Confessione di un Ammiraglio
La mia Divisa (di Enzo Arena)
Cari colleghi/amici non più in servizio attivo, credo di interpretare la nostalgia e le sensazioni che ognuno di noi prova quando, a volte per caso a volte volutamente, si imbatte nell’armadio che conserva la nostra divisa o in un cassetto nel quale è conservato un distintivo, un berretto, due stellette, oppure la scarpe bianche che ci fanno venire in mente i modi più svariati e bizzarri per pulirle. Ricordate?
La mia divisa (Enzo Arena)
La mia divisa
si sente trascurata,
dentro un armadio
adesso a riposare.
Io me la guardo
e lei comincia a dire.
Io me l’ascolto
e lei mi tocca il cuore.
Ricordi?…berretto,
stellette ed eri fiero.
Ero con te
in ogni posto andavi.
Ero blu, ero bianca,
ero “di bordo”.
Ero il tuo orgoglio
quando mi indossavi.
Cara divisa,
non cambio la mia pelle.
Non sei mai stata
un semplice vestito.
Cucita addosso
ed anche dentro il cuore.
Tu lo sai bene
che non ti ho mai tradito!
7 commenti
Francesco Ortega
come al solito belle parole Ammiraglio
Giuseppe Esposito
….vero….
Marinaio di Lago
sottoscrivo e sono sull’attenti
Salvatore Macrì
condivido
EZIO VINCIGUERRA
Un saluto e un abbraccio grande come il mare ed il suo cuore pio e misericordioso giunga all’ammiraglio Enzo Arena …era il 1971!
Guglielmo Evangelista
Nella dviisa nom coi si imabatte. La mia è pronta per qualche cerimonia, se capiterà, o per la tomba.
Gerardo Pietro Mariangeli
condivido