C.N.R. – Ancona),
Comandante Esposito (C.R.D.A. – Monfalcone),
Comandante Fiorelli (C.R.D.A. – Monfalcone),
Comandante Fontana (O.T.O. – Livorno),
Comandante Giannattasio (C.R.D.A. – Monfalcone),
Comandante Giobbe(Cantieri del Tirreno – Riva Trigoso),
Comandante Giorgis (Cantieri del Tirreno – Riva Trigoso),
Comandante Milano (C.R.D.A. – Monfalcone),
Comandante Moccagatta (O.T.O. – Livorno),
Comandante Novaro (C.R.D.A. – Monfalcone),
Comandante Rodocanacchi (O.T.O. – Livorno),
Comandante Ruta (C.R.D.A. – Monfalcone),
Comandante Toscano (Cantieri del Tirreno – Riva Trigoso).

Nessuna di queste unità fu terminata o varata tranne il Margottini che fu varato dai tedeschi nel 1944. Undici navi non furono mai impostate.

6 commenti

  • Pagina fb Lavocedelmarinaio

    Davide Palazzo Onore ai Caduti !!!
    Joseph Gorgone Onore e Gloria ai Caduti!!!!
    Scopelliti Salvatore Scurpena onore e gloria ai caduti.
    Carlos Alberto Dobelli Belle navi e con un triste finale, tre unità di una stessa classe affondate in una battaglia.
    Mariella Anna Maria Conti Onore ai Caduti!!
    Alberico Uttaro Onore e gloria dell’Altissimo
    Cosimo Damiano Errico Onore ai nostri EROI Caduti
    Luigi Versaggi Panno Onori!
    Marco Ximenes Onore ai Caduti!!!
    Roberto Tento Onore e Gloria ai Caduti..
    Sergio Pagni Riposino in Pace
    Sofia Vicchi … mio padre può capirlo bene… il prossimo mese ne fa 92 🙂 R.I. RAIMONDO MONTECUCCOLI
    Giuseppe Vinci Onori ai caduti e superstiti
    Filippo Bassanelli Ricordiamo questi nostri Fratelli EROI Riposino in Pace.
    Serikko Nicodemo Supermarina !? Traditori .!!!!Inchiniamoci di fronte a quegli eroi e indichiamoli alle ns generazioni future .Onore !!!!
    Agatino Capecchi Onore e gloria ai caduti
    Giuseppe Taddia Un Pensiero ed una Preghiera; per Quei Ragazzi Che affondarono con questa meravigliosa nave!!
    Gaetano de Candia onori..r.i.p
    Graziano Fronzuto Onori ai Caduti!
    Emiliano Marchetti Il papa’ del luogotenente Francia fu uno dei superstiti dall’affondameno del Incrociatore Zara e decorato con medaglia e croce al merito
    Carlo Di Nitto Nell’affondamento dell’Incrociatore Zara, andò disperso il gaetano PARISELLA Augusto di Mariano, sottocapo cannoniere. Aveva 25 anni; era nato a Gaeta il 18/01/1916.
    Riposi in pace con i suoi Fratelli ! <3
    Alberico Uttaro Onore e gloria al giovane Augusto
    Damiano Di Tucci Grazie Carlo della rievocazione storica del nostro Corpo. Come potrai leggere altrove sto raccogliendo testimonianze di tutti i nostri concittadini che hanno operato all'estero nella II guerra mondiale, coinvolgendo nella ricerca preziosa anche le scuole. I tuoi dati precisi mi consentiranno di fare richiesta del foglio matricolare del sottocapo Parisella come ho già fatto per altri. Se vai sul sito Se sei di Gaeta,, troverai trattazione più ampia. Se lo ritieni opportuno, potresti anche fare un elenco, o posso personalmente comunicarlo l'iniziativa agli iscritti ANMI per aiutarmi nella ricerca, con citazioni e ricordi foto di nostri concittadini operanti all'estero nel secondo conlitto mondiale. Ti chiamerò al più presto anche per altre cose. Ciao
    Mi piace · Rispondi · 2 h · Modificato
    José Viviano Onori!!!!!
    Antonio Biamonte Onore e gloria ai caduti
    Stefano Tommasino Buon giorno a te e famiglia Antonio Ricordiamo ogni tanto anche i martiri di CEFALONIA sarebbe un bel Gesto quello che non capisco che da parte dei nostri Politici Ricordano tante cose tanti Martiri si vede che quelli di CEFALONIA PORTAVANO LA DIVISA E NON VOLLERO COMBATTERE CON I TEDESCHI FORSE E ' PER QUESTO CHE DEVONO ESSERE DIMENDICATI CERTO NON DA ME HO COMPERATO UN LIBRO DI UN SOPREVVISSUTO CHE RACCONTA LA SUA STORIA E IO NE PUBLICHERç OGNI TANTO QUALCOSA NON LI DIMENDICHERO'
    Antonino Arcoleo Onore ai caduti
    Antonino Casà a tutti coloro che anno perso la vita nel conflitto di capomatapan R.I.P. Carlo Grigoletto incrociatore pesante Zara varato 27.04.1930, fatto saltare dall'equipaggio alle 02,40 circa marinai deceduti di Rossano v.to Cassola, Bassano, Vicenza, Roana, Marano Vicentino (per quanto riguarda la Provincia di Vicenza)
    Ivano Pacini Onore ai nostri marinai caduti sensa poter combattere
    Nunzio Ravazza Ho avuto il privilegio di conoscere un sopravvissuto. Onore a tutti loro
    Antonio Vuolo Onore ai caduti per la patria un grande gesto nobile
    Ferdinando Cunsolo Ammazza ed era eroico??
    Dario Del Veneziano Onore ai caduti…più che giusto. Una domanda: perché il radar una invenzione forse italiana gli italiani non l'avevano? Ma du calci nel culo a chi comanda mai?
    Pietro Bica Onore!!
    Serikko Nicodemo ringrazio Carlo delle notizie sui ns caduti e trattandosi di servitori della patria eroicamente caduti altro commento se non Onore Onore Onore ! .
    Stella Pasquale Papà è stato imbarcato
    Giancarlo Leandri R.I.P. colleghi.
    Maria Rosaria Fantasia Quanti quanti eroi sono caduti per difendere la patria in una guerra insensata !….
    Rosario Cannizzaro Onore ai caduti R.I. P
    Virginia Federico R.I.P
    Erasmo Di Cecca Mandati al macello da una massa di incapaci… Supermarina
    Raffaele Moreno Chiocchi Onore ai nostri caduti.
    Michele Giuseppe Di Liberto Onore R.I.P.
    Vittorio Valsecchi e a Como i Marinai del Caio Plinio Secondo lo commemorano al Sacrario degli Sport Nautici aGarzola Alza Bandiera alle ore 10.15 Santa Messa in Basilica e poi rinfresco al Sacrario !!! Domenica 2 Aprile 2017 !!!
    Salvatore Luisi A Petralia Soprana (PA) si ricordano i Caduti di Capo Matapan giono 31 p.v. Con una grande cerimonia
    Stella Pasquale MI MANDI LA FOTO DEL DORIA OVE PAPA' E' STATO IMBARCATO PER 7 ANNI..CHE HA OSPITATO A BORDO IL PRIMO PRESIDENDE ENAUDI, PAPA PACELLI,ED IL PRES.TE DELLA CORTE DEI CONTI CARBONE,,,,,,
    Ruggero Caracciolo Gloria ai caduti che nulla poterono contro la superiorita' tecnologica della flotta inglese dotata uno dei primi apparati derivato dagli studi dell'italiano Marconi ed era pure a conoscenza del codice di decrittazione dei comandi dello Stato Maggiore italiano. Infamia perenne a chi ha creato i presupposti a che tale sconfitta avvenisse.
    Centore Luigi Regio Incrociatore TRIESTEA dove era imbarcato mio padre durante l'attacco di Capo matapan. Comunque insieme ad altre due unità, tre grossi incrociatori pensanti affondati preludio di una ancor più grande perdita le città di FIUME, POLA e ZARA lasciate alla Iugoslavia e il Trieste gravemente danneggiato rientrà in porto dove stette ferme per grandi lavori per i danni subiti. Trieste città occupata malgrado la guerra fosse già finita una città ferita come lo fu la stessa unità di cui portava i nome.Quanti colleghi di mio padre superstiti di quella cruenta battaglia questa una giornata che ricordo sempre che mio padre viveva con tristezza.

