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8 marzo – Maria Mentil Plozner e le portatrici carniche

di Antonio Cimmino

– 8 MARZO FESTA DELLA DONNA –

Le portatrici carniche
 furono quelle donne che nel corso della prima guerra mondiale operarono, lungo il fronte della Carnia, trasportando con le loro gerle rifornimenti e munizioni fino alle prime linee italiane, dove molto spesso combattevano i loro uomini nei reparti alpini. Erano dotate di un apposito bracciale rosso con stampigliato il numero del reparto dal quale dipendevano e percorrevano anche più di 1000 metri di dislivello portando sulle spalle gerle di 30-40 chilogrammi. 
La loro età variava dai 15 ai 60 anni.

Motivazione della medaglia d’oro al valor militare
Madre di quattro figli in tenera età e sposa di combattente sul fronte carsico, non esitava ad aderire, con encomiabile spirito patriottico, alla drammatica richiesta rivolta alla popolazione civile per assicurare i rifornimenti ai combattenti in prima linea. Conscia degli immanenti e gravi pericoli del fuoco nemico, Maria Plozner Mentil svolgeva il suo servizio con ferma determinazione e grande spirito di sacrificio ponendosi subito quale sicuro punto di riferimento ed esempio per tutte le “portatrici carniche”, incoraggiate e sostenute dal suo eroico comportamento.
Curva sotto il peso della “gerla”, veniva colpita mortalmente da un cecchino austriaco il 15 febbraio 1916, a quota 1619 di Casera Malpasso, nel settore Alto But ed immolava la sua vita per la Patria.
Ideale rappresentante delle “portatrici carniche”, tutte esempio di abnegazione, di forza morale, di eroismo, testimoni umili e silenziose di amore di Patria. Il popolo italiano Le ricorda con profonda ammirata riconoscenza”.

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