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Bari 2 dicembre 1943, quella storia top secret dimenticata


di Antonio Cimmino



Quel tragico 2 dicembre del 1943, Bari fu dimenticata sotto un incessante bombardamento tedesco avvenuto sul porto. 40 navi alleate, tra cui l’americana Harvey carica di bombole di iprite, furono bombardate da 105 aerei tedeschi. 17 furono le navi affondate e migliaia i morti tra i militari e i civili mentre centinaia furono le persone intossicate dal gas.
Un vento da terra verso il mare, per fortuna disperse la nube tossica…

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Top Secret Bari 2 dicembre 1943 – La vera storia della Pearl Harbor del Mediterraneo (Francesco Morra)
di Francesco Morra

Dal documentario al libro: la tragedia di Bari del 2 dicembre in un libro che ricostruisce le ricerche svolte per il documentario RAI de La Grande Storia su RAI 3.

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Lo scorso 2 dicembre, in occasione dei 72 anni dal bombardamento del porto e della città di Bari, su “La voce del marinaio” Ezio Vinciguerra inseriva il link del documentario “2 dicembre 1943:inferno su Bari” andato in onda su RAI 3 per La Grande Storia nel 2014 (*).
Come ideatore del progetto del documentario e autore delle ricerche storiche originali
http://www.lagrandestoria.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-a48040d9-907d-4320-948a-ad2ade210115.html
ritengo opportuno segnalare, per i più interessati, che le ricerche svolte sono ora disponibili nel libro “Top Secret Bari 2 dicembre 1943 – La vera storia della Pearl Harbor del Mediterraneo” (Castelvecchi Editore).
Lasciando ovviamente ai lettori qualsiasi valutazione e giudizio critico sul testo, vorrei però sottolineare alcuni punti del libro che approfondiscono e sviluppano, dal punto di vista storico, le tematiche presentate nel documentario.
In primo luogo il libro ricostruisce tutti gli eventi che seguirono all’attacco del porto da parte dei tedeschi, mettendo in luce quale fosse la reale conoscenza dei vertici militari Alleati sulla presenza del carico di iprite a bordo della John Harvey. Contrariamente a quanto scritto e ripetuto per molti anni, le massime autorità portuali erano perfettamente a conoscenza del carico velenoso. Tuttavia l’apposizione del segreto non è stata responsabilità delle autorità portuali ma decisa da superiori vertici gerarchici nella catena di comando Alleata.
In secondo luogo, viene ricostruita l’intera vicenda basandosi sul Bari Report, il rapporto finale della Commissione d’Inchiesta istituita da Eisenhower, presieduta dal generale britannico Chichester-Constable, che inizia i propri lavori il 2 gennaio 1944 per consegnare la relazione finale il 13 marzo 1944.

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Inoltre viene ricostruita la drammatica vicenda dei marinai italiani del Barletta. Il Barletta, nave passeggeri, era stata militarizzata durante la guerra in incrociatore ausiliario della Regia Marina. Proveniente da Brindisi, nel tardo pomeriggio del 2 dicembre aveva gettato l’ancora in rada a poca distanza dalla John Harvey. L’equipaggio del Barletta fu investito in pieno dalla nuvola di gas sprigionatasi dalla John Harvey e molti marinai italiani purtroppo morirono per avvelenamento nei giorni seguenti.
La vicenda della tragedia di Bari è una drammatica pagina di errori, omissioni, sciatterie che provocarono la morte inutile di molti naufraghi che erano riusciti a scampare al fuoco e alla fiamme delle bombe tedesche. Le vittime delle forze armate alleate furono sacrificate sull’altare della Ragion di Stato.
Le Forze Armate italiane non furono mai informate da parte degli Alleati del carico di iprite fuoriuscito dalla John Harvey. Lo scoprimmo più tardi, solo a partire dal 13 dicembre, a nostre spese.
Anche ai marinai e all’intero equipaggio della Barletta si deve un deferente commosso ricordo nelle tragiche vicende che segnarono quel drammatico 2 dicembre 1943 a Bari.

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(*) https://www.lavocedelmarinaio.com/2015/12/bari-2-dicembre-1943-la-storia-dimenticata%e2%80%a8/

2 commenti

  • Lucio Campana

    Ancora oggi nella memoria dei Baresi più anziani è rimasta impressa quella immane tragedia. Materiale metallico e pezzi di lamiere spinti sino alla stazione centrale distante quasi 5 km.

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