  • Antonello Goi

    LA MOGLIE DI UN MARINAIO

    Qualche anno fa, per una rivista di ex dipendenti Telecom, scrissi una breve biografia di una collega “centenaria” dopo averla intervistata. Riporto qui un breve passo, in ricordo di lei, scomparsa qualche anno dopo, e del marito, che partecipò alla battaglia di capo Matapan. Un pensiero a tutti e due e un bacetto alla mia cara collega.
    “Iside era fedele al “suo” fidanzato, Vladimiro, che avrebbe sposato alla fine della guerra. Vladimiro, è bello ricordare anche lui, era un marinaio, sergente del Servizio Direzione di Tiro, imbarcato sull’incrociatore Zara che, all’inizio del conflitto, era inquadrato nella Iª Divisione Incrociatori della Iª Squadra di base a Taranto, quale ammiraglia di Divisione. Lo Zara partecipò alle principali missioni belliche della Regia Marina nella seconda guerra mondiale, come la battaglia di Capo Matapan (29 marzo 1941); in tale occasione lo Zara fu affondato. Morirono 782 dei 1148 uomini. I sopravvissuti furono internati dagli inglesi in un campo di concentramento a Johannesburg, soprannominato Zonderwater (che significa “senz’acqua). Da questo campo, dal quale ritornò nel 1947, Vladimiro scriveva tenere lettere d’amore alla sua Iside che già chiamava “moglie mia”e che sono ancora amorevolmente conservate.”

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