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Gli U-boot Classe VII

di Claudio53

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U-boot è l’abbreviazione di Unterseeboot (battello sottomarino). Il termine è ancora oggi utilizzato dalle altre nazioni come sinonimo di sommergibile/sottomarino tedesco della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. La Marina tedesca ha costruito diverse classi (o tipi) di battelli e, a volte, della stessa classe anche diversi modelli che rispetto alla versione base avevano caratteristiche migliorate o erano stati adattati per compiti specifici (posamine, rifornimento, corpi speciali, ecc…).
L’U-boot della Classe VII era un sommergibile realizzato per essere impiegato in Atlantico e fu la spina dorsale della Flotta degli U-boot tedeschi con più di 700 sommergibili costruiti. Caratteristica fondamentale era la buona manovrabilità, la rapidità di immersione e una buona autonomia. Il progetto del Tipo VII fu scelto scartando l’idea di sviluppare ulteriormente il Tipo I-A (nota 1) poiché questo fu progettato quando alla Germania erano ancora imposti i limiti di dislocamento del Trattato di Pace firmato alla fine della Prima Guerra Mondiale (nota 2).

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Modello A
Era il modello base, furono costruiti 10 battelli, consegnati tra il 1936 ed il 1937, con numerazione da U-27 ad U-36.
Autonomia:
– in emersione 6200 miglia a 10 nodi;
– in immersione 94 miglia a 4 nodi.
Modello B
Era dotato di maggiore velocità rispetto alla versione base. Su questo modello furono fatte alcune modifiche strutturali come ad esempio: l’eliminazione del tubo di lancio posteriore che era montato esternamente, la creazione di una camera di lancio di poppa e la creazione di compartimenti stagni sul ponte superiore per riporre ricariche siluro addizionali. Furono costruiti 24 battelli, consegnati tra il 1938 ed il 1941, con numerazione da U-45 ad U-55, da U-73 a U-76, da U-83 a U-87 e da U- 99 a U-102.
Autonomia:
– in emersione 8700 miglia a 10 nodi;
– in immersione 90 miglia a 4 nodi.
Modello C
È il modello più numeroso di tutti gli U-boot. Entrarono in servizio ben 568 battelli, alcuni dei quali alla fine della Guerra. Poco più grande del modello precedente aveva motori più potenti. Fu il battello principalmente impiegato nella Battaglia dell’Atlantico. Furono costruiti e consegnati tra il 1938 ed il 1944, con numerazione da U-69 ad U-72, da U-77 a U-82, da U-88 a U-98, da U-132 ad U-136, da U-201 a U-212, da U-221 a U-232, da U-235 ad U-291, da U-301 a U-316, da U-331 a U-394, da U-396 ad U-458, da U-465 a U-473, da U-475 a U-486, da U-551 ad U-683, da U-701 a U-722, da U-731 a U-768, da U-771 ad U-779, da U-821 a U-826, U 901, da U-903 a U-905, U-907, da U-921 a U-928, da U-951 ad U-994, da U-1051 a U-1058, da U-1101 a U-1102, da U-1131 ad U-1132, da U-1161 a U-1162 e da U- 1191 a U-1210.
Autonomia:
– in emersione 8500 miglia a 10 nodi;
– in immersione 80 miglia a 4 nodi.
Modello C/41
Modello migliorato della versione C. Furono apportate alcune modifiche strutturali quali la modifica del profilo della prua, per migliorare la tenuta al mare, e lo sbarco del cannone sostituito “nel peso” da mitragliere antiaeree ed un incremento dello spessore dello scafo, allo scopo di consentire una maggiore profondità di operazione (250 metri) per contrastare le migliorate tattiche anti-sommergibili degli Alleati.

