Cefalonia 15-26 settembre 1943, tutto questo non è solo un film…
foto a cura Antonio Cimmino e A.N.M.I. Stabia
riflessioni a cura Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
ispirazione ed incipit tratte dal fim “Il mandolino del Capitano Corelli di Louis De Bernieres”
IN RICORDO DEI MARTIRI DI CEFALONIA
(15 – 26 settembre 1943)
Quando mi recai alla mostra di Cimmino feci fatica a guardare quelle foto.
Gli occhi si chiudevano per l’orrore, per la vergogna, per aver compreso che nessuno per nessun motivo può arrivare a giustiziare un suo simile.
Compresi anche dal racconto dei superstiti che un popolo che non arrossisce più alla vergogna è un popolo destinato a soccombere.
Io, come del resto gli altri visitatori presenti, piansi nel leggere che dal 15 al 26 settembre 1943 perirono tutte quelle anime.
Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
Il mandolino del Capitano Corelli
(Louis De Bernieres)
“L’amore è una pazzia temporanea, erutta come un vulcano e poi si placa. E quando accade, bisogna prendere una decisione.
Devi capire se le vostre radici si sono intrecciate al punto da rendere inconcepibile una separazione.
Perché questo è l’amore.
Non è l’ardore, l’eccitazione, le imperiture promesse d’eterna passione, il desiderio di accoppiarsi in ogni minuto del giorno.
Non è restare sveglia la notte a immaginare che lui baci ogni angoletto del tuo corpo.
No, non arrossire, ti sto dicendo qualche verità.
Questo è semplicemente essere innamorati, una cosa che sa fare qualunque sciocco.
L’amore è ciò che resta quando l’innamoramento si è bruciato; ed è sia un’arte, sia un caso fortunato.
Tua madre ed io avevamo questa fortuna, avevamo radici che si protendevano sottoterra l’una verso l’altra, e quando tutti i bei fiori caddero dai rami, scoprimmo che eravamo un albero solo, non due.
Ma, a volte, i petali cadono senza che le radici si siano intrecciate”.
13 commenti
Giovanni Tritto
dove erano i nostri reali ( a Brindisi al sicuro )e i nostri comunisti che tanto si sono vantati di aver liberato l’Italia?Giovanni tritto
Luke DC
http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/…/455/default.aspx gran porcata tedesca e di quei due ometti che neanche voglio nominare…
Roberto Lugato
R.i.p
Massimo Penso
http://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.tuttostoria.net%2Fstoria-contemporanea.aspx%3Fcode%3D1100&h=DAQGavf3b
Roberto Lugato
Onore
Lavinio Saltini
R:I.P.
Fabio De Chiara
R:I.P.
Marco Nached
Onore a Loro che riposino in pace
Pierniccola Lombardi
Nel vedere quelle foto mi è venuto un nodo alla gola, perché sono strazianti e nessuno rammenta quella strage compiuta in nome di cosa, perché si sentivano superiori , i tedeschi li avevano prima disarmati perché avevano paura mentre così era più facile. Io non mi sentirei di andare in pellegrinaggio starei male ,però immagino come sia stato lei
Luigi Cavicchi
E’ tutto tremendo, la morte è assurda.Nello specifico di Cefalonia fa ancora più male perchè dopo tanti anni nessuno vuole rispondere a domande semplici che tutti gli Italiani si chiedono e sono: Ma Ai tedeschi venne consegnata la dichiarazione di guerra? Se non venne consegnata la dichiarazione di guerra gli Italiani catturati vennero fucilati perchè traditori o perchè perdenti?I caduti furono come nella lapide commemorativa o molti meno?Credo che queste domande semplici meritino una risposta almeno dopo 70 anni.
Salvatore Chiaramida
Possiate riposare in pace MARTIRI DI CEFALONIA !!!!!!
Francesco Ortega
RR.II.PP:
Falco Ferruccio
Tutto ciò perché i vertici disposero che i nostri soldati dovevano consegnare le armi cosa che fu fatta con la speranza di tornare successivamente a casa. Di conseguenza i tedeschi ebbero buon gioco per fare carne da macello. Servi, siamo sempre stati servi (pure oggi)