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Furono costruiti 91 battelli, consegnati tra il 1943 ed il 1945, con numerazione da U-292 ad U-300, da U-317 a U-328, da U-827 a U-828, da U-929 ad U-930, U-995, da U-997 a U-1010, da U-1013 ad U-1015, da U-1017 a U-1025, U-1063, U-1065, da U-1103 ad U-1110, U-1163, da U-1165 a U-1172, da U-1271 ad U-1272, da U-1274 a U-1279, da U-1301 a U-1304, da U-1306 ad U-1308.
Autonomia:
– in emersione 8500 miglia a 10 nodi;
– in immersione 80 miglia a 4 nodi.
Modello C/42
Progetto di una versione migliorata del Modello C/41 che prevedeva un rinforzo dello scafo, un aumento del numero dei siluri (da 14 a 16), l’aumento dell’autonomia e l’installazione di due periscopi (come al Tipo IX). Doveva sostituire i più vecchi sommergibili del Tipo VIIC ma il contratto fu annullato il 30 settembre 1943 perché era stato avviato il progetto del sommergibile Tipo XXI che era tecnologicamente più avanzato. Non furono costruiti battelli.
Il progetto prevedeva una autonomia:
– in emersione 12.600 miglia a 10 nodi;
– in immersione 80 miglia a 4 nodi.
Modello C/43
Non furono costruiti battelli. Il progetto fu subito abbandonato.
Modello D
Questi sommergibili sono stati una versione allungata del tipo VIIC con ulteriori pozzi per trasportare mine. Erano armati con 12 siluri o 26 mine TMA (oppure 39 TMB) ed avevano 1 cannone da 88 millimetri con 220 colpi. Possono essere considerati gli antenati dei grandi sottomarini balistici di oggi. Solo 1 (U-218) non fu affondato. Furono costruiti 6 battelli, consegnati tra il 1941 ed il 1942, con numerazione da U-213 a U-218.
Autonomia:
– in emersione 11.200 miglia a 10 nodi;
– in immersione 69 miglia a 4 nodi.
Modello F
Si tratta di un’altra variante dei sommergibili d’attacco Tipo VII ed erano stati costruiti per trasportare siluri e rifornire gli U-boot in mare. Furono costruiti 4 battelli, consegnati nel 1943, con numerazione da U-1059 a U-1062. Avevano 5 tubi lanciasiluri (4 a prua e 1 a poppa) e 14 siluri come dotazione del battello ed i motori erano gli stessi della classe Tipo VIID. Poteva trasportare fino a 39 siluri. Sono i più grandi costruiti del Tipo VII. Due di loro (U-1062 e U-1059) operarono nell’Estremo Oriente mentre gli altri due (U-1060 e U-1061) operarono in Atlantico. Solo uno non fu affondato (U-1061).
Autonomia:
– in emersione 14.700 miglia a 10 nodi;
– in immersione 75 miglia a 4 nodi.
Modello U-Flak
I sommergibili U-Flak erano 4 battelli VIIC (U-441, U-256, U-621 e U-953) che, anziché essere rottamati per i danni subiti in combattimento, furono impiegati solo per la scorta, con navigazione in superficie, per gli U-boot in entrata ed in uscita dalle basi atlantiche francesi. Per tale motivo nel 1943 furono aumentate le armi contraeree. Per imbarcare l’armamento ed il personale addetto alle armi fu ridotto il numero di siluri imbarcati a 5, solo per autodifesa, e il carburante fu limitato allo stretto necessario per operare principalmente nel Golfo di Biscaglia.

u-boot-u-fack-foto-internet-www-lavocedelmarinaio-comDopo gli ottimi successi iniziali, che colsero di sorpresa la RAF e diedero un paio di mesi di respiro ai battelli in ingresso/uscita dalle basi francesi, le contromisure tattiche Alleate non si fecero attendere rendendo inutile la trasformazione effettuata ed i battelli furono riportati alla loro configurazione d’armamento originale.

Note
(1) Gli U-boot Classe IA furono realizzati in solo due esemplari. Costruiti nel 1936 fu la prima classe di battelli progettata per operare a grande distanza. Non erano molto manovrieri, poco impiegati in Guerra vennero principalmente utilizzati per addestramento. Furono, comunque, alla base dei progetti successivi di U-boot, in particolare per le classi Tipo VII e Tipo IX.

(2) La regia Marina doveva acquisire dai tedeschi 9 battelli del Tipo VII (nominativi U428, U429, U430, U746, U747, U748, U749, U750 e U1161) che dovevano formare la Classe S (da S1 a S9) in cambio dei battelli italiani dislocati a BETASOM, che dovevano essere riconvertiti per il trasporto dall’Estremo Oriente di metalli rari e altri prodotti per l’industria bellica. Ovviamente, l’Armistizio non consentì di completare tale accordo, ma i battelli italiani requisiti a BETASOM dopo l’8 settembre ’43 furono impiegati, comunque, per il trasporto di materiale.